Salvia, Salvia splendida (per Salvia splendens) - Salvia spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Salvia, Salvia splendida (per Salvia splendens).
Genere: Salvia.

Famiglia: Labiatae.

Etimologia: dal latino “salvare”, per le virtù curative che i romani attribuivano alla S. officinalis.
Provenienza: è diffusa in tutte le regioni temperate del globo.

Descrizione genere: comprende circa 700 specie di piante erbacee (annuali o perenni, rustiche, semirustiche o delicate) e suffruticose (perenni e sempreverdi), che presentano foglie di forma diversa a seconda della specie: intere, crenate, a margini dentati, lobate più o meno profondamente. I fiori, di tubulosa, bilabiati (con il labbro superiore a forma di elmo), sbocciano riuniti in spighe o in verticilli. Al genere appartiene anche la comune salvia da cucina (S. officinalis) e la salvia per profumi (S. sclarea). Solitamente le salvie vengono utilizzate per la decorazione del giardino, per formare aiuole (S. horminum, S. patens, S. splendens) e bordure (S. argentea, S. haematodes, S. superba) o per bordure miste (specie suffruticose semirustiche).
NB: evitare l’uso in dosi elevate durante la gravidanza.

Salvia splendens Salvia splendens (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Salvia argentea: originaria delle zone mediterranee, questa specie erbacea perenne, che viene coltivata come biennale, presenta foglie ovato-triangolari, tomentose (ricoperte da una peluria folta e setosa di colore bianco argenteo), riunite in rosette. In giugno-luglio produce fiori di colore bianco, con sfumature malva, lunghi 3-4 cm. che compaiono riuniti in verticilli ramificati. Si sviluppa fino a 40-70 cm. di altezza e si pianta a intervalli di 30-40 cm.

Salvia azurea: originaria delle regioni settentrionali dell’America del Nord, questa specie presenta foglie opposte, strette, oblunghe, con i margini interi o irregolarmente dentati, di colore verde glauco. In agosto-settembre produce spighe di fiori blu. Può essere utilizzate per bordure miste o come esemplare isolato. Preferisce un’esposizione soleggiata o a mezz’ombra. Si moltiplica, in primavera, per divisione dei cespi. Tra le varietà in commercio ricordiamo: “Angustifolia”, dalle foglie molto strette e “Grandiflora” o S. pitcheri, dai fiori più grandi della specie tipo e dalle foglie tomentose, di colore verde grigio.

Salvia coccinea: originaria delle zone mediterranee, questa specie erbacea perenne si sviluppa in cespugli alti anche un metro, che in estate producono fiori rosso scarlatto.

Salvia elegans o S. rutilans: originaria del Messico e del Guatemale, questa specie suffruticosa, semirustica presenta steli rossi che portano foglie ovali, appuntite e tomentose, di colore verde chiaro. Da giugno a settembre, talvolta anche in inverno, produce verticilli fogliosi di fiori scarlatti. Si sviluppa fino a 60 cm. di altezza e larghezza. Le foglie hanno un caratteristico aroma di ananas e possono essere utilizzate per esaltare il gusto di piatti a base di pollame, maiale e formaggio. Quelle giovani possono essere fritte nel burro e servite con la panna. Vengono inoltre utilizzate nei pot-pourri e bruciate per deodorare gli ambienti.

Salvia farinacea o S. azzurra: originaria del Texas, questa specie perenne, ma delicata, che forma folti cespugli di 60-80 cm. di altezza, presenta foglie ovali, strette, dentate, aromatiche, verde chiaro, leggermente glauche. In giugno-agosto produce spighe di fiori azzurri o lilla, che ricordano quelle della lavanda. Può essere coltivata in qualsiasi terreno fertile, sia in posizione soleggiata che a mezz’ombra. Si moltiplica per divisione dei cespi in primavera.

Salvia fulgens: originaria del Messico, questa specie suffruticosa e semirustica presenta foglie dalla lamina ovato-cordata, acuminata, con in margini crenati, con la pagina superiore poco tomentosa e quella inferiore bianca e ricoperta da una folta lanugine. Da luglio a settembre inoltrato produce fiori lunghi 3-5 cm. di colore rosso scarlatto brillante. Si sviluppa fino a 60-90 cm. di altezza e 50 cm. di diametro.

