Oasi WWF Lago di Alviano - Umbria, Lazio
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Parchi e aree protette dell'Umbria

Tipologia: Oasi WWF; istitituita nel 1990; è ricompresa nel Parco Naturale Regionale del Tevere.
Regioni: Umbria, Lazio
Provincia: Terni (una parte ricade in territorio laziale, nel Comune di Civitella d'Agliano - provincia di Viterbo)

L'Oasi WWF Lago di Alviano occupa un'area di 900 ettari di palude, lago, acquitrini e bosco igrofilo ripariale; si trova nel territorio comunale di Guardea, Alviano e Montecchio. E' gestita dal WWF Italia, tramite convenzione con la Provincia di Terni, e con la la società ENDESA, proprietaria del lago artificiale.

Oasi WWF Lago di Alviano - Castello di Alviano Oasi WWF Lago di Alviano - Castello di Alviano (foto www.cittadifiume.it)

Descrizione

Alla fine degli anni Sessanta, pochi anni dopo la costruzione dello sbarramento di Alviano sul Tevere, finalizzato alla produzione di energia elettrica, il lago che si era formato richiamava migliaia di uccelli acquatici migratori. Sostavano lungamente anatre selvatiche, oche e folaghe, in quantità tali da solleticare fortemente i cacciatori. Dal 1971 però, subentrarono interessi più attenti alla vita degli uccelli ed iniziò la lotta degli ambientalisti perchè su tutta la superficie del lago venisse istituita un'oasi di protezione della fauna selvatica. Soltanto nel 1977 la Regione Umbria decretò il divieto di caccia su tutta l'area. Da quel momento e da più parti furono portate avanti le più svariate iniziative perchè l'Oasi venisse attrezzata con sentieri e strutture per il birdwatching. Nel 1983 fu la Provincia di Terni a costruire il primo sentiero natura attrezzato per le visite. Nel 1989 la stessa Provincia costruì un secondo sentiero, quando già da tempo era iniziata la collaborazione col WWF Italia. Dal 1988 il WWF iniziò la collaborazione anche con l'Enel, società proprietaria dello sbarramento e di gran parte dell'area interessata dall'Oasi. Da quella collaborazione, nel 1990, nacque un progetto di valorizzazione naturalistica che costituì la base per realizzare piani particolareggiati da finanziare con fondi comunitari. Fu così che nel 1994, ancora la Provincia di Terni costituì una capiente aula all'aperto, oltre ad una torre per gli avvistamenti e ad altri interventi sul territorio. Nel frattempo, esattamente nel 1990, il WWF fu coinvolto ufficialmente nella gestione dell'Oasi, secondo le modalità stabilite in una convenzione con la Provincia. Nel 1995 venne firmata un'altra importante convenzione tra Enel e Provincia e fu istituito il Parco Regionale del Tevere che include tutto il perimetro dell'Oasi. Nel 1996, con fondi regionali e del Ministero dell'Ambiente, fu realizzato il laboratorio didattico ed iniziarono i lavori di riqualificazione naturalistica nell'ambito di un contatto che l'Enel aveva stipulato con l'Unione Europea. Con questo contatto, chiamato Life Natura, l'Enel ha realizzato interventi significativi, che hanno coinvolto più di cento ettari di territorio umido, qualificando o riqualificando aree che non hanno più contatto con le acque piuttosto alterate del Tevere. Queste aree, che sono nuovi acquitrini, praterie allagate, pantani, lagune interne isolate da argini, isoloni adatti alla riproduzione degli uccelli, dall'autunno del 1998, periodo in cui furono terminati i lavori, costituiscono un importante laboratorio di ricerca scientifica ed un sicuro modello di riferimento per altre esperienze ripetibili. Dal 2002, all'Enel, nella proprietà, è subentrata Endesa, una società spagnola che ha acquistato una parte delle centrali Enel.

Flora e fauna

La flora è quella tipica delle zone umide; molto interessante la parte di bosco igrofilo, con alberi di ontano nero, pioppi e salici.
L’avifauna acquatica è molto ricca e comprende germani, alzavole, mestoloni, fischioni, cormorani, svassi, aironi di tutte le specie, tarabusi e tarabusini, falco di palude e pescatore, mignattai e spatole. Numerosi i passeriformi, in particolare lucherini e tordi.
Tra i mammiferi, la nutria, il tasso, l’istrice, la volpe, il cinghiale e lo scoiattolo europeo.

Informazioni per la visita

Come si arriva:
Da Roma percorrere Autostrada Roma-Firenze uscita Attigliano; seguire le indicazioni per Alviano e quelle specifiche “Oasi di Alviano”; l’ingresso si trova a Madonna del Porto (TR), comune di Guardea.

Gestione:

Oasi WWF Lago di Alviano
Località Madonna del Porto
05025 Guardea (TR)
Sito web: www.oasidialviano.it

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