Brigasca
Atlante delle razze Ovine - Razze di pecore

Origine e diffusione

Origine: Italia.
Attitudine: duplice (carne e latte).

Il nome della Brigasca (Brigasque) deriva dal monte Briga e dall'omonimo passo, sulle Alpi Marittime in Liguria, zona di confine tra Italia e Francia. L’area di allevamento comprende diversi comuni della valle d’Arroscia, della valle Argentina ed altri comuni litoranei della provincia di Imperia e del comune di Albenga per la provincia di Savona. Sembra abbia origini comuni con la razza ovina Frabosana con la quale ha in comune diverse caratteristiche morfologiche e dalla quale differisce principalmente per essere un po' più grande. Origini forse comuni sono anche da ascriversi alla Razza delle Langhe.
Il sistema di allevamento generalmente praticato è quello semi brado. Gli animali sono pascolati durante tutto l’anno, da maggio ad ottobre si effettua la monticazione dei greggi nei limitrofi pascoli alpini (Alpi Marittime), negli altri mesi gli animali tornano a pascolare nelle aree di fondo valle o lungo il litorale della riviera ligure. In generale gli armenti sono ricoverati nel periodo invernale e a volte anche durante tutto l’anno al rientro dal pascolo in ricoveri a volte molto semplici ma funzionali. Ovini molto rustici che si sono ben adattati all’ambiente in cui sono allevati e al tipo di allevamento praticato.

Registro Anagrafico delle popolazioni Ovine e Caprine autoctone a limitata diffusione.
(vedere www.assonapa.com)

Caratteristiche morfologiche e produttive

Taglia: medio-grande.
Testa: medie dimensioni, più robusta nei maschi, in ogni caso in equilibrio con il corpo nel suo insieme, con profilo fronto-nasale montonino, più accentuato nei maschi. Corna presenti in circa l’80% dei capi, inserite al di sopra della fronte, robuste, portate all’indietro e lateralmente, a semispirale nelle femmine, di più grandi dimensioni e più robuste, avvolte a spirale nei maschi. Alcuni allevatori stanno cercando di selezionare animali acorni, per facilitare il management degli animali. Le orecchie sono di dimensioni medio-grandi, portate lateralmente e leggermente inclinate, rivolte verso il basso.
Collo: tendente al lungo e ben inserito sull’anteriore.
Tronco: medio-grande con garrese spesso e torace mediamente abbastanza lungo e profondo (da preferire animali con torace lungo e molto profondo di tipo respiratorio), con dorso e lombi larghi, groppa larga ed abbastanza lunga, tendenzialmente inclinata posteriormente.
Arti: robusti e di media lunghezza, con unghielli forti e di colore prevalentemente scuro, ben adattati al pascolo in zone impervie.
Apparato mammario: in genere si presenta abbastanza sviluppato, abbastanza quadrato e ben ripartito nei quarti, con buon legamento mediale e capezzoli di media grandezza, portati mediamente abbastanza verticalmente ed inclinati in avanti e lateralmente. La mucosa si presenta di colore rosa antico con macchie di colore più intenso.
Vello: ricopre tutto il corpo ad eccezione della testa, addome, parte interna delle cosce e degli arti e distalmente all’articolazione tibio-tarsica per gli arti posteriori e del ginocchio per quelli anteriori. Il colore del vello aperto e con lana di qualità da materasso, di colore bianco sporco intenso. Il pelo che ricopre le estremità degli arti e della testa, presenta macchie più o meno estese di colore rosso più o meno intenso a volte tendente al marrone. Questa pigmentazione è anche visibile sul vello negli agnelli, che con l’età tende a schiarire. La pigmentazione rossa è in ogni modo da preferire soprattutto nella scelta dei maschi da destinare alla riproduzione in quanto considerata più tipica.
Pelle e pigmentazione: sottile ed elastica, mediamente di colore roseo o rosa antico, talvolta sono presenti macchie scure più o meno estese.
Peso:
- maschi adulti minimo 70 a oltre 100 kg
- femmine superiore a 50 kg

Duplice attitudine: carne e latte, con prevalenza della carne.
La carne è costituita principalmente dalla vendita degli agnelli del peso vivo di 15-16 kg, raggiunto a circa due mesi di età a seconda dell’alimentazione che ricevono le madri. Il latte è munto, dopo che gli agnelli sono stati venduti per il macello per alcuni mesi ed è spesso trasformato direttamente in azienda.

Pecora di razza Brigasca Pecora di razza Brigasca (foto www.assonapa.com)

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