Pellionia - Pellionia daveauana spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Pellionia.
Genere: Pellionia.

Famiglia: Urticaceae.

Etimologia: il nome del genere ricorda Alphonse Odet Pellion, navigatore e ammiraglio francese del XIX° secolo.
Provenienza: Birmania e Malesia.

Specie e varietà

Pellionia daveauana: questa pianta erbacea presenta un aspetto tappezzante con fusti piuttosto succulenti, striscianti, rosati o rossastri, che portano foglie persistenti, alternate, piatte, lanceolate e leggermente oblique, con i margini crenati. La lamina si presenta di colore variabile dal verde scuro al bronzo ai margini e verde argenteo pallidissimo al centro. È particolarmente indicata come pianta decombente e da panieri sospesi.

Pellionia daveauana Pellionia daveauana (foto www.biofil.pl)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale non dovrebbe scendere sotto i 16 °C.
Luce: buona, per mantenere la colorazione del fogliame, ma al riparo dal sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate; ridurre le somministrazioni in inverno. Le radici sottili e i fusti carnosi temono in modo particolare il terreno ammassato e i ristagni di acqua. L’umidità dovrebbe essere innalzata il più possibile.
Substrato: poroso arieggiato, composto da terra di foglie e torba, con aggiunta di sabbia e sfagno triturato.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: evitare i ristagni di acqua nel sottovaso e il terreno asfittico e ammassato.

Moltiplicazione

Si possono ottenere nuovi esemplari da talee di fusto, che radicano facilmente in substrato poroso (anche solo torba e sfagno) e mantenuto appena umido alla temperatura di 22-24 °C. Potranno essere utili, per mantenere l’umidità ambientale, lievi nebulizzazioni che non inzuppino il terreno.

Malattie, parassiti e avversità

- Foglie clorotiche, decolorate: esposizione scarsamente luminosa.

- Le radici sottili sono particolarmente soggetti a marciumi: evitare ristagni di acqua.

Nome genere I - Z
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