Zebrina - Zebrina spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Zebrina, talvolta Miseria, ma è sbagliato.
Genere: Zebrina.

Famiglia: Commelinaceae.

Etimologia: il nome ricorda quello della zebra alludendo alle striature delle foglie, anche se queste sono longitudinali e non trasversali come quelle del mammifero in questione.
Provenienza: Messico.

Descrizione genere: comprende quattro specie di piante perenni, sempreverdi, a portamento strisciante, simili a quelle appartenenti al genere Tradescandia.

Zebrina Zebrina (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Zebrina pendula: simile alle specie appartenenti al genere Tradescantia e, per questo, talvolta chiamata erroneamente “miseria”, se ne differenzia in realtà per la forma delle foglie, leggermente più ovata e per la corolla dei fiori che si presenta di forma leggermente tubolare, anziché con i petali divisi e liberi. I fusti invece presentano lo stesso portamento strisciante, la stessa consistenza succulenta, nonché la stessa capacità di emettere radici ai nodi. Le foglie, sessili e guainanti alla base, lunghe 7-8 cm. presentano la pagina superiore di colore verde brillante o verde sfumato di viola, con due strisce longitudinali bianco-argentee e la pagina inferiore totalmente porpora. In estate produce piccoli fiori insignificanti, di colore porpora, che sbocciano riuniti in piccoli racemi. La varietà “Quadricolor” presenta foglie di colore verde brillante dai riflessi argentei, con striature bianche, rosa e porpora sulla pagina superiore, porpora su quella inferiore.

Zebrina purpusii o Tradescandia purpurea: simile alla precedente, se ne differenzia per le maggiori dimensioni delle foglie, di colore verde sfumato di porpora sulla pagina superiore e totalmente porpora su quella inferiore.

Zebrina Zebrina (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7-10 °C (13 °C per Z. pendula “Quadricolor”).
Luce: forte e diffusa, al riparo dai raggi diretti del sole. Con luce scarsa i fusti si allungano e le foglie scoloriscono e diventano piccole e contorte.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate; ridurre le somministrazioni in autunno-inverno (periodo di semiriposo), avendo cura di mantenere il substrato appena umido. Non ha particolari esigenze in fatto di umidità atmosferica, ma ama gli ambienti aerati.
Substrato: miscuglio a base di terriccio di foglie e terra da giardino, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si rinvasa annualmente in aprile. In primavera-estate somministrare concime liquido periodicamente. Per avere sempre begli esemplari, sarà utile rinnovarli per talea almeno una volta l’anno.

Moltiplicazione

Si possono ottenere nuovi esemplari mettendo a radicare, tra maggio e agosto, in un miscuglio di torba e sabbia, mantenuto appena umido, in cassone da moltiplicazione e alla temperatura di 16-18 °C, talee di fusto lunghe circa 10 cm. A radicazione avvenuta si trapiantano in vasi di 8 cm. di diametro. È consigliabile utilizzare i rami con le foglie più colorate.

Malattie, parassiti e avversità

Foglie che perdono il colore e fusti che si allungano eccessivamente: esposizione scarsamente luminosa.

Nome genere I - Z
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