Valdostana
Atlante delle razze caprine

Origine e diffusione

Primi cenni ad una popolazione caprina Valdostana vengono da documenti risalenti al 1917, sebbene sembri che tale descrizione non ricalchi pienamente l'odierna Valdostana. Questa popolazione si avvicina per alcuni aspetti all'Alpina Comune, ma se ne differenzia in modo macroscopico per la mole, la forma tarchiata e ancor di più per la presenza di corna possenti, anche nelle femmine. Sicuramente, molto hanno influito le scelte degli allevatori orientati verso i tradizionali combattimenti di capre che vengono organizzati in Valle d'Aosta.
La particolare area occupata sembra possa essere all'origine dell'ibridazione tra specie selvatiche e specie domestiche del genere Capra, ed è plausibile una possibile derivazione, seppur marginale, da ibridi tra Capra (Capra hircus) e stambecco (Capra ibex).
Inizialmente diffusa nella regione delle Alpi Graie e Pennine, viene ora particolarmente apprezzata ed allevata in Valle d'Aosta e nell'Alto Canavese (Valli di Susa, Locana e Chiusella). Le zone di maggiore concentrazione sono le valli di Gressoney e d'Ayas e la bassa valle centrale sui versanti della Dora Baltea fino ad Aosta.
Le capre Valdostane sono utilizzate localmente per alcune  tipiche battaglie simili a quelle delle "vacche Regine". Rustica e perfettamente adattata all'ambiente montano. E' la popolazione caprina più diffusa in Valle d'Aosta.

Caratteristiche morfologiche e produttive

Taglia: grande
Altezza al garrese:
- Maschi: 80 cm
- Femmine: 75 cm
Peso medio:
- Maschi: 85 kg
- Femmine: 65 kg

I mantelli sono fondamentalmente quattro:
1) castano con aree melaniche più o meno scure, a volte tendente al grigio, altre al nero; in alcuni casi presenta una riga mulina lungo la schiena;
2) nero zaino, ossia nero uniforme senza alcun segno o pezzatura;
3) faletto, mantello colore cenere uniforme e tendente al biondo;
4) serenato, mantello scuro tinteggiato di biondo (frisature) e con le estremità delle zampe anch'esse bionde.
La testa è pesante e robusta, il profilo fronto-nasale concavo e l'espressione vivace. Le orecchie sono erette, piuttosto piccole, appuntite e rivolte in avanti; la fronte è larga, le corna molto sviluppate, robuste e a forma di sciabola nel maschio (in alcuni casi nodose), rivolte all'indietro e più corte nella femmina (fanno eccezione i soggetti "da battaglia" dove lo sviluppo delle corna è a volte maggiore di quello dei maschi). La barba è frequente.
Il collo è piuttosto corto e robusto, a volte con tettole.
Il torace e l'addome sono ampi; la regione dorso lombare è larga e rettilinea. La groppa non è eccessivamente lunga ed è poco inclinata. L'apparato mammario è sviluppato, mai troppo pendente, con capezzoli pecorini, quasi mai piriformi.
Gli arti sono medio lunghi, solidi e con unghielli neri.
Gli animali vengono allevati sia per la produzione del capretto che per la produzione di latte da trasformare in formaggi.

Valdostana Valdostana (foto Giovanni Sleiter www.assonapa.com)

Bel soggetto di razza Valdostana Bel soggetto di razza Valdostana (foto Silvia Noro)

ValdostanaValdostana (foto www.agraria.org)

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