Canna d'India - Canna indica L., 1753
Atlante dei fiori - Bulbose, Rizomatose, Tuberose

Classificazione, provenienza e descrizione

Famiglia: Cannaceae
Genere: Canna
Specie: C. indica L., 1753
Nomi comuni: Canna d'India, Canna fiorifera, Achira, Achera, Sagú, Capacho, Biri, Cucuyús

Tipologia: Perenni, Rizomatose
Propagazione: divisione, seme

Etimologia: il nome del genere Canna deriva dal nome celtico dato all'Arundo (Poaceae) e, per estensione, alle piante similari.

Il genere conta nell'America tropicale circa 50 specie (secondo altri studiosi le specie sarebbero 10), originarie delle rive dei fiumi e delle paludi. esiste anche una specie (C. edulis) i cui tuberi sono mangiati dagli indigeni di Singapore. La C. indica che si trova nei cataloghi è in realtà un ibrido ottenuto attraverso incroci della C. indica con altre specie, come la C. flaccida delle regioni meridionali degli Stati Uniti, della C. coccinea e della C. glauca. Questi ibridi sarebbe più corretto riunirli sotto il nome di C. x generalis.

Canna indica Canna ibrida (foto B.navez)

Canna indica Canna ibrida (foto www.wallsave.com)

Come si coltiva

I rizomi devono essere posti a dimora da aprile a maggio, in terra concimata con letame ben maturo. Necessita di acqua abbondante e di molta luce. Vanno piantati a 40-60 cm di distanza l'uno dall'altro. Per ottenere una più ricca fioritura conviene asportare i primi boccioli fino a un'altezza di 20 cm. I fiori appassiti, se si desidera una fioritura continua, vanno rimossi. In autunno, dopo le prime brinate, le C. vanno tagliate all'altezza di circa 20 cm, i rizomi devono essere tolti dal suolo e messi a riposo per l'inverno, in torba secca, a una temperatura tra i 10 e i 12°C, avendo cura che non patiscano l'umidità. Per moltiplicare le C. si ricorre alla divisione, fatta a marzo, ma anche in autunno: ogni germoglio va interrato con un pezzo di rizoma o di radice, come si fa per le Dalie.

Specie e varietà

- Canna indica L.: è una specie molto diffusa nell'America tropicale fino a 2000 m s.l.m.. Essa ha foglie verdi con la pagina inferiore liscia o lanuginosa, infiorescenze spesso ramificate, fiori da rossi a gialli assai durevoli, lunghi da 4 a 6,5 cm. In natura raggiunge i tre metri, ma in coltivazione è generalmente di altezza assai più modesta. I semi sono duri e praticamente neri. Alcuni studiosi riuniscono sotto il nome C. indica diverse specie (p.es. Canna 'Coccinea', Canna 'Discolor', Canna 'Edulis', Canna 'Esculenta', Canna 'Lanuginosa', Canna 'Speciosa' ecc.). Come detto, in modo scorretto, viene usato il nome Canna indica anche per i numerosi ibridi in commercio, i quali derivano da complessi incroci in gran parte ormai sconosciuti. Essi dovrebbero essere indicati tutti con il nome Canna x generalis oppure semplicemente solo con il nome di fantasia (p.es. Canna Tirol o Canna Pretoria).
Moltissime le varietà di ibridi: il colore delle foglie va dal verde chiaro al bruno scuro, al rosso cupo; i fiori sono gialli, rossi, arancione, salmone, rosa, bianchi e vaiegati. Le C. vengono spesso divise dalle case produttrici in classi; alcune le divisono in varietà a fior di gladiolo e varietà a fior d'orchidea; altre in normali e nane. Nei primi decenni del Ventesimo secolo erano diverse centinaia le varietà presenti sul mercato; ora sono poche decine.

Malattie, parassiti e avversità

Le C. sono relativamente poco suscettibili ad attacchi di parassiti. Le piccole piante possono essere danneggiate gravemente dalle limacce.
Gli afidi possono attaccare le giovani foglie e trasmettere anche pericolose infezioni virali. Qualche danno è provocato dal ragnetto rosso.

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