Plumbago o Gelsomino azzurro - Plumbago spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Plumbago, Piombaggine o Gelsomino azzurro, Pianta del piombo (perché si credeva che curasse l’avvelenamento da piombo) per la specie Plumbago capensis.
Genere: Plumbago.

Famiglia: Plumbaginaceae.

Provenienza: regioni temperate dell’Asia.

Descrizione genere: comprende circa dieci specie di piante coltivate per la gradevole fioritura estiva e per la possibilità di essere utilizzate come rampicanti, per ricoprire graticci, spalliere o muri, o come tappezzanti per gli angoli rocciosi del giardino. Se coltivate in vaso, possono essere tenute in appartamento.

Plumbago capensis Plumbago capensis (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Plumbago capensis o P. grandiflora o P. auricolata: conosciuto anche come “gelsomino azzurro”, questo arbusto, che non mancava mai nei giardini delle nostre nonne, presenta steli sottili, sarmentosi e lunghi fino a 3 m., sui quali prendono attacco foglie perenni, di forma ovale e di colore verde. Da aprile a novembre produce fiori blu, che sbocciano riuniti in spighe terminali lunghe 30 cm.

Plumbago rosea: questa specie, molto simile a P. capensis, tanto che alcuni autori la considerano una sua varietà, se ne differenzia solo per il colore rosso scarlatto dei fiori.

Plumbago capensis Plumbago capensis (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: sono piante sensibili al freddo e necessitano di protezione del cespo, con paglia o altro, durante l’inverno. Si coltivano all’aperto solo nelle regioni litoranee e a clima mite. Altrove richiedono la serra temperata.
Luce: esposizione ben illuminata.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente per tutta la buona stagione, facendo attenzione ai ristagni d’acqua che possono essere causa di marciumi radicali. In inverno sospendere le irrigazioni e proteggere dal freddo la base del cespo, utilizzando paglia o altro.
Substrato: terra silicea, ricca, leggera e ben drenata.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si allevano prevalentemente come rampicanti, legandole a sostegni o spalliere. Si possono coltivare in vaso e tenere in appartamento.

Moltiplicazione

Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari mettendo a radicare, in giugno-luglio, in un composto di torba e sabbia, mantenuto umido, talee semilegnose con piede, prelevate da rami non fioriferi.
Potatura: tagliando i rami a due terzi della lunghezza è favorito lo sviluppo di un cespuglio più compatto.

Malattie, parassiti e avversità

Fare attenzione al drenaggio del terreno, perché queste piante sono soggette a marciumi radicali.

Nome genere I - Z
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