Salvia grahamii: originaria del Messico, questa specie suffruticosa sempreverde, adatta a climi temperati, presenta portamento eretto, poco compatto con rami sottili che portano foglie opposte, dalla lamina ovata, dentata, di colore verde chiaro, che se strofinate emanano un profumo gradevole che ricorda quello del ribes nero. Da giugno a ottobre produce fiori appaiati, riuniti in racemi terminali lunghi 15 cm., di colore rosso rubino. Si sviluppa fino a 1-1,5 m. di altezza e predilige terreni non molto ricchi, caldi e soleggiati. Si moltiplica per talea erbacea o si semina in primavera, in serra.

Salvia greggii: originaria del Messico, questa specie perenne e sempreverde, simile a S. grahamii e, come questa, adatta a climi temperati, presenta portamento diffuso con rami leggermente ricadenti, che portano foglie oblungo-lanceolate, lunghe 2-4 cm., di colore verde scuro, non aromatiche. A giugno produce racemi terminali, lunghi 10-15 cm., formati da fiori rosso carminio a gruppi di 2-3. Cresce fino a 1-1,5 m. di altezza.

Salvia haematodes: originaria della Grecia, questa specie perenne e rustica (eccezzion fatta per le zone a clima molto freddo), utilizzata come biennale, presenta fusti eretti e ramificati, che portano foglie grandi, ovato-cuoriformi, dalla lamina rugosa, di colore grigio-verde o verde brillante e coperta di peli argentei. Da giugno a settembre produce fiori imbutiformi, lunghi 2-3 cm., di colore rosa-blu-violetto, che compaiono riuniti in grandi pannocchie rade. Si sviluppa fino a 1,5 m. di altezza e predilige terreni non molto ricchi e assolati. Si riproduce per seme a luglio.

Salvia horminum: originaria dell’Europa meridionale (Italia compresa), questa specie annuale semirustica, detta anche salvia verde, presenta un portamento eretto e ramificato, con foglie ovali od ovale-oblunghe, ottuse, con la base arrotondata, morbide e tomentose. Da maggio a luglio produce fiori lunghi 1-2 cm., di colore variabile dal rosa pallido, al porpora, al violetto e muniti di brattee fiorali porpora vivo. Si sviluppa fino a 50 cm. di altezza e predilige terreni soleggiati e caldi. Si riproduce per seme in marzo. Tra le varietà in commercio ricordiamo: “Alba”, con le brattee bianche; “Blue Berd”, con brattee blu-porpora intenso; “Oxford Blue”, con brattee azzurre; “Pink Sundae”, con fiori rosa e brattee rosse; “Monarch Bouquet”, miscuglio di varietà con brattee di diversi colori (bianche, rosa, rosse, porpora, blu); “Pupurea”, con brattee rosso porpora; “Violacea”, con brattee blu-violetto.

Salvia lavandulifolia: questa specie presenta foglie appuntite, balsamiche di colore variabile dal blu-verde al grigio. Produce fiori di colore blu-viola.

Salvia miltiorrizha: originaria della Cina, questa specie perenne presenta foglie lungamente picciolate, dalla lamina verde, lobata (3-5 lobi con quello centrale più grande degli altri), con i margini dentellati. In estate produce spighe di fiori blu-viola. Le radici fresche sono scarlatte e rotonde. Si sviluppa fino a 60 cm. di altezza.

Salvia neurepia: originaria del Messico, questa specie suffruticosa presenta foglie aromatiche, di forma ovata e colore verde chiaro. Da luglio a settembre produce fiori lunghi 2-3 cm. di colore rosso carminio. Si sviluppa fino a 1,2-1,5 m. di altezza e 0,9-1,2 m. di larghezza.

Salvia officinalis: originaria dell’Europa meridionale (Italia compresa), questa specie suffruticosa e perenne presenta foglie picciolate, opposte, ovato-lanceolate, rugose, di colore verde tenero o grigio-argenteo (più chiare sulla pagina inferiore) e tomentose. In giugno produce spighe terminali di fiori tubolari, di colore viola o porpora-malva. Si sviluppa fino a 1 m. di altezza. E’ considerata pianta rustica, ma in zone eccezionalmente fredde è bene proteggerla con paglia o altro. Predilige i terreni ben drenati e assolati. Si moltiplica per talea, tra marzo e settembre. Viene utilizzata molto in cucina e in erboristeria. Tra le proprietà medicamentose delle foglie, troviamo l’azione sul sistema nervoso della tisana. La salvia inoltre contiene sostanze che regolarizzano le mestruazioni e alleviano i fastidi della menopausa. I fiori di salvia possono essere aggiunti all’insalata. Le piante cresciute in luoghi secchi e in pieno sole presentano foglie più profumate. Le foglie inoltre sono più profumate se raccolte prima della comparsa dei fiori. Si moltiplica per talea di legno tenero, prelevata all’inizio dell’estate. Tra le varietà in commercio ricordiamo: “A Foglia Larga”, dalle foglie particolarmente larghe, portate da steli a sezione quadrata; “Alba”, a fiori bianchi; “Icteriana”, a foglie variegate di giallo e verde; “Prostrata”, dalle foglie balsamiche; “Purpurescens”, a foglie porpora (l’infuso delle sue foglie viene usato per curare le infiammazioni della gola); “Purpurescens Variegata”, che presenta variegature bianco, pesco, rosa e viola su fiori, brattee e foglie e steli rossi; “Tricolor”, dalle foglie verdi con margini rosa e bianchi, che presentano minute protuberanze.

