Inquadramento sistematico della specie bufalina: 
		    Classe: Mammiferi
		    Ordine:             Ungulati
		    Sottordine:        Artiodattili
		    Gruppo:             Ruminanti
		    Famiglia:             Cavicorni
		    Sottofamiglia:     Bovidi
		    Genere:             Bubalus
	      Specie:                 bubalis 
		    In Italia sono stati ritrovati di resti fossili di bufali nel Lazio e nell'isola di Pianosa (arcipelago toscano). Poi si sono estinti (gli storici romani non ne parlano) e sono ricomparsi verso la fine del VI secolo, provenienti dall'Ungheria e da altrove, con la discesa dei Longobardi di Agilulfo. Attualmente il bufalo è diffuso in tutti i continenti (in Europa, oltre all'Italia, sono presenti piccoli allevamenti in Grecia).
		    In Italia la zone di maggior diffusione del bufalo è la Campania (province di Caserta e Salerno) dove è concentrato l'80% del patrimonio nazionale. Altri nuclei di allevamento si trovano nel Lazio, in Sicilia e in Lombardia (Cremona, Varese, Mantova). Il tipo di bufalo allevato in Italia ha caratteristiche di rusticità e produttività del tutto particolari, tanto da poter essere definito BUFALO ITALIANO. La domanda di latte bufalino per la produzione di formaggi (mozzarella e provola affumicata) è in costante ascesa e il latte di bufala non è soggetto a limitazioni o quote di produzione previste invece dalla CE per il latte bovino, la cui produzione è eccedentaria nella Comunità.
		  Bufala - Bubalus bubalis (foto di Giuseppe Accomando)
 
		  Azienda "Improsta" della Regione Campania - Eboli provincia di Salerno
 Bufali e bovini sono simili per quanto riguarda l'aspetto generale e il carattere scheletrico delle 13 paia di coste. Appaiono però più tozzi e con il tronco più largo e alto. A differenza dei bovini, non hanno giogaia nella parte inferiore del collo, presentano la fronte convessa e diversa forma delle corna. Nei tori i testicoli sono aderenti al ventre e non pendenti.
		    Pelo scarso e pelle (quasi nuda) più spessa e coriacea di quella del bovino, più ricca di ghiandole sebacee (pelle untuosa al tatto) e limitate ghiandole sudoripare. Per questa ultima particolarità i bufali si proteggono dalla calura guazzando nell'acqua e coprendosi di fango.
		    La colorazione della pelle è nera con tendenza al rossiccio o grigio ardesia (più chiara sul ventre). Gli zoccoli sono appiattiti e allargati alla base, facilitando l'avanzamento nei terreni paludosi. Animale più intelligente del bovino, risponde al proprio nome. Ha la stessa formula dentaria del bovino, ma un'evoluzione più lenta.
		    Diverso il numero di cromosomi:
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		    il numero dei cromosomi nei bufali è  48 per la specie selvatica asiatica - 52 per la specie selvatica africana;
		    - il numero dei cromosomi della specie bovina è 60.
		    Meno spiccato il dimorfismo sessuale. Il maschio, in genere più tozzo e con il tronco più largo e più alto, raggiunge un peso di 7-8 quintali; le femmine mediamente i 5 quintali, con eccezioni di 6-6,5. 
		    La durata media della gravidanza è di 316 giorni (da 312 a 321 giorni) e l'età media al primo parto si aggira sui 36-38 mesi. I bufalotti alla nascita pesano mediamente 38-39 kg (maschi) e 35-36 kg (femmine). Notevole durata della carriera produttiva (fino a 18-20 anni e fino a 15 lattazioni).
		  Bufale  (foto di Giuseppe Accomando)
		  Allevamento di bufale (foto di Giuseppe Accomando)
Denominazione dei bufalini alle diverse età
Composizione media percentuale del latte di bufala e di vacca