Testuggine leopardo - Geochelone pardalis Fitzinger, 1835
Atlante degli animali esotici - Rettili

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Rettili
Ordine: Testudines
Sottordini: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Genere: Geochelone
Specie: G. pardalis Fitzinger, 1835
Sinonimi:
Stigmochelys pardalis
Psammobates pardalis

E' una specie originaria dell'Africa occidentale e meridionale. Due le sottospecie: G. p. babcocki e G. p. pardalis. La prima viene allevata in Europa. Le sottospecie differiscono per la distribuzione sul territorio africano e per la colorazione.

Morfologia

Nella sottospecie Geochelone pardalis pardalis le macchie nere sul carapace, più ampio e schiacciato, sono ampie e diffuse e conferiscono al rettile una colorazione più scura e meno appariscente. I maschi di questa sottospecie sono più grandi delle femmine.

Nella sottospecie Geochelone pardalis babcocki (quella che si trova con maggior frequenza nei negozi, alle fiere e negli zoo) le macchie nere sul carapace, più piccole e meno diffuse, gli conferiscono una colorazione chiara simile alle mantello maculato di un leopardo. Da qui il nome comune di tartaruga leopardo.

Le tartarughe appena nate indipendentemente dalla sottospecie, non hanno la livrea ed il pattern che assumeranno una volta adulti. Sono più chiari e gli scudi del carapace sono contornati da un bordo nero che una volta adulti scomparirà per diventare una o più macchie nere.

Testuggine leopardo - Geochelone pardalis babcocki (foto Kerstin Franke)

Testuggine leopardo maschio - Geochelone pardalis babcocki (foto www.tortugaflatsreptiles.com)

Allevamento

E' una tartaruga tranquilla e molto mansueta, col tempo si abitua anche ad accettare il cibo direttamente dalle mani dell'allevatore. Può essere fatta convivere con altri esemplari della sua stessa specie. Bisogna tuttavia prestare attenzione ai maschi adulti, che nel periodo riproduttivo, sviluppano una forte territorialità che spesso sfocia in violenti scontri.
E' una tartaruga tropicale che predilige habitat asciutti, molto ventilati ed ama crogiolarsi al sole. Il clima Italiano, specie al nord, impone di allevare queste tartarughe in terrari per la maggior parte dell'anno ad eccezione del periodo estivo. Nel terrario dovrà essere prevista una zona più calda, con temperature comprese fra i 30 ed i 36°C (riscaldata con lampade) e aree al di fuori di queste con temperature comprese fra i 22 ed i 30°C. Durante la notte possiamo far scendere la temperatura fino a 18-20°C.
Evitate assolutamente l'umidità relativa superi il 60%. Potete considerare questo valore come un livello di guardia, meglio sarebbe mantenere percentuali ancor più basse, comprese fra il 45 ed il 55%. Altre informazioni >>>

Alimentazione

E' una specie erbivora e viene alimentata con erbe selvatice come il tarassaco, il dente di leone, il trifoglio o l'erba medica sono alcuni degli alimenti base della Geochelone pardalis. Molti allevatori forniscono anche la comune erba di campo, e verdura acquistata. Una buona regola è di non fornire sempre lo stesso tipo di verdura ma di mescolare insieme almeno tre tipi diversi.

Riproduzione

Una femmina matura deve misurare almeno 25 cm, lunghezza che raggiunge in circa 4-5 anni di età. I migliori risultati si ottengono con femmine più grandi, almeno 30 cm di lunghezza. Quando il maschio è pronto per l'accoppiamento insegue la femmina e si fa notare a suon di morsi e spintoni. Una volta che la femmina conquistata, sale sul suo carapace per iniziare l'accoppiamento. Durante l'accoppiamento il maschio spalanca la bocca ed emette dei rumori sordi e brevi ad intervalli regolari. La gestazione della femmina dura fino a 10 settimane.

Patologie

Non sono segnalati disturbi specifici per questa specie. Questa specie è inclusa nell'appendice II della convenzione di Washington (CITES).

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