Salvia patens: originaria del Messico, questa specie erbacea perenne, di solito coltivata come annuale, presenta radici tuberose e foglie ovate, di colore verde brillante, con margini dentato-crenati e apice acuminato. In agosto-settembre produce fiori lunghi 5 cm. di colore blu intenso. Si sviluppa fino a 30-70 cm. di altezza. Teme fortemente il gelo e, nelle regioni a clima rigido, i tuberi devono essere levati dal terreno (durante il periodo invernale) e conservati in luogo asciutto e fresco, per essere ripiantati a primavera. Nelle regioni a clima mite i tuberi possono essere lasciati indisturbati per anni. Si moltiplica per divisione dei tuberi in primavera. Tra le varietà in commercio ricordiamo: “Alba”, a fiori bianchi; “Cambridge Blue”, a fiori azzurro chiaro.

Salvia pratensis: originaria delle zone mediterranee, questa specie erbacea, perenne e rustica presenta fusti eretti e ramificati che portano foglie basali cordiformi e foglie del fusto sessili, ovali nella parte centrale e lanceolate all’estremità. I fiori, di colore azzurro o violetto, sbocciano riuniti in lunghi grappoli.

Salvia sclarea: originaria dell’Europa e dell’Asia, questa specie biennale e rustica presenta grandi foglie aromatiche, ovali o cuoriformi, dai margini dentati e coperte di una sottile peluria bianco-argentea. In giugno-luglio produce pannocchie ramificate di fiori bianco-azzurrognoli o bianco-violacei, lunghi 3 cm. e circondati da brattee di colore variabile dal bianco al rosa, dal malva al pesco, dal rosa al lilla. Viene coltivata in bordure e aiuole o isolata. Si sviluppa fino a un metro di altezza. e predilige terreni ben drenati e fertili e posizioni soleggiate. Si semina in giugno-luglio e si mette a dimora in autunno. Le piante così ottenute fioriranno l’anno successivo. Un distillato di foglie e fiori calma gli occhi stanchi. Dalle foglie si estrae un olio essenziale utilizzato in profumeria. In aromaterapia viene utilizzato per trattare stress, affaticamento, problemi digestivi, mestruali e asma. Assunto contemporaneamente ad alcool può provocare nausea. La varietà “Turkestanica” presenta fiori bianchi con sfumature rosa.

Salvia splendens o S. brasiliensis: originaria del Brasile, questa specie erbacea, semirustica e perenne, di solito coltivata come annuale, presenta foglie dalla lamina, ovata, acuminata, con i margini dentati e di colore verde brillante. Da maggio a ottobre produce spighe terminali di fiori insignificanti, circondati da brattee rosso vivo, che spesso sono scambiate per i fiori stessi. Si sviluppa fino a 30-40 cm. di altezza e deve essere piantata a intervalli di 20-35 cm. E’ facilmente attaccata dal ragnetto rosso. Si moltiplica per talea, in autunno con sezioni di rami lunghe 5-8 cm. (alle quali si lasciano solo le foglie superiori). Se si preferisce la semina, bisogna procedere a gennaio-febbraio, in letto caldo alla temperatura di 18-20 °C. Le piantine compariranno nel giro di 10-14 giorni. Tra le varietà in commercio troviamo: “Agena”, a fiori rosa; “Brasier”, nana e precoce; “Carabiniere”, nana e precoce, con fiori scarlatti e foglie verde-azzurro; “Calypso”, a fiori rosa; “Royal Purple”, a fiori porpora scuro; “Pirate”, molto alta con fiori rosso fuoco.

