Segugio dell'Appennino a pelo raso - a pelo forte
Atlante delle razze di Cani

Origine, classificazione e cenni storici

ORIGINE: ITALIA 
UTILIZZAZIONE: Segugio specializzato nella caccia alla lepre, al cinghiale ed altri animali da pelo. 
CLASSIFICAZIONE: Gruppo VI, Sezione 1.2 – Cani da seguita di taglia media con prova di lavoro. 

Cenni storici

Le origini sono antichissime; descrizioni di questa razza le ritroviamo in molti trattati di caccia, di riviste cinofile e di vita nelle campagne e montagne italiane. 
Nel giornale illustrato “La Caccia” del 02/11/1882 il Segugio dell’Appennino viene descritto fra le razze da seguita esistenti in Italia. 
La natura, forse più che un processo selettivo, ha creato un tipo uniforme di questi cani, rustici, resistenti ed eleganti che montanari ed appassionati conservano con cura. 
L’Avv. Filippo Zacchini, allevatore ed utilizzatore di questa razza, nel 1932 così scriveva: cane di piccola taglia, di eccezionale agilità e vivacità, tutto muscoli e nervi, senza alcuna pesantezza, di antica origine e di tipo ben fissato. Da sempre in mano a piccoli proprietari e coloni, ha trovato nella salubrità dell’ambiente, nella rusticità del suo tenore di vita e nel vivo attaccamento al padrone, i necessari elementi di difesa per la sua conservazione. 
Per opera di tanti appassionati utilizzatori di questo Segugio, sparsi per tutta Italia, questa razza, fortunatamente, è arrivata pressoché integra ai nostri giorni. 

Aspetto generale

Razza italiana di grandezza media, a pelo forte e raso con qualità ereditate dal lavoro di caccia alla lepre in terreni aspri di collina e montagna. Di natura socievole, molto affezionato al canettiere. Colpisce la rapidità d’azione, la scioltezza dei movimenti, l’aspetto gradevolmente rustico. Tronco appena nel rettangolo di simmetria perfetta, sorretto da arti asciutti, agili e fini, guarniti da muscoli robusti e salienti. 

Comportamento, carattere ed uso

Cane da seguita specializzato per la caccia alla lepre, ma anche per il cinghiale, per il quale è un ottimo e prudente abbaiatore fermo, per altri animali da pelo. Vive in simbiosi perfetta con il suo canettiere, pur essendo di forte temperamento e di esagerata passione per la caccia. La sua obbedienza è dote atavica, tanto da renderlo naturalmente collegato al canettiere e coeso con i compagni di caccia. Particolarmente predisposto rispettare selvatici che non gli appartengono. Voce con suono acuto e chiaro dalletonalità piacevoli, ma emessa con un certo nervosismo, sempre diversamente differenziata nelle diverse fasi del suo lavoro in caccia. Sicuro accostatore, ottimo scovatore, grande inseguitore. Si trova particolarmente a suo agio sui terreni di montagna, in quanto pur sempre collegato al canettiere non necessità di essere accompagnato. 
Caccia bene sia singolarmente che in coppia, si adatta bene alla muta. 

Segugio dell'Appennino Segugio dell'Appennino a pelo raso (foto www.prosegugio.it)

Segugio dell'Appennino Segugio dell'Appennino a pelo forte (foto www.prosegugio.it)

Segugio dell'Appennino Segugio dell'Appennino a pelo raso (foto www.enci.it)

Standard morfologico

IMPORTANTI PROPORZIONI 
La  lunghezza  del  tronco  deve  rimanere  in  un  rapporto  armonico  con  l’altezza  al  garrese  che  varia  da  1,03  a 1,10. 
La profondità del torace è  in proporzione all’altezza al garrese in un rapporto che varia da 0,46 a 0,5. 
La  lunghezza  del  muso  è  in  proporzione  alla  lunghezza  totale  della  testa  in  un  rapporto  che  varia  da  0,45  a  0,49. 

REGIONE CRANIALE 
 
TESTA 
La  sua  lunghezza  totale  è  pari  a:  4  ÷  4,5  /  10  dell’altezza  al  garrese,  mentre  la  sua  larghezza  è  poco  meno  o  uguale  alla  metà  della  sua  lunghezza.  Più  leggera  nelle  femmine;  linee  cranio  facciali  leggermente divergenti in ambo i sessi. Sempre di buon cesello.  
 
