Divisione:  Spermatophyta
		    Sottodivisione: Angiospermae
	      Classe: Dicotyledones
	      Famiglia: Corylaceae
Originario delle regioni asiatiche. In Italia è diffuso in tutte le regioni, dalla pianura fino 1300 m di altitudine. I noccioleti più famosi sono quelli presenti in Piemonte, in provincia di Avellino e sulle pendici dell'Etna.
		  Nocciolo (foto Paul Fontaine www.odezia-atrata.be)		  
		  Fiori maschili e femminili e  rametto di Nocciolo con frutti
 Dimensione e portamento
Generalmente non supera i 5-6 m; ha portamento arbustivo, con chioma fitta, ampia, irregolare con diametro massimo di 4 m. Si tratta di una pianta con elevata attitudine ad emettere polloni.
Tronco e corteccia
Il fusto è sottile e slanciato. I giovani rami recano peli corti, in parte ghiandolari. La corteccia è di colore marrone grigio, precocemente glabra, con solcature longitudinali e sparse lenticelle chiare. 
Foglie e gemme
Le foglie sono caduche, alterne e con picciolo lungo provvisto di peli ghiandolari; la lamina, di forma da tonda ad obovata, è lunga 6-10 cm. La pagina superiore è verde poco pelosa; la pagina inferiore è più chiara. Nervature evidenti. Gemme di forma ovoidale. 
Strutture riproduttive
Pianta monoica con fiori riuniti in infiorescenze unisessuali e si sviluppano molto prima delle foglie. Gli amenti maschili sono riuniti in gruppi di 2-4 all’estremità oppure all’ascella delle foglie dei rami dell’anno precedente, i fiori maschili sprovvisti dell’involucro, hanno quattro stami. Il frutto è un diclesio (nocciola e involucro), il cui pericarpio legnoso contiene un seme dolce e oleoso. 
 Viene generalmente coltivato per i frutti. Un particolare aspetto produttivo di questa pianta è la micorrizazione con tartufo: infatti il nocciolo, come altre piante, risulta una delle specie predilette dal tartufo bianco (Tuber magnatum) e dal tartufo neo (Tuber melanosporum).