Cardellino americano - Carduelis tristis Linnaeus, 1758
Atlante degli Uccelli da gabbia - Esotici

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Fringillidi
Genere: Carduelis
Specie: C. tristis Linnaeus, 1766

Piccolo fringillide che in natura è distribuito in tutto il Canada meridionale e anche in tutti gli Stati Uniti settentrionale. E' un uccello migratore parziale, ossia tutte le popolazioni distribuite al Nord, nei mesi invernali migrano verso Sud, fino ad arrivare alla zona settentrionale del Messico. Il suo habitat ideale è composto da arbusti, zone cespugliose, boscaglie e sottoboschi, ma anche paesaggi aperti, che comprendono praterie, tundre e brughiere. Appartiene al Genere “Carduelis”, lo stesso Genere del nostrano “Cardellino” (Carduelis carduelis), il quale in Italia è classificato come uccello indigeno, quindi non esotico.

Cardellino americano Cardellino americano - Carduelis tristis (foto www.forwallpaper.com)

Cardellino americano Maschio di Cardellino americano - Carduelis tristis (foto www.sfondidesktophd.com)

Caratteristiche

Uccellino di circa 13 cm di lunghezza; inconfondibile nella sua livrea sgargiante. Il dimorfismo sessuale in questa specie è molto evidente, in quanto la livrea del maschio è totalmente diversa da quella del sesso opposto. Durante la stagione riproduttiva il maschio sfoggia un piumaggio di colore giallo e nero. Il Nero è localizzato sulle ali, sulla coda e sulla fronte. Il nero delle ali e della coda è interrotto da striature di colore bianco. L'occhio è nero. Il becco è roseo. Le zampe sono scure. Il colore giallo del piumaggio è il colore predominante, che si estende su quasi tutto il dorso, il ventre e petto. Il piumaggio del maschio, nel periodo invernale è totalmente differente dalla stagione primaverile-estiva, infatti in inverno il suo colore predominante è il bruno. La femmina presenta un colore bruno sulla testa e sul dorso, fino alla coda, e sul petto e ventre il colore è giallo poco brillante.

Allevamento

Allo stato naturale questi uccelli vivono in piccoli stormi invernali, che si spostano per nutrirsi di semi di erbe prative, di gemme arboree e di piccoli insetti. Non si può quindi definire un uccello granivoro, perché la sua dieta comprende anche alimenti di origine animale. In natura costruisce aperto a forma di coppa, che pian piano compone utilizzando erbe, steli e corteccia d'albero; il nido viene solitamente posizionato tra i rami di un albero, in una forcella, piuttosto nascosta. In cattività non è facilissimo far riprodurre questa specie, ma vi sono anche in Italia, molti allevatori che sono riusciti a farli riprodurre con successo. Ormai tutti i Cardellini americani presenti in Europa sono nati in cattività. Con la normativa C.I.T.E.S. che protegge le specie esotiche, il commercio di contrabbando e la cattura di questi fringillidi è quasi del tutto cessato. Non è un uccello adatto ad un allevatore neofita, poiché per allevarlo ci vogliono nozioni e conoscenze che solo un allevatore di esperienza può avere. Come alimentazione di base si può fornire il classico misto da canarini, con l'integrazione di semi germinati o ammollati, e semi della salute. Durante la riproduzione il pastone all'uovo non deve mai mancare e sono ben gradite anche delle prede vive, come le tarme della farina, per fornire ai nidiacei il giusto fabbisogno proteico. La femmina depone da tre a cinque uova, che cova per una durata di circa quattordici giorni. Il maschio non aiuta molto la femmina durante la cova, ma si occupa dei piccoli non appena escono da nido. I novelli hanno un accrescimento piuttosto rapido. Se la coppia è ben affiatata e ben ambientata si può benissimo permettere loro di svolgere ben tre covate consecutive.
Nell'ambito delle mostre ornitologiche questa specie non è sempre presente. Esistono diverse manifestazioni ornitologiche in Italia dedicate completamente ai Fringillidi, dove è possibile ammirare alcuni esemplari di questa specie. In ogni modo il Cardellino americano resta una specie poco allevata nel nostro Paese.

Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it

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