CRANIO 
Seni frontali appena accennati di forma lievemente convessa. La sua larghezza è di pochissimo inferiore alla  sua  lunghezza  e  costituisce  circa  la  metà  della  lunghezza  totale  della  testa.  Cresta  occipitale  sensibile  al  tatto. La  sua  proiezione  sul  piano  è  di  forma  ellittica,  la  sommità  è  leggermente  convessa,  mai  piatta.  Il solco frontale è appena accennato. Lo stop è lievemente accennato. 
 
REGIONE FACCIALE 
 
MUSO 
La  sua  lunghezza rappresenta  poco  meno  della  metà  di  quella  totale  della  testa.  La  canna  nasale  è  rettilinea,  accettabile  lievemente  montonina. Le  facce  laterali  del  muso  sono  fra  di  loro convergenti,  ma  senza eccesso.  
 
TARTUFO 
Nero, nero diluito, marrone, di media grandezza, non molto prominente, con narici bene aperte. 
 
LABBRA 
Il  labbro  superiore  deve  essere  sottile  e  si  approssima  all’inferiore  sovrapponendosi  leggermente  senza  pesantezza. 
 
MASCELLE 
Di  forma  tronco  conica,  i  denti,  con  formula  dentaria  completa,  sono  inseriti  perpendicolarmente, i completo sviluppo e di colore bianco candido. La chiusura degli incisivi è a forbice, tollerata a tenaglia. 
 
GUANCE 
Asciutte, 
con assi laterali leggermente convergenti. 
 
OCCHI 
In  posizione  tendente  al  semilaterale.  Ampi  con  palpebre  bene  aderenti  e  di  forma  arrotondata.  Il colore deve andare dall'ambra al marrone. La loro espressione dimostra intelligenza, vivacità e dolcezza. 
 
ORECCHIE  
Mobili  in  attenzione,  non  rilassate.  Con  attacco  ampio  ed  inserzione  a  livello  della  linea  degli occhi  o leggermente  superiore.  La  loro  lunghezza  raggiunge  la  metà  o  poco  più  della  lunghezza  del  muso.  La  loro terminazione è ad apice leggermente arrotondato. 
 
COLLO 
Di  lunghezza  media  (quanto  la  testa)  con  muscolatura  di  buon  sviluppo,  ma  nello  stesso  tempo  asciutto, inserito  non  troppo  alto  sul  garrese.  Netto  il distacco  nel  punto  di  inserzione  della  testa;  assolutamente  privo di giogaia. 
 
CORPO 
 
LINEA SUPERIORE 
Scende dolcemente dal garrese quasi parallela al piano orizzontale. 

GARRESE 
Poco elevato al di sopra della linea dorsale e armoniosamente fuso con la muscolatura cervicale. 
 
REGIONE RENALE 
Robusta, minimamente convessa, molto muscolosa e bene sviluppata in larghezza. 
 
TORACE 
Ovale, di lunghezza proporzionata all’apparenza generale. Lo sterno deve giungere in prossimità dell’altezza  del  gomito.  Costole  di  buona  cerchiatura,  ma  senza  esagerazione.  L’addome  risale moderatamente dalla regione mesogastrica verso quella epigastrica senza essere troppo etratto.
 
GROPPA 
Lunga non meno di 1/3 dell’altezza al garrese e di larghezza non inferiore alla metà della sua lunghezza, con  angolo di inclinazione non superiore ai  20 ‐ 25 gradi riferito all’orizzonte. 
 
CODA 
Inserita  in  modo  da  formare
  un  prolungamento  della  linea  dorsale.  Discretamente  pronunciata  alla  radice. 
La  sua  lunghezza  raggiunge  la  punta  del  garretto.  La  lunghezza  della  copertura  pilifera  sarà  inferiore  a  quella del tronco (nel pelo forte) nel pelo raso uniforme al tronco. 
 
ARTI 
 
ARTI ANTERIORI 
Spalla  con  muscolatura  bene  sviluppata,  il  suo  angolo  d’inclinazione  sull’orizzonte  oscilla  dai  45  ai  53  gradi. 
Braccio  leggermente  più  corto  dell’avambraccio,  con  angolo  scapolo  omerale  da  105  a  115  gradi. 
Avambraccio perpendicolare al terreno, con regioni del carpo e del metacarpo forti e giustamente flesse.  
 
GOMITI 
Solidi, né convergenti né divergenti. 
 
ARTI POSTERIORI 
Forti e potenti ma asciutti e senza pesantezza, con muscoli ben evidenti. 
 
COSCIA 
Larga  con  muscolatura  bene  sviluppata,  gamba  leggermente  inclinata  verso  il  posteriore.  Angolo  coxo  femorale di 95 ‐100 gradi. 
 
