Finocchio selvatico - Foeniculum vulgare Mill.
Atlante delle coltivazioni erbacee - Piante aromatiche

Famiglia: Ombrelliferae
Specie: Foeniculum vulgare Mill.

Generalità

Pianta erbacea perenne originaria delle regioni mediterranee. In Italia è diffusa particolarmente lungo le zone costiere, dal piano ai 1.000 metri.

Finocchio selvatico Finocchio selvatico (foto www.cosmos.ne.jp/~yanbaru)

Caratteri botanici

Pianta erbacea perenne, a volte biennale, rizomatosa, con fusti eretti, ramificati, alti fino a 150 cm. Le foglie sono 3-4 pennatosette, divise in lacinie quasi capillari. I fiori gialli sono riuniti in ampie ombrelle. Il frutto è un achenio molto aromatico.

Coltivazione

Viene seminato in terra piena, su terreno fertile e privo di ristagni idrici, usando semente fresca. In vaso non può essere coltivato perché necessita di molto spazio. Le piante adulte possono essere riprodotte anche per divisione dei cespi, in primavera. Esistono varietà particolarmente decorative e ugualmente aromatiche.

Raccolta e conservazione

Asportare le foglie e utilizzarle fresche. Tagliare le ombrelle quando i frutti sono quasi maturi e farle essiccare all'ombra. Batterle poi delicatamente per raccogliere i frutti maturi.

Uso in cucina e proprietà terapeutiche

In cucina i frutti (detti semi) si abbinano con la porchetta e tutte le carni grasse.
I giovani getti e le foglie fresche sono indicate per aromatizzare insalate, piatti di pesce, salse e aceti aromatici. Il finocchietto selvatico (raccolto a fine inverno, utilizzando solo la parte tenera e le foglie filiformi) si usa in Sicilia per la preparazione della pasta con le sarde.
Proprietà terapeutiche: depurative, tonico-aperitive, carminative, antispasmodiche.

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