Streptosolen - Streptosolen jamesonii
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Streptosolen.
Genere: Streptosolen.

Famiglia: Solanaceae.

Etimologia: dal greco “streptos”, attorcigliato e “solen”, tubo, a causa della forma della corolla.
Provenienza: Colombia.

Descrizione genere: comprende una sola specie: S. jamesonii.

Streptosolen jamesonii Streptosolen jamesonii (foto http://community.webshots.com/user/suresh_krishna)

Specie e varietà

Streptosolen jamesonii: originaria della Colombia, questo arbusto sempreverde, delicato, presenta foglie di forma ovata, rugose e lunghe 5 cm. Dalla primavera inoltrata all’estate produce fiori, arancioni, peduncolati, larghi 2 cm., che sbocciano riuniti in corimbi apicali. Essi presentano calice e corolla di forma tubulare. A quest’ultima, allungata e ricurva, spiralata nella parte inferiore che si apre in cinque lobi espansi, grandi e ottusi, si deve il nome del genere (vedi etimologia). Può raggiungere l’altezza di 2 m. circa. Nelle zone a clima mite può essere coltivato all’aperto, sfidando anche temperature prossime allo zero.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 6-7 °C.
Luce: molto buona, con leggera ombreggiatura in estate, specie se la pianta viene tenuta in luogo poco aerato.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate, con moderazione in autunno-inverno.
Substrato: composta a base di terra da giardino, torba e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si rinvasano, fornendo loro un tutore sul quale svilupparsi, annualmente in primavera. In primavera-estate inoltre è bene somministrare concime liquido ogni quindici giorni.

Moltiplicazione e potatura

Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari utilizzando talee di legno semi-maturo, ottenute prelevando, all’inizio della primavera, porzioni, lunghe 8 cm., di germogli laterali non fioriferi. Queste dovranno essere messe a radicare in una miscela di torba e sabbia umida, alla temperatura di 18-21 °C. Si consiglia l’uso di ormoni rizogeni. A radicazione avvenuta, le nuove piantine dovranno essere trapiantate in singoli vasetti e cimate, per favorire l’emissione di germogli laterali.
Potatura: dopo la fioritura potare i rami secchi a 2/3 della loro lunghezza al fine di stimolare la produzione di giovani rami fioriferi e di evitare un eccessivo sviluppo della pianta in altezza.

Malattie, parassiti e avversità

 

Nome genere I - Z
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