Nidularium - Nidularium spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Nidularium.
Genere: Nidularium.

Famiglia: Bromeliaceae.

Etimologia: deriva dal latino “nidus”, nido, a causa della posizione semi-nascosta, in cui nascono i fiori, al centro della rosetta di foglie.
Provenienza: America tropicale e subtropicale.

Descrizione genere: comprende una ventina di specie di piante simili a quelle appartenenti al genere Neoregelia (buona parte delle specie che vi appartengono furono scisse proprio da esso). Sono piante erbacee, perenni, epifite, che presentano foglie nastriformi, lucide, carnose, con margini lisci o dentati, talvolta pungenti, che si sviluppano a rosetta attorno a una cavità centrale detta “vaso”, avente funzione di raccolta di acqua e humus indispensabili per la sopravvivenza della pianta stessa. In estate si forma l’infiorescenza costituita da piccoli fiori di colore variabile dal bianco al violetto, che possono rimanere al centro della rosetta, circondati da una stella di brattee vistosamente colorate, aventi funzione vessillare (attirano gli insetti impollinatori) o fuoriuscire da questa alla sommità di uno scapo fiorale coperto da corte brattee verdi. Il frutto è una bacca. Sono piante adatte alla coltivazione in serra o appartamento. In quest’ultimo caso, però, le condizioni ambientali, non sempre ottimali, determinano un rallentamento o addirittura l’arresto dello sviluppo della pianta.

Nidularium innocentii Nidularium innocentii (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Nidularium bilbergioides o N. citrina: questa specie presenta foglie nastriformi, dai margini spinosi, di colore verde metallico scuro e disposte a formare una rosetta, che può raggiungere il diametro di 50 cm., dal centro della quale, in estate, fuoriesce l’infiorescenza costituita da uno stelo fiorale rivestito di brattee verdi, alla sommità del quale si trova un gruppo di fiori bianchi protetti da brattee rosso scarlatto. Nella varietà “Flavum” le brattee sono gialle limone brillante.

Nidularium fulgens: questa specie, originaria del Brasile, presenta una rosetta del diametro di 30 cm. formata da foglie appiattite e leggermente arcuate, di colore verde oliva o verde chiaro macchiato irregolarmente di scuro e dai margini spinosi. I piccoli fiori azzurri che formano l’infiorescenza rimangono all’interno della rosetta di foglie bratteali, con funzione vessillare, di colore rosso scarlatto con apice verde. Fiorisce in estate.

Nidularium innocentii: specie molto diffusa, presenta una rosetta, che raggiunge anche i 60 cm. di diametro, formata da foglie spinose di colore verde con riflessi metallici viola scuro sulla pagina superiorej o verde-bruno sulla pagina superiore e viola-metallico su quella inferiore. In estate produce uno scapo fiorifero alla sommità del quale si trovano pochi fiorellini bianchi protetti da brattee rosso-ruggine. In commercio se ne trovano diverse varietà tra le quali ricordiamo: ”Erubescens”, con foglie dalla pagina superiore porpora; ”Lineatum”, con foglie che variano dal verde pallido al verde scuro, con striature longitudinali gialle o bianco avorio e il centro della rosetta rosso carminio; ”Paxianum”, dalle foglie verde tenero; ”Striatum”, con foglie verde ramato con strisce crema e brattee bianco-verdastre; ”Viridis”, dalle belle foglie verdi marmorizzate.

Nidularium scheremetiewii: questa specie presenta fiori blu protetti da brattee rosse. Nella varietà “Tricolor” le foglie presentano sfumature rosa e striature avorio.

Nidularium fulgens Nidularium fulgens (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto di 13 °C (la temperatura ideale si aggira intorno a 15-18 °C).
Luce: molto forte, al riparo dai raggi solari, per poter mantenere inalterati i colori delle brattee, anche alla fine della fioritura.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in estate, facendo attenzione che l’acqua non ristagni mai nel sottovaso, né tanto meno a livello del colletto della pianta. In autunno-inverno le annaffiature dovranno essere più diradate, facendo attenzione che il “vase” centrale risulti sempre pieno di acqua da cambiarsi una volt al mese. L’umidità dovrebbe essere mantenuta alta il più possibile, specie in inverno, quando il riscaldamento rende l’aria degli appartamenti particolarmente secca. A tale scopo è bene spruzzare frequentemente le foglie e porre i vasi su terrine riempiti di ghiaino mantenuto sempre bagnato.
Substrato: molto leggero e poroso, formato da radice di felce e sfagno, con aggiunta di sabbia. In alternativa può andar bene anche una miscela di terra di foglie e torba, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: di solito i Nidularium fioriscono una sola volta, dopo di che muoiono.

Moltiplicazione

Si possono moltiplicare, in aprile-maggio, trasferendo, in vasi riempiti del substrato adatto, alla temperatura di 20-22 °C, i polloni che si formano alla base della pianta madre, meglio se già dotati di un piccolo apparato radicale.

Malattie, parassiti e avversità

- Foglie centrali della rosetta che marciscono alla base: può essere dovuto al freddo. Bisogna eliminare le foglie marce e aumentare la temperatura.

- Cocciniglie cotonose: può attaccare le piante, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.

Nome genere I - Z
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