Impatiens - Impatiens spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Piante di vetro, Lisetta.
Genere: Impatiens.

Famiglia: Balsaminaceae.

Etimologia: deriva dal latino “impatiens”, impaziente, a causa del fatto che le capsule, contenenti i piccoli semi, si aprono di scatto al minimo tocco, lanciando loro il loro contenuto.
Provenienza: Asia e Africa.

Descrizione genere: comprende circa 850 specie di piante suffruticose, sempreverdi, annuali o perenni, rustiche, semirustiche o delicate. I fiori possono essere speronati, tondeggianti o appiattiti, solitari o riuniti in pannocchie o racemi. Ad essi seguono frutti a capsula, che al minimo tocco, lanciano lontano i semi che contengono. Le specie delicate sono indicate per la coltivazione in serra o in appartamento. Le specie annuali semirustiche e rustiche sono particolarmente adatte per formare bordure miste.

Impatiens - Fiesta Impatiens - Fiesta (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Impatiens balfourii: proviene dalla regione dell’Himalaya questa specie delicata e perenne, ma coltivata come annuale, a causa della difficoltà che si incontra nel farle superare l’inverno. Presenta fusti erbacei, di consistenza carnosa e colore rossastro, che possono necessitare del sostegno di un tutore. Le foglie hanno forma ovato-lanceolata, con margine dentato e apice acuminato. Da luglio in poi produce fiori bilabiati, con il lembo inferiore rosa scuro o violaceo e quello superiore bianco o rosa pallido, mentre la fauce appare punteggiata di giallo. Essi compaiono riuniti in racemi aperti e portati da sottili e lunghi peduncoli. La pianta può crescere fino a 80-100 cm. di altezza. Anche se si riuscisse a farle passare l’inverno, è consigliabile rinnovare gli esemplari in primavera, visto che soltanto quelli giovani sono graziosi.

Impatiens balsamina: chiamata anche “balsamina” o ”begliuomini”, questa specie semirustica, originaria dell’Asia, può essere utilizzata per la coltivazione in vaso o direttamente in piena terra a formare aiuole. Presenta foglie lanceolate, con i margini dentati e la lamina di colore verde chiaro. Da giugno a settembre produce fiori di colore rosa, che spuntano all’ascella delle foglie e possono essere utilizzati anche nelle insalate. Cresce fino a 75 cm. altezza. Ne sono state create molte varietà che si differenziano dalla specie tipo per la colorazione dei fiori, che può assumere tonalità bianche, cremisi e porpora, nonché per ridotta taglia.

Impatiens flaccida: originaria dell’isola di Ceylon, questa specie adatta alla coltivazione in appartamento o serra fredda, presenta fusti eretti (che raggiungono l’altezza di 15-40 cm.) e fiori singoli violacei. Ne esiste una varietà a fiori bianchi denominata “Alba”.

Impatiens hawkeri: questa specie presenta fusti porpora, che portano foglie verdi caratterizzate dalle tonalità rosse assunte dalla nervatura principale. Cresce fino a 45 cm. e produce fiori di varie tonalità, ma con la parte centrale solitamente bianca.

Impatiens hookeriana: presenta fusti carnosi che arrivano fino a 45 cm. di altezza questa specie che produce grandi fiori bianchi, rosa o rossi.

Impatiens niamniamensis: presenta fiori gialli e rosso brillante con uno sperone che li rende simili a pappagallini la varietà “Congo Cockatoo” di questa specie.

Impatiens petersiana: questa specie delicata, che raggiunge 40-90 cm. di altezza, proviene dall’Africa e presenta fusti carnosi rosso-bronzo. Durante l’estate produce fiori appiattiti a cinque petali di colore carminio. Può raggiungere l’altezza di un metro.

Impatiens repens: questa specie, a portamento strisciane e a crescita lenta, si adatta bene alla coltivazione i cestini sospesi. Produce fiori giallo oro.

Impatiens walleriana: è il nome che viene usato oggi per indicare due specie (I. holstii e I. sultanii), che si sono andate sempre più assomigliando (perdendo anche le minime differenze che erano presenti in origine) a causa delle innumerevoli ibridazioni. È possibile, comunque, che vengano chiamate ancora con i vecchi nomi. Sono piante perenni, erbacee, con fusti succulenti, sui quali prendono inserzione i lunghi piccioli delle foglie alternate, di forma ellittica e con apice acuminato. È caratteristica, spesso, la presenza di una goccia di secrezione vischiosa e lucida, che si forma alla base del picciolo. Da giugno a ottobre (in serra anche da aprile) compaiono fiori scarlatti, solitari o raggruppati, ma comunque ascellari e dotati di un sottile peduncolo. Essi sono piatti, con un corto tubo che termina in uno sperone e la corolla formata da cinque petali molto espansi e irregolari. La specie tipo cresce fino a 30-80 cm., ma attualmente sono stati creati molti ibridi, che, oltre a presentare diverse colorazioni dei fiori (bianco, arancione, rosa, rosso, lavanda, viola, nonché bicolori, bianco e rosso), possono essere anche di taglia ridotta. Pur essendo perenni le piante di questa specie sono spesso trattate come annuali e, nella coltivazione in appartamento, è consigliabile rinnovarle periodicamente per talea.

Impatiens Impatiens (foto www.agraria.org)

Impatiens Impatiens (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 15-120°C, affinché fioriscano per un lungo periodo. In ogni caso non è consigliabile esporre le piante a temperature inferiori a 13 °C.
Luce: molto buona e diffusa, ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere frequenti in estate (ogni due giorni), ridotte in inverno (una volta alla settimana). L’umidità dovrebbe essere buona, ma mai stagnante.
Substrato: terra da giardino, con aggiunta di terra di foglie mature, torba e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: in estate è bene somministrare, a cadenza settimanale, del concime liquido. Per mantenere vivaci i colori dei fiori si possono somministrare, in alternativa al concime, estratti di alghe e sangue secco. Ogni anno le piantine andrebbero rinvasate, anche se sarebbe meglio rinnovare gli esemplari, tramite talee.

Moltiplicazione e potatura

Moltiplicazione: si possono riprodurre seminandole, a primavera, in terrine, riempite con una miscela di torba e sabbia (mantenuta umida) e coperte con un vetro (che dovrà essere girato quotidianamente, per evitare pericolose condense) e un panno scuro. A germinazione avvenuta, le terrine dovranno essere portate alla luce. Quando le piantine saranno cresciute abbastanza potranno essere trapiantate nei singoli vasi. Le Impatiens si moltiplicano facilmente anche per talea, utilizzando a tale scopo porzioni apicali di ramo lunghe 8-9 cm., che dovranno essere messe a radicare in vasi contenenti torba e sabbia o direttamente in acqua, meglio se alla temperatura di 16°C.
Potatura: in marzo si tagliano le piante perenni a circa 8-10 cm. dalla base.

Malattie, parassiti e avversità

- Afidi: possono attaccare i getti giovani e teneri e foglie (determinandone l’arrotolomento), stimolando la pianta a produrre sostanze zuccherine che la rendono soggetta ad attacchi da parte di fumaggini. Si combattono con insetticidi specifici.

- Ragnetto rosso: può attaccare le foglie, determinandone l’appassimento. Si previene evitando di tenere la pianta in luoghi caldi e asciutti (elevando l’umidità ambientale con ogni mezzo). Si combattono con acaricidi.

- Foglie che avvizziscono, ingialliscono e cadono: freddo e correnti d’aria fredda.

Nome genere I - Z
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Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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