Phalaenopsis - Phalaenopsis spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Phalaenopsis.
Genere: Phalaenopsis.

Famiglia: Orchidaceae.

Provenienza: India e Malaysia.

Descrizione genere: comprende circa 30 specie di orchidee epifite, senza pseudobulbi, ma dotate di un semplice rizoma dal quale si originano foglie persistenti, ovali, lunghe e larghe e steli piuttosto corti, che portano fiori multicolori, talvolta di dimensioni notevoli (anche più di 10 cm. di diametro), spesso molto duraturi sia sulla pianta che da recisi. In commercio si trovano i numerosi ibridi selezionati incrociando le specie tipiche. Sono orchidee di solito coltivate in serra calda.

Phalaenopsis Phalaenopsis (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Phalaenopsis amabilis: questa orchidea, originaria di Giava, presenta foglie lunghe e decorative e steli fiorali lunghi circa 50 cm. che portano fiori bianchi, larghi circa 10 cm., con i lobi laterali del labello macchiati di rosso e giallo.

Phalaenopsis aphrodite: orchidea a fioritura invernale, originaria delle Filippine, con foglie rossastre e fiori bianchi, dal labello macchiato di rosso.

Phalaenopsis lueddemanniana: specie a fioritura estiva, presenta foglie molto grandi e scapo fiorale pendulo che porta fiori, larghi circa 6 cm., con petali e sepali striati di violetto e labello bianco sfumato di ametista.

Phalaenopsis schilleriana: presenta foglie di colore verde-grigio e fiori rossi e rosa che compaiono in inverno.

Phalaenopsis Phalaenopsis (foto www.agraria.org)

Phalaenopsis Phalaenopsis (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura ideale si aggira intorno a 18 °C.
Luce: posizione a mezzombra, assolutamente al riparo dai raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: in primavera-estate bagnare frequentemente sia il substrato che il pavimento della serra. Per le piante coltivate in casa, mettere il vaso su una terrina contenente ciottoli, che dovranno essere tenuti sempre bagnati, al fine di incrementare il più possibile l’umidità ambientale. E’ da evitare il contatto diretto dell’acqua con le foglie (sconsigliate anche le nebulizzazioni). Ridurre la frequenza delle annaffiature nel periodo di riposo (autunno-primavera).
Substrato: composto da sfagno e fibra di osmunda in parti uguali.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: rinvasare ogni due anni in maggio. Specialmente in estate la stanza o la serra che ospita le Phalaenopsis dovrà essere ben arieggiata.

Moltiplicazione

Si possono ottenere nuovi esemplari mettendo a radicare, all’ombra e annaffiando frequentemente, pezzetti di rizoma della pianta madre.

Malattie, parassiti e avversità

 

Nome genere I - Z
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