Mantide religiosa - Mantis religiosa L.
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Mantodei
Famiglia: Mantidi
Genere: Mantis
Specie: M. religiosa L.

Specie originaria dell'Africa, si è diffusa nell'Europa meridionale e all'Asia minore. Dal 1899 è presente anche nell'America del Nord, dove sembra sia stata importata accidentalmente con un carico di piante da vivaio.
La Mantide religiosa, detta anche Mantide europea, lunga da 40 fino a 75 mm, presenta caratteristiche zampe anteriori raptatorie che vengono tenute sollevate e unite come mani in preghiera (e da ciò è derivato il nome); esse servono per la cattura degli insetti di cui la specie è vorace predatrice.

Ciclo biologico

Le Mantidi ovidepongono entro grosse e complesse ooteche che si rinvengono spesso attaccate a pietre in luoghi soleggiati. Le neanidi nascono in maggio/giugno, per diventare adulte nel mese di agosto. L'accoppiamento è caratterizzato da cannibalismo post-nuziale: la femmina, dopo essersi accoppiata, o anche durante l'atto, divora il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali proseguono nell'accoppiamento.

Mantide religiosa Mantide religiosa - Mantis religiosa L. (foto Piero Rossi www.parcapuane.it)

Mantide religiosa Mantide religiosa - Mantis religiosa L. (foto Sebastien Bedani)

La mantide religiosa è un animale facile da allevare. È possibile farlo vivere in terrari arredati con vegetali vivi. Mangia solo insetti vivi: tende a prediligere le locuste, le cavalette verdi e i grilli ma divora anche ragni, coleotteri, mosche, blatte e larve. E’ molto importante una continua alimentazione in modo da eliminare eventuali casi di cannibalismo dovuti alla mancanza di cibo.
Per quanto riguarda l'acqua è opportuno mantenere una buona umidità all'interno della teca.
Se si alleva una coppia sarebbe opportuno separarla dopo che la femmina è gravida (lo si nota perché l'addome si gonfia notevolmente). Dopo la deposizione delle ooteche è necessario aumentare l’umidità dell’ambiente in cui vivono.


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