Tignola fasciata del grano - Plodia interpunctella Hb.
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Ficitidi
Genere: Plodia
Specie: P. interpunctella Hb.

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Piante ospiti: Cariossidi di Frumento, Mais ed altri Cereali conservati; paste alimentari ed altri derivati; frutta secca; sostanze di origine animale conservate (carni essiccate).

Identificazione e danno

La Plodia interpunctella è una farfalla che può raggiungere anche 20 mm di apertura alare. La livrea evidenzia:
- ali anteriori: presentano, alla base, una fascia di color crema e nella parte distale una fascia di colore bruno-arancio, separate da una striscia scura;
- ali posteriori biancastre.
Le ali sono sempre brevemente frangiate. La larva (13-15 mm di lunghezza) è giallognola, con il capo, il primo segmento toracico e le estremità addominali di colore bruno; le larve sono dotate di zampe e pseudozampe brevi e di tubercoli piliferi. II danno è determinato dalle larve che si nutrono dei materiali conservati, rivestendoli con filamenti sericei ed imbrattandoli con gli escrementi e le esuvie.
I prodotti divengono incommerciabili e, a volte, possono anche subire delle fermentazioni; inoltre viene compromessa la germinabilità delle cariossidi e delle sementi.
Si ricorda inoltre la Piralide delle farine (Pyralis farinalis) che infesta semi di cereali e sfarinati; gli adulti (20-30 mm di apertura alare) hanno colori vivaci a bande ocra-rosato e marrone separate da linee bianche. Compie da 1 a 3 generazioni all'anno.

Ciclo biologico

La Plodia interpunctella sverna, generalmente, allo stadio di larva, protetta nei ricoveri tra le derrate o in prossimità di queste; si impupa in bozzoli frammisti a farina ed altri residui alimentari.
L'insetto può compiere da 2 a 4 generazioni all'anno a seconda delle temperature ambientali.

Adulto di Tignola fasciata del grano - Plodia interpunctella Hb. Adulto di Tignola fasciata del grano - Plodia interpunctella Hb. (foto www.rione.it/canarini)

Larva di Tignola fasciata del grano - Plodia interpunctella Hb. Larva di Tignola fasciata del grano - Plodia interpunctella Hb. (foto www.rione.it/canarini)

Lotta

Nella lotta contro la Plodia si possono utilizzare le trappole sessuali per il monitoraggio della popolazione e allo scopo di stabilire, in base all'entità dell'infestazione e all'epoca degli sfarfallamenti, l'eventuale trattamento di disinfestazione.
Le trappole possono essere installate, nei magazzini, in ogni periodo dell'anno purché vi sia una temperatura ambientale superiore a 15°C. Possono essere di una certa utilità anche le trappole di cattura massiva per ridurne la popolazione presente.

Tecniche di prevenzione e lotta
Le tecniche di prevenzione e lotta devono seguire le seguenti regole basilari:
- i locali destinati a magazzino devono essere perfettamente impenetrabili dagli insetti. Le porte e le finestre devono possedere accorgimenti che ne consentano la chiusura ermetica. Lo stesso fabbricato deve essere isolato anche nelle fondazioni, per consentire le eventuali fumigazioni di disinfestazione, anche in pressione; le finestre devono essere dotate di reti di metallo o di nylon, a maglia fine, per impedire l'ingresso degli insetti adulti;
- nei magazzini e nei locali di lavorazione trovano efficace applicazione:
• trappole alimentari;
• trappole luminose a scarica elettrica;
• trappole sessuali: queste sono particolarmente efficaci contro i Lepidotteri. Con queste trappole si possono ottenere dei risultati diversi:
+ la cattura massiva: in questo modo si diminuisce la consistenza numerica della popolazione, mediante la cattura dei maschi che non possono più compiere gli accoppiamenti;
+ la cattura di monitoraggio: in questo modo si individua l'entità della popolazione e si segue il ciclo di sviluppo allo scopo di determinare la soglia di intervento. Questa consente di individuare il momento più propizio per intervenire con prodotti disinfestanti e solo quando l'entità della popolazione è tale da provocare un reale danno economico. La soglia varia da 1 a 2 insetti per trappola a seconda del fitofago considerato;
- la disinfestazione viene effettuata con fumiganti o con insetticidi ad azione residuale; essa può essere fatta sia con infestazioni in atto che con i locali vuoti, a scopo preventivo.

Le fumigazioni
Le fumigazioni devono essere effettuate da personale specializzato, previa autorizzazione della Questura, dell'A.S.L., o della Capitaneria di Porto.
Le dosi e i periodi di esposizione devono essere rigorosamente rispettati per evitare che il prodotto immagazzinato assuma odori che poi si trasmettono anche al pane e agli altri derivati.

Insetticidi residuali (azione per contatto)
L'applicazione delle dosi deve essere rigorosa per evitare l'insorgenza di fenomeni di resistenza, è inoltre opportuno alternare l'uso dei principi attivi, per ridurre questi fenomeni.

Altre metodologie di conservazione
Attualmente la conservazione delle derrate alimentari si sta orientando sull'impiego di due nuove tecnologie: l'atmosfera controllata e la refrigerazione; queste nuove tecniche che tendono a sostituire i prodotti chimici consentono di limitare le infestazioni e di ottenere prodotti conservati senza residui chimici.
Queste tecniche prevedono ambienti appositamente costruiti e naturalmente a tenuta stagna.
La tecnica dell'atmosfera controllata viene realizzata con l'impiego di Azoto oppure di Anidride carbonica in sostituzione dell'Ossigeno.
I risultati migliori si ottengono con l'Anidride carbonica che richiede tempi di applicazione minori, rispetto all'Azoto, anche in presenza di una certa % di Ossigeno.
Gli insetti muoiono per soffocamento e per l'effetto tossico della CO2 a livello cellulare.
La tecnica della refrigerazione consente di conservare efficacemente i prodotti per lunghi periodi in quanto viene bloccato il metabolismo degli insetti.
I tempi di refrigerazione variano a seconda dell’abbassamento di temperatura prescelto, che dipende dalle specie di insetti presenti e dal loro stadio di sviluppo.
La conservazione potrebbe essere anche integrata, cioè utilizzando entrambe le tecniche: basse temperature associate ad atmosfera controllata.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata

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