Salvia uliginosa: originaria dell’America nordorientale, questa specie, adatta a climi temperati, presenta steli sottili che portano foglie oblunghe, dentate, di colore verde scuro. da luglio a ottobre produce spighe erette e ramificate, formate da molti fiori blu. Cresce fino a 1,5 m. di altezza e predilige terreni umidi e assolati. Si moltiplica per divisione dei cespi in primavera; si semina in serra calda, in gennaio-febbraio.

Salvia x superba o S. virgata nemorosa: questo ibrido orticolo presenta forma compatta e cespugliosa, con fusti eretti che portano foglie ovato-oblunghe. Da giugno a settembre inoltrato produce fiori lunghi 2-3 cm., di colore blu-porpora intenso.

Salvia virgata: originaria delle zone mediterranee, questa specie presenta foglie simili a quelle dell’ortica (per misura e forma), che se strofinate emanano un gradevole profumo. Da giugno ad agosto produce pannocchie erette, grandi e ramificate formate da fiori imbutiformi di colore blu intenso. Si moltiplica per divisione in primavera. Si semina, in cassone o serra, in luglio.

Salvia officinalis Salvia officinalis (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: le specie suffruticose necessitano di una temperatura minima invernale non inferiore a 5 °C (nelle regioni a clima rigido è ideale coltivarle in vasi da poter spostare in luogo protetto in inverno). Le specie perenni si tagliano a livello del terreno in novembre.
Luce: esposizione soleggiata.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente durante il ciclo vegetativo.
Substrato: qualsiasi terreno da giardino ben drenato; per le specie suffruticose coltivate in vaso nelle regioni a clima rigido, utilizzare un composto a base di terra da giardino, torba e terriccio.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: le specie annuali semirustiche e quelle suffruticose si mettono a dimora a maggio; per quelle perenni rustiche e semirustiche si procede a in ottobre o marzo. Le specie annuali necessitano di una cimatura iniziale (quando le piantine sono alte 5-8 cm.), allo scopo di favorire la ramificazione. Alcune specie come S. haematodes necessita di sostegni se viene coltivata in zone ventose. Le specie suffruticose perenni temono le temperature inferiori a 5 °C. È bene quindi coltivarle in vasi di 15-20 cm. di diametro da poter portare all’aperto da maggio a settembre e al riparo nella stagione più fredda.

Moltiplicazione

Moltiplicazione: le specie annuali si seminano in febbraio-marzo, in terrine riempite di composta per semi e tenute alla temperatura di circa18 °C. Le nuove piantine dovranno essere ripicchettate e tenute in cassone freddo fino a maggio, periodo adatto per la messa a dimora.
Le specie suffruticose si moltiplicano, in aprile-maggio, mettendo a radicare in un miscuglio di torba e sabbia, mantenuto umido, in cassone freddo da moltiplicazione alla temperatura di 16-18 °C, talee prelevate dai germogli laterali non fioriferi. Ad attecchimento avvenuto, le nuove piantine dovranno essere rinvasate in vasi di 7-8 cm. di diametro, riempiti con in terriccio utilizzato per le piante adulte. Verranno tenute in cassone freddo fino a maggio dell’anno successivo, periodo in cui potranno essere messe a dimora definitiva.
Le specie perenni rustiche e semirustiche si riproducono per seme (S. haematodes e S. patens)e si moltiplicano per divisione dei cespi (S. x superba – tra settembre e marzo e S. haematodes) o piantando direttamente a dimora i germogli laterali provvisti di radici (S. argentea, in aprile).
Un caso a sé rappresenta S. officinalis che si può moltiplicare mettendo a radicare talee di legno tenero, che potranno essere messe a dimora già nella primavera successiva.
Potatura: le specie annuali necessitano di una cimatura iniziale (quando le piantine sono alte 5-8 cm.), allo scopo di favorire la ramificazione. Le specie perenni si potano a livello del terreno in novembre. Le specie suffruticose devono essere sottoposte a regolari cimatura dei germogli (2-3 volte l’anno), durante il periodo vegetativo, specie se trattasi di esemplari coltivati in vaso. In febbraio, le stesse specie devono essere potate, tagliando tutti i fusti a 10-15 cm. dalla base. Nello stesso mese si dovrà eseguire una manutenzione degli esemplari coltivati all’aperto eliminando rami secchi o danneggiati.

Malattie, parassiti e avversità

- Ragnetto rosso: acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Si manifesta con la comparsa di ragnatele scure sulla pagina inferiore delle foglie. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale (ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati, facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con prodotti acaricidi.

Nome genere I - Z
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