Tignola orientale del pesco o Cidia - Cydia molesta Busck.
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Tortricidi
Genere: Cydia (Grapholita)
Specie: C. molesta Busck.

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Piante ospiti: Pesco, altre Drupacee, Pomacee e Rosacee ornamentali.

Identificazione e danno

La Cidia è un Lepidottero originario dei Paesi orientali da dove si è diffuso in America, Australia e Paesi europei; in Italia è arrivata nei primi anni del Novecento (1920-21) ed è divenuta uno dei fitofagi più pericolosi per la frutticoltura italiana, specialmente per le Drupacee.
Gli adulti sono farfalle di medie dimensioni (circa 10-15 mm di apertura alare); le ali anteriori, i cui bordi sono finemente frangiati, sono di colore grigio-brunastro, con diffuse screziature e marezzature biancastre.
Le larve, che sono di colore rosato o ocraceo, raggiungono la lunghezza di circa 10-14 mm. I danni sono provocati dalle larve che attaccano sia i germogli che i frutti; su questi ultimi il danno è molto grave.

Danni sui germogli
I germogli vengono generalmente attaccati dalle larve di la generazione che scavano, al loro interno, delle gallerie longitudinali in zona midollare; l'attacco provoca un avvizzimento con conseguente perdita del germoglio.
Una sola larva può attaccare diversi germogli, accentuando il già grave danno.
L'attacco ai germogli si può ripetere anche in estate ed è particolarmente dannoso:
- per le giovani piante in allevamento, perché provocando il risveglio di gemme laterali per mancanza di dominanza apicale determina la perdita della forma di allevamento;
- per le piante innestate da poco, per la perdita degli "occhi innestati" e quindi del cimale che interessa.

Danni sui frutti
I danni sui frutti sono molto gravi e, generalmente, vengono provocati dalle generazioni successive alla 1a; le larve scavano gallerie nella polpa:
- fino alla zona centrale a raggiungere il nocciolo, nelle Drupacee;
- generalmente superficiali nelle Pomacee; solo in alcuni casi, a differenza della Carpocapsa che si addentra sempre nella polpa, le gallerie si approfondiscono fino ai semi.
Comunque, sia nelle Pomacee che nelle Drupacee, l'entrata della larvetta avviene o in un punto di contatto del frutto con un altro organo della pianta (ramo, foglia, altro frutto), oppure nella zona di inserimento del peduncolo.
I frutti delle Drupacee colpiti emettono un grumo di gomma.
Spesso i frutti infestati sono soggetti a cascola, specialmente se l'ingresso della larva avviene nella zona peduncolare; comunque i frutti subiscono disfacimento molle sia per l'attività diretta delle larve sia per il successivo attacco di agenti fungini del marciume dei frutti che entrano dai fori delle larve.

Ciclo biologico

La Cidia sverna allo stadio di larva matura; essa può svernare:
- in campo, protetta da bozzoletti negli anfratti della scorza o alla base delle piante, nel terreno;
- in magazzino, negli anfratti delle strutture di raccolta e conservazione.
Gli adulti (1° volo) sfarfallano in primavera molto presto, a volte anche a fine inverno, a seconda delle zone; lo sfarfallamento avviene da marzo a maggio, con un picco di presenze nella seconda quindicina del mese di aprile.
Le femmine ovidepongono sui giovani germogli o sulle foglioline originando la 1a generazione larvale che è attiva, sui germogli, da fine aprile a fine maggio.
Gli adulti del 2° volo compaiono nel mese di giugno ed originano la seconda generazione larvale, attiva soprattutto sui frutti dalla seconda metà di giugno alla seconda decade di luglio.
Queste larve originano gli adulti (3° volo) che sfarfallano, generalmente, dalla seconda decade di luglio fino alla prima decade di agosto. Prende così avvio la terza generazione larvale, sempre attiva sui frutti, che compare dal mese di luglio agli inizi di agosto.
Durante il mese di agosto sfarfallano gli adulti del 4° volo; questi originano la quarta generazione larvale, attiva in agosto.
Queste larve possono:
- svernare;
- originare una 5a generazione, tra agosto e settembre, che si sovrappone alla 4a generazione.
La Cydia molesta compie, pertanto, 4-5 generazioni all'anno, con sovrapposizioni a fine estate e con voli praticamente continui.

Adulto di Tignola orientale del pesco o Cidia - Cydia molesta Busck. Adulto di Tignola orientale del pesco o Cidia - Cydia molesta Busck. (foto www.hantsmoths.org.uk)

Larva di Tignola orientale del pesco o Cidia - Cydia molesta Busck. Larva di Tignola orientale del pesco o Cidia - Cydia molesta Busck. (foto www.forestryimages.org)

Lotta

La lotta contro la Cydia molesta segue i criteri di lotta guidata ed integrata; essa è basata o sul campionamento degli organi attaccati (germogli e frutti) oppure sul monitoraggio della popolazione, mediante trappole sessuali.
In ogni caso i due parametri possono completarsi a vicenda ed essere utilizzati entrambi contemporaneamente.

Tecnica del monitoraggio
Il monitoraggio si esegue con trappole sessuali; la tecnica di esecuzione prevede:
- l'installazione delle trappole nel frutteto all'inizio di aprile;
- densità delle trappole: 2-3 trappole per ettaro, per il primo ettaro, più una per ogni ettaro successivo al primo; nel caso di aziende non molto grandi e con appezzamenti uniformi sono sufficienti 2-3 trappole per tutta l'azienda;
- soglia di intervento: questa è variabile da zona a zona e mediamente è di 10 adulti catturati per trappola per settimana (a partire dal 2° volo).
L'intervento viene eseguito:
- dopo 7-8 giorni dal superamento della soglia per la 2a generazione;
- dopo 4-6 giorni dal superamento della soglia per le generazioni successive.
In determinate condizioni operative si può impiegare il Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.
Impiegabili infine, all'inizio dei voli, i regolatori di sviluppo chitino-inibitori.
In considerazione che i maggiori danni da Cidia sono prodotti dalle generazioni estive sui frutti e che la prima generazione, sui germogli, può essere controllata con interventi cumulativi insieme all'Anarsia, può essere utilizzata, per questa prima generazione, una soglia di intervento alta (anche oltre 20 catture per trappola per settimana), mentre si tende, per le generazioni estive, a mantenere la soglia bassa di 10 catture.

Tecnica del campionamento
Il campionamento si esegue sui germogli; sulle giovani piante in allevamento si interviene quando i germogli colpiti sono il 10% degli organi campionati, come avviene per l'Anarsia.
In altri casi la determinazione della soglia, sia sulla % di getti colpiti sia sulla % di frutti colpiti, viene valutata volta per volta.
Il trattamento viene eseguito al superamento della soglia, utilizzando i prodotti già indicati per il metodo del monitoraggio.
In alcune condizioni operative, ove le caratteristiche del frutteto lo consentono, è possibile applicare il metodo della confusione sessuale, collocando i dispenser erogatori del feromone all'inizio dei voli (o appena prima) della prima generazione, abbinando eventualmente l'intervento di disorientamento anche contro l'Anarsia.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata

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