Canarino di Mennell - Crithagra mennelli Chubb, 1908
Atlante degli Uccelli da gabbia - Esotici

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Fringillidi
Genere: Crithagra
Specie: C. mennelli Chubb, 1908
Sinonimo: Serinus mennelli

Il Canarino di Mennell ha fatto molto discutere gli ornitologi e gli scienziati poiché non era stato possibile inserirlo immediatamente in un particolare “genere”, in quanto si distungueva dal genere “Serinus” per la totale assenza di giallo. Fu descritto da Chubb (Bull. Brit. Orn. Club, XXI, 62, 1902) sulla base di soggetti catturati nella zona di Tjoko's Kraal, lungo il fiume Shangani, Zimbabwe meridionale. In quel periodo venne definito scientificamente con il nome di “Poliospiza mennelli”. Soltanto nell'anno 1963 fu inserito dal Dr. Grant e Mackworth-Praed , nel genere “Serinus”. II termine specifico “mennelli” deriva dal nome F.P. Mennell, il quale era il geologo e il curatore del Bulawayo Museum nel 1905.
Si trova in un areale che corrisponde alle Nazioni di Angola, Congo sud-orientale, Nyasaland, Rodesia settentrionale e meridionale, e anche il Mozambico. Il suo habitat si identifica in boschi radi, altopiani e pendii collinari.

Canarino di Mennell Esemplare di Canarino di Mennell  - Crithagra mennelli (foto www.pers-birding-pages.com)

Canarino di Mennell Disegno raffigurante un esemplare maschio di Canarino di Mennell

Caratteristiche

Fringillide di circa 14 cm di lunghezza. Ha una livrea molto particolare. I maschi adulti hanno fronte bianca macchiettata di nero bruno; vertice, occipite e nuca nero bruni striati di bianco; lati della faccia, redini, guance, copritrici auricolari, nero bruno. La banda sopraccigliare è bianca, molto marcata, che va dalla base del becco fino al collo. Il mantello e il dorso sono di un “grigio topo”; le penne di queste due zone hanno tutte una bordatura chiara. Il groppone e le copritrici superiori della coda sono scuri. Remiganti primarie nero brune con le singole meta esterne strettamente bordate di chiaro; similmente le remiganti secondarie e le copritrici primarie e secondarie mediane. Copritrici secondarie piccole grigio fumo, scapolari grigio fumo pie chiaro. Le penne della coda nero brune strettamente bordate di chiaro nella parte esterna. Il sottomento bianco macchiettato di nero, gola bianca, petto, lati del ventre e fianchi bianco crema striati di scuro. Il ventre è bianco crema, le copritrici inferiori della coda sono totalmente bianche.
II becco è di colore nero bruno. Le zampe sono brune. La femmina adulta somiglia al maschio ma le striature sulla testa sono decisamente più chiare, come anche i lati della faccia. La gola, al contrario, è meno chiara ed il ventre a più scuro. I giovani sono generalmente facilmente riconoscibili perché si presentano bruni con delle macchie chiare sulle copritrici alari e sulle remiganti secondarie. Questa specie è facilmente riconoscibile anche dal solo canto, poiché, soprattutto nella stagione degli amori il maschio emette un canto piuttosto piacevole, descritto da C.J. Skead come “un cinguettio-fischiettio”, simile ad un <<tiu-tuii-tiu, tuiddi-tui-tui>> ripetuto a lungo.

Allevamento

Solitamente sono uccelli piuttosto indipendenti che raramente è possibile avvistare in stormi; si muove quasi sempre da solo, o a piccoli gruppi composti da 5-6 soggetti. Moltissime volte si crede di osservare degli esemplari di Canarino di Mennell, ma in realtà si sta osservando individui appartenenti alla sottospecie “reichardi” del “Canarino testa striata” (Serinus gularis reichardi), con la quale si confonde facilmente, in quanto frequentano le stesse zone e lo stesso areale. Allo stato naturale non è raro che avvengano spontanee ibridazioni anche con i “Canarini del Mozambico” (Serinus mozambicus m.).
Si nutre principalmente di semi e di erbe, ma integra la sua dieta anche con frutti selvatici, soprattutto quando vi è scarsità di acqua. Osservazioni hanno catturato immagini di questi soggetti in volo mentre afferrano le formiche volanti, quindi dobbiamo dedurne che talvolta integri la sua dieta anche con prede vive, insetti e piccoli invertebrati, come tra l'altro sono soliti fare quasi tutti i fringillidi.
Durante la loro stagione degli amori, il maschio ha un comportamento molto tipico: sale ad una certa altezza e quindi esegue una discesa rapida e ondulata, con un angolo di circa 70 gradi, interrotta da un tratto di volo a farfalla, quindi nuovamente una discesa rapida poi un altro tratto di volo a farfalla e così via, e contemporaneamente a questo “volo acrobatico”, sovente canta emettendo suoni ad alta frequenza.
Come nido costruisce un insieme di fili intrecciati a forma di coppa, utilizzando erba, lanuggine e anche penne, che all'interno imbottisce con muschio e radichette, per renderlo più confortevole e soffice. Il nido viene costruito di solito in cima a gli alberi, in una biforcazione di rami. La femmina depone da 2 a 4 uova, di colore verde con macchie nere e viola, molto particolari da osservare e quindi facilmente identificabili. Sono pochissime le esperienze di allevamento in cattività di questa specie, soprattutto in Europa, in quanto si tratta di una specie protetta e tutelata da alcune delle autorità delle Nazioni in cui è presente.
Non ha nessuna sottospecie riconosciuta, anche se studi recenti hanno evidenziato delle differenze tra il comune “mennelli” e quello distribuito nella Rodesia settentrionale, che presentano un becco più robusto e più grosso, quindi è probabile che prima o poi questi soggetti vengano identificati in una nuova sottospecie.

Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it

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