Pino marittimo - Pinus pinaster Aiton
Atlante degli alberi - Piante forestali

Classificazione, origine e diffusione

Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Gymnospermae
Classe: Coniferae
Famiglia: Pinaceae

Originario delle zone coste dal Mediterraneo all'Atlantico.

Albero e cono di Pino marittimo Albero e cono di Pino marittimo

Albero e cono di Pino marittimo Pino marittimo

Caratteristiche generali

Dimensione e portamento
Può raggiungere i 35 metri di altezza, con chioma inizialmente conica e regolare, quindi espansa fino a raggiungere una forma irregolarmente a cupola o quasi ombrelliforme.
Tronco e corteccia
Tronco prima diritto, tende poi a crescere obliquamente. Corteccia grigia e finemente rugosa da giovane, quindi con profonde scanalature e placche che si desquamano.
Foglie
Foglie persistenti, aghiformi, appaiate con una guaina alla base, colore verde chiaro rigidi, appuntiti , di 15-20 cm.
Strutture riproduttive
Dalle infiorescenze femminili si generano tipiche pigne coniche e affusolate di 15-20 cm e color nocciola che maturano nel 2° anno; sono di consistenza molto legnosa e rimangono sui rami per alcuni anni.

Usi

Essenza forestale di primaria importanza, viene usata per consolidare i litorali sabbiosi. Un tempo veniva sfruttata anche per la produzione della resina che sgorga dalle incisioni praticate sul tronco.

Aspetti selvicolturali

Il pino marittimo viene trattato attraverso taglio raso con rinnovazione naturale o artificiale. La rinnovazione naturale può essere indotta anche tramite l’abbruciamento di ramaglia, che simulando l’effetto di un incendio stimola la germinazione del seme. Si possono effettuare inoltre tagli a strisce di 30 – 40m e a buche di 0,5 ettari. Grazie alla sua resistenza è spesso impiantato a difesa delle pinete di pino domestico dall’aerosol marino.

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