METATARSI 
Verticali corti e relativamente forti. 
 
GARRETTI 
Solidi, ben scesi e paralleli l’uno all’altro.
 
PIEDI 
Piede da lepre con dita compatte e articolazioni digitali forti. Suole coriacee, unghie forti e ricurve. 
I piedi posteriori sono meno ovali di quelli anteriori. Gli speroni sono tollerati quando presenti. 
 
ANDATURA 
Galoppo sciolto, vivace, elegante, alternato al trotto in alcune fasi del lavoro. 
 
PELLE 
Priva di rughe o
 di parti lasse perfettamente aderente ai tessuti sottostanti. 

MANTELLO 
I colori del pelo ammessi sono: 
- il fulvo nelle sue diverse tonalità; 
- il nero focato;  
- il grigio lepre; 
- il carbonato; 
In ogni tipologia di colore del mantello ammessa è gradita la presenza di bianco:  
- sui 4 arti: posteriori, dal piede fino al ginocchio, anteriori, dal  piede fino al gomito; 
- sul petto; 
- sul collo, anche come collare; 
- sulla fronte; 
- sul muso; 
- sulla punta della coda; 
 
In rapporto alla tessitura del pelo esistono due varietà tra le quali è ammesso l’accoppiamento:  
 
PELO  RASO:  pelo  corto  (massimo  2  cm),  con  tessitura  vitrea  densa,  uniformemente  distribuito  su  tutto  il  corpo. Qualche pelo ruvido sparso sul tronco, sul muso, sugli arti, non costituisce difetto. 
PELO  FORTE:  pelo  da  2  a  5  cm  di  lunghezza,  mediamente  ruvido  al  tatto,  bene  aderente  al  corpo  senza  formare  mai  riccioli  o  boccoli,  con  sottopelo  denso.  La  sua  distribuzione  è  uniforme.
  Fanno eccezione la parte volare degli arti e la testa, dove si fa più denso ma meno lungo.  
 
TAGLIA E PESO 
Altezza al garrese minima: nelle femmine 42 cm, nei maschi 44 cm. 
Altezza al garrese massima: nelle femmine 48 cm, nei maschi 50 cm.  
Sono tollerati in altezza 2  cm in più e  2 in meno in soggetti eccellenti.  
Peso da 10 a 18 kg. 
 
DIFETTI 
Ogni  deviazione  dalle  caratteristiche  indicate  nella  descrizione  delle  varie  regioni  costituisce  difetto,  soprattutto se essa compromette l’abilità ad effettuare il lavoro tradizionale previsto dalla razza. 
 
DIFETTI GRAVI 
Quando  le  altezze  sono  superiori o  inferiori  ai  margini  di  tolleranza.  Assi  cranio  facciali  convergenti. 
Prognatismo.  
 
DIFETTI DA SQUALIFICA 
Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo; incompleto sviluppo di uno o di entrambi i testicoli. 
Aggressività o eccessiva timidezza. 
Ogni cane che chiaramente mostra anormalità fisiche o di comportamento deve essere squalificato. 
 
N:B.  I  maschi  devono  presentare  due  testicoli  apparentemente  normali,  completamente  discesi  nello  scroto. 

Standard di lavoro 
 
ATTITUDINI 
Cane forte e robusto, resistente e coraggioso ,andatura sostenuta, molto performante. 
Naso fine e potente. 
Voce da scagnatore, di tono acuto. 
Sicuro, attaccato, persistente. 
 
COMPORTAMENTO 
E’ quello di un segugio per la caccia con il fucile. 
Può  dare  voce  già  da  quando  viene  a  conoscenza  dei  primi  indizi  dell’animale  cacciato,  la  voce  si  amplifica in  base  all’avvicinarsi  al  covo,  dopo  resta  regolare  e  costante  durante  la  seguita.  Grande  attitudine  a  cacciare  in  terreni  difficili(boschi  molto  fitti, montagna). Ricerca  l’usta  della  notte  sul  suolo  e  sui  rami.  Il  suo galoppo  esprime  la  potenza  l’armonia  delle  forme.  Molto  adatto  a  cacciare  la  lepre.  Caccia  anche  gli  altri  animali (cinghiale,  volpe,  capriolo). Può  cacciare  da  solo,  in  coppia  ed  in  muta.  E’  tenace ed eccellente accostatore. Inseguitore rapido e brillante. Rientra bene. 


Razze italiane
Razze estere da A a B
Versione italiana English version Versión española
Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
Copyright © www.agraria.org - Codice ISSN 1970-2620 - Webmaster: Marco Salvaterra - info@agraria.org - Privacy