Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Famiglia: Ippocastanaceae
L'Ippocastano comune (Aesculus hippocastanum L.) trova il suo ambiente ideale nella fascia climatica del faggio (sottozona calda dal Fagetum secondo la classificazione del Pavari). E' originario dei Balcani (Macedonia).
L'Ippocastano a fiori rossi (Aesculus carnea Zeyh.) è una specie nata in coltura grazie al raddoppiamento del numero dei cromosomi dell'ibrido fra il comune ippocastano e Aesculus pavia L., arbusto di origine nordamericana di fiori porpora o cremisi. Si differenza per i fiori da rosei a purpurei e per le foglie un po' più lucide, con margine più grossolanamente ed acutamente dentati; presenta inoltre frutti un po' più piccoli e quasi privi di spine.
Ippocastano a fiori rossi - Aesculus carnea Zeyh. (foto www.agraria.org)
Ippocastano a fiori rossi - Aesculus carnea Zeyh. (foto www.agraria.org)
Dimensione, tronco e corteccia
Dal portamento elegante ed imponente, può raggiungere i 30 metri di altezza; la chioma è espansa, globosa e maestosa nei vecchi esemplari. Il tronco, diritto e nodoso con l'età, è robusto e presenta una corteccia prima sottile, liscia, di colore grigio, poi grigio-brunastra, ispessita, solcata e desquamata in piccole placche quadrangolari. I rami, assurgenti a candelabro, sono lenticellati; presentano grandi gemme opposte, rossastre, ed una terminale di notevoli dimensioni, ricoperte da una sostanza vischiosa.
Foglie
Decidue, alterne, con lungo picciolo e lamina palmato-composta, a 5-7 segmenti oblanceolato-acuminati, con margine seghettato. Sono glabre, sopra più scure e sublucide, sotto opache e più chiare.
Strutture riproduttive
I fiori (circa 2 cm), bianchi con una sfumatura gialla alla base, sono riuniti in pannocchie lunghe fino a 30 cm, hanno calice a 5 lobi e corolla di 5 petali. Il frutto è una grossa capsula rotonda e verdastra, ricoperta di aculei poco pungenti, che si apre in tre valve e contiene un grosso seme bruno lucido (castagna matta).
L'ippocastano è un tipico albero da parco e viale alberato, sia per la bellezza della chioma che per la fioritura primaverile. Il nome deriva dal greco "ippos" (cavallo) e "castanon" (castagno), perchè i semi (ricchi di amido) possono essere impiegati, in quantità moderate, per l'alimentazione dei cavalli. Il legno di Ippocastano è di cattiva qualità; la corteccia veniva impiegata in passato come febbrifugo.