Colli Lanuvini DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di Origine controllata «Colli Lanuvini» è riservata ai vini rispondenti alle
condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- BIANCHI:
«Colli Lanuvini»;
«Colli Lanuvini» superiore;
«Colli Lanuvini» spumante;
- ROSSI:
«Colli Lanuvini»;
«Colli Lanuvini» superiore;
«Colli Lanuvini» riserva.

Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione appresso indicata che comprende in tutto il territorio amministrativo comunale di Genzano ed in parte quello di Lanuvio, in provincia di Roma.

Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino “Colli Lanuvini”.
La presenza della viticoltura nell’area delimitata risale all’epoca romana che destinavano a vigneto le terre più idonee e perciò preferivano il suolo vulcanico dell’antico vulcano laziale posto a sud di Roma.
I vigneti dei Castelli romani, indicati dai Georgici tra quelli atti a produrre i migliori vini dell’epoca romana, hanno superati indenni i secoli bui del Medioevo e sono giunti fino a noi dopo essere stati ammirati ed immortalati da poeti, scrittori e pittori del Gran Tour.
Gli Statuti di Genzano (Statuta Oppidi Cynthiani), emanati il 10 agosto 1565 e quelli di Civita Lavinia (Lanuvio) del 1567, contengono Capitoli che regolamentavano la coltivazione della vite e la produzione del vino, contengono Capitoli che regolamentavano la coltivazione della vite e la produzione del vino.
Nella Storia di Genzano con note e documenti (1797) il Ratti, riporta che l’Archivio Sforza possiede “un istrumento in pergamena di una vendita di una vigna posta in territorio di Genzano nell’anno 1580” e di un altro nel 1590.
Nei corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio, fino all’attualità, come testimonia la Sagra dell’uva di Lanuvio giunta alla ventinovesima edizione.
Grazie alle loro peculiarità, numerosi sono i riconoscimenti che hanno ricevuto e continuano a ottenere, i vini a DOC Colli Lanuvini sia in ambito locale, nazionale che internazionale; ben figurano inoltre sulle principali guide nazionali.

Colli Lanuvini Doc Colli Lanuvini Doc

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
- Bianchi
Il vino «Colli Lanuvini» anche nelle tipologie "superiore" e "spumante", deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti dai vitigni seguenti nella proporzione indicata a fianco di ciascuno di essi:
Malvasia bianca di Candia e puntinata fino ad un massimo del 70%;
Trebbiano (toscano, verde e giallo) in misura non inferiore al 30%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino anche uve bianche provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la regione Lazio, per non più del 15%.
- Rossi:
Il vino «Colli Lanuvini» rosso anche con la qualificazione "superiore", deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti dai vitigni seguenti nella proporzione indicata a fianco di ciascuno di essi:
Merlot in misura non inferiore al 50%.
Montepulciano e Sangiovese in misura non inferiore al 35%,
Possono concorrere alla produzione di detto vino anche uve a bacca rossa provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la regione Lazio, per non più del 15%.

I vini «Colli Lanuvini» all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

«Colli Lanuvini» bianco:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/1;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

«Colli Lanuvini» bianco superiore:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/1;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

«Colli Lanuvini» bianco spumante:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 gli;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

«Colli Lanuvini» rosso:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 11,50%vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore non riduttore minimo: 18,0 g/l.

«Colli Lanuvini» rosso superiore:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 12,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.

«Colli Lanuvini» rosso riserva:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 13,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/1;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/1.

E' in facoltà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con proprio decreto, modificare i limiti sopra indicati per l'acidità totale e l'estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini «Colli Lanuvini» all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

«Colli Lanuvini» bianco:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: vinoso, delicato e gradevole;
sapore: secco (o amabile), sapido di giusto corpo armonico, vellutato;

«Colli Lanuvini» bianco superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: vinoso, delicato e gradevole;
sapore: secco (o amabile), sapido di giusto corpo armonico,vellutato;
Può presentare sentore di legno.

«Colli Lanuvini» bianco spumante:
spuma: fine e persistente;
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: elegante con note di lievito, gradevole;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, sapido di giusto corpo armonico, vellutato;

«Colli Lanuvini» rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: vinoso gradevole;
sapore: secco (o amabile), sapido di giusto corpo armonico, vellutato;

«Colli Lanuvini» rosso superiore:
colore: rosso rubino più o meno intenso con riflessi violacei da giovane che diventano granati con l'invecchiamento;
odore: vinoso gradevole;
sapore: secco, sapido di giusto corpo armonico, vellutato;
Può presentare sentore di legno.

«Colli Lanuvini» rosso riserva:
colore: rosso rubino più o meno intenso con riflessi granati e violacei più o meno intensi.
odore: vinoso gradevole;
sapore: secco, sapido corposo e armonico;
Può presentare sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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