Canarino solforato - Serinus suphuratus Linnaeus, 1766
Atlante degli Uccelli da gabbia - Esotici

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Fringillidi
Genere: Serinus
Specie: S. suphuratus Linnaeus, 1766

Uccello originario della parte centrale e meridionale del Continente africano. Facente parte del Genere “Serinus”, esattamente come il nostro canarino domestico.
Il suo areale si estende dal Sudafrica fino al Sudan, Eritrea, Congo, Angola, Malawi, Rwanda e Uganda. Il suo habitat ideale è caratterizzato da radure, campagne e le zone marginali delle foreste. Si trova ad alta quota, tra oltre i 1500 metri, fino ad arrivare anche ai 2500 metri di quota. Questa specie ha ben 5 sottospecie, qui elencate: Serinus suphuratus sulphuratus, Serinus suphuratus sharpii, Serinus suphuratus wilsoni, Serinus suphuratus shelley, Serinus suphuratus frommi.
Conosciuto anche con il nome inglese di “Brimstone canary”, oppure con il nome francese di “Serin soufré”.

Canarino solforato Canarino solforato - Serinus suphuratus Linnaeus, 1766 (foto http://chardonneret.naturalforum.net)

Canarino solforato Canarino solforato - Serinus suphuratus Linnaeus, 1766 (foto www.buckhambirding.co.za)

Caratteristiche

Fringillide di circa 16 cm di lunghezza. La sua livrea è caratterizzata dal colore predominante verde, con disegno di colore nero. Le ali sono di colore nero, così come la sua coda; la bordatura delle penne è di colore verde. Il groppone è di colore verde. Una delle caratteristiche tipiche di questa specie è l'ampio sopracciglio di colore giallo intenso. Gola, petto, sotto-mustacchio, mento, fianchi e ventre. Il colore verde oliva invece contraddistingue i tratti della fronte, mustacchio, redini, nuca e copritrici auricolari, con un lieve tratto scuro sulla testa.
Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente in questa specie, in quanto la femmina presenta colori meno accesi, molto più tenui in diversi punti del corpo e presenta disegno del mantello più marcato. Molti tendono a confondere questo Canarino con il “Canarino del Mozambico”, con il quale ha molte somiglianze, ma è facilmente distinguibile per la totale assenza della tipica maschera facciale e per la minor presenza di lipocromo giallo.

Allevamento

Si nutre di semi, frutti, germogli e talvolta anche di piccoli insetti. Nella fase riproduttiva sovente integra la sua dieta con piccoli invertebrati, semi immaturi e bacche di vario genere. In cattività è buona norma fornire alla coppia delle foglie di erbe prative, come il centocchio bianco o il tarassaco, a loro molto gradite e anche semi della salute. Bisogna tener presente che si tratta di una specie molto sedentaria, pertanto tende ad ingrassare, per questo motivo sono da evitare gabbie di piccole dimensioni.
Allevare questo esotico non è semplicissimo, pur adattandosi bene alle condizioni climatiche nostrane. Questi soggetti vanno collocati a coppie in gabbie abbastanza ampie o voliere, meglio se mascherate con vegetazione artificiale o naturale, così da dare loro l'illusione dello stato naturale.
Il suo periodo riproduttivo và dai mesi invernali, fino all'inizio dei mesi estivi.
Il nido da utilizzare è quello a coppia, classico nido da canarini, in vimini o in altro materiale. Loro andranno a imbottirlo con fibre vegetali di vario genere, come fieno, fibre di tela juta o fibre di cocco. La deposizione avviene solitamente dopo qualche giorno della costruzione del nido. In genere la femmina depone da tre a quattro uova, che cova per circa 12-13 giorni. In natura la coppia svolge mediamente due covate all'anno, consigliabili anche in cattività.
Quando nascono i piccoli, bisogna fornire alla coppia la giusta alimentazione, con pastoncino e anche con prede vive, come le classiche tarme della farina. Il maschio nella stagione riproduttiva può mostrare aggressività, e se ciò avviene deve essere allontanato dalla femmina a fecondazione avvenuta. Se la femmina non dovesse dimostrare attitudine alla cova, si può far uso di balie, quindi spostare i piccoli nati anche in un nido di una canarina domestica, che talvolta riesce ad accettarli e imbeccarli fino allo svezzamento.
Non è comune ammirare esemplari di questa specie alle mostre ornitologiche; non sono molti gli allevatori italiani che si cimentano nell'allevamento di questa specie, anche se tra quelle presenti nell'Africa centro-meridionale è forse quella più allevata. Qualche soggetto è talvolta esposto alle principali mostre ornitologiche nazionali specialistiche di uccelli esotici.
Il Canarino solforato è impiegato anche nell'ibridazione, specialmente le femmine, e viene incrociato con esemplari di Verdone, Canarino ventre giallo, Canarino del Mozambico o anche con il Cantore d'Africa.

Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it

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