Sesia del melo - Synanthedon (=Conopia) myopaeformis Borkhausen
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Sesidi
Genere: Synanthedon (=Conopia)
Specie: S. myopaeformis Borkhausen

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Piante ospiti: Melo, Pero, altre Rosacee.

Identificazione e danno

La Sesia del Melo è una delle specie, appartenenti al gruppo dei Sesidi, che attaccano sia il Melo che altre Rosacee. Gli adulti sono farfalle di medie dimensioni (circa 20-25 mm di apertura alare); le ali, quasi trasparenti (molto simili a quelle degli Imenotteri), sono ricoperte di squame solo in piccole zone; i margini sono bordati di scuro ed hanno una fascia centrale, nell'ala anteriore, sempre scura.
Il corpo è di colore nerastro con un vistoso anello, color arancione, posto in regione addominale.
Le larve, lunghe circa 15-23 mm, sono giallastre ed hanno il capo ed il 1° segmento toracico color ocrarossiccio; sono xilofaghe ed aggrediscono, soprattutto, piante già compromesse, sofferenti o che comunque hanno delle lesioni in atto (tagli di potatura, cancri da Nectria, lesioni da altri xilofagi); tuttavia possono aggredire anche punti come il callo di innesto e le sue zone limitrofe o la zona del colletto. In ogni caso le larve scavano gallerie superficiali, subcorticali, che indeboliscono ulteriormente la pianta sia per la disorganizzazione dei tessuti, dovuta alle gallerie, sia per l'oggettivo ostacolo frapposto alla circolazione della linfa nelle zone colpite. Il danno, specialmente nelle giovani piante innestate, consiste in disseccamenti e deperimenti progressivi della vegetazione; inoltre, le ferite, provocate nello scavo delle gallerie, sono una ottima via di ingresso per patogeni secondari, specialmente gli agenti fungini del Cancro delle Pomacee.

Ciclo biologico

La Sesia sverna allo stadio larvale dentro alle gallerie delle piante attaccate.
Il ciclo si compie in un anno o in due anni a seconda degli ambienti; nell'Italia settentrionale è normalmente biennale.
Gli adulti sfarfallano, dopo aver compiuto uno o due inverni allo stadio larvale, dal mese di maggio ad agosto con ampio intervallo (questa caratteristica del ciclo consiglia di fare monitoraggi, con le trappole sessuali, per rendersi conto dell'effettiva popolazione di Sesia presente nell'ambiente).
Le femmine depongono le uova preferibilmente nelle lesioni dei tronco o dei rami; in ogni caso le uova vengono incollate con un apposito secreto sugli organi legnosi.
Le larve neonate, alla fine dell'estate, iniziano a scavare gallerie superficiali, poi, via via, sempre più profonde mantenendosi, tuttavia, sempre nella zona subcorticale; le larve svernano in queste gallerie. Nel 2° anno possono:
- sfarfallare nell'estate;
- continuare l'attività, allo stadio di larva, nelle gallerie per sfarfallare il 3° anno solare (ciclo biennale).
La Sesia, pertanto, compie una generazione ogni uno o due anni.

Adulto di Sesia del melo - Synanthedon (=Conopia) myopaeformis Borkhausen Adulto di Sesia del melo - Synanthedon (=Conopia) myopaeformis Borkhausen
(foto http://users.skynet.be/verzamelen/)

Larva di Sesia del melo Larva di Sesia del melo - Synanthedon (=Conopia) myopaeformis Borkhausen (foto www.inra.fr)

Lotta

La lotta contro la Sesia del Melo è, attualmente, quasi esclusivamente di tipo chimico, anche se si stanno mettendo a punto interessanti tecniche di lotta biologica e biotecnologica.
La lotta chimica contro la Sesia del Melo si applica con tecniche di lotta guidata, facendo un monitoraggio ambientale mediante le trappole sessuali, allo scopo di stabilire i picchi di sfarfallamento che indicano i periodi di massima ovideposizione. Le trappole sessuali vengono installate nel frutteto a fine maggio con una densità di una trappola per ettaro o di due trappole per azienda. La determinazione della soglia di intervento è molto variabile e dipende:
- dal tipo di frutteto e dalla sua età;
- dallo stato sanitario delle piante.
In casi particolari, come la giovane età del frutteto (giovani impianti) o se si tratta di vivaio con piante innestate da poco, la soglia si abbassa anche a 20-30 catture settimanali per trappola per ettaro. In altri casi i trattamenti si eseguono quando si ritiene che il numero di catture sia troppo alto. Le soluzioni vanno mirate agli organi legnosi, “lavandoli bene". In caso di attacchi già in atto, con larve non ancora entrate in profondità, è opportuno effettuare i trattamenti secondo questo schema:
- trattamento autunnale bagnando gli organi legnosi;
- trattamento ripetuto nella primavera successiva, con eventuale aggiunta di Olio bianco, bagnando gli organi legnosi.
In alternativa l'intervento può essere eseguito circa a metà giugno e/o a metà luglio previo campionamento dell'infestazione con una soglia di 5-10 larve di Sesia per tronco. La lotta biologica contro la Sesia del Melo si può attuare mediante l'utilizzazione di un Nematode entomoparassita (Neoaplectana (Steinemema) feltiae) che si è dimostrato attivo contro i Rodilegno (rosso e giallo) e Sesia.
Tra i nemici che sono naturalmente presenti nell'ambiente ricordiamo i Ditteri Larvevoridi, specialmente Leskia aurea, le cui larve parassitizzano le larve dei Sesidi, e gli Imenotteri Icneumonidi.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata

Versione italiana English version Versión española
Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
Copyright © www.agraria.org - Codice ISSN 1970-2620 - Webmaster: Marco Salvaterra - info@agraria.org - Privacy