Serrapetrona DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La zona di produzione del vino «Serrapetrona» comprende in tutto il territorio del comune di Serrapetrona e in parte quello dei comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche.

Il territorio delimitato con al centro il paese di Serrapetrona subisce nel periodo medioevale tutte le vicende del Comune di Camerino e della Signoria dei “Da Varano”, che nomina il Podestà di Serra, e regola i rapporti tra questa e la Chiesa romana.
Già nel 1132 c’è il primo riferimento al nome del paese dettato dalla dominazione longobarda e lo stemma comunale riporta tra l’altro una vite con grappoli.
Dopo l’unità d’Italia si avviano iniziative per lo sviluppo dell’attività agricola e per il sostentamento delle popolazioni. Già nel 1872 Serrapetrona si distingue alla prima esposizione e fiera enologica del circondario di Camerino. Pur esistendo citazioni sulla viticoltura e sulla sua trasformazione in vino fin dal secolo XV, non compare ancora la parola “Vernaccia”. Questa può spiegarsi con il lungo stagionamento dei grappoli prima della pigiatura e della successiva fermentazione che rende degustabile il vino non prima della primavera (dal latino “ver”).
Nel 1562 la coltivazione della vite nella provincia di Camerino si distingueva per qualità e quantità;cosi riferiscono le cronache del tempo.
Ne da riscontro la lettura della fonte di natura fiscale – Libri dei focolari – che riportano dati sulla produzione di vino nel territorio camerte che per Serrapetrona sono le località di Borgiano e Castel San Venanzo. Date le specifiche condizioni ambientali il territorio, sotto l’influenza camerte, ,produce più vino che grano e ciò è dovuto al riflusso di tradizioni colturali, di mentalità, di prestigio e di organizzazione ed evoluzione sociale.
Con la fine della seconda guerra mondiale il Comune di Serrapetrona subisce il fenomeno dell’emigrazione e dell’abbandono delle zone rurali. Tuttavia la “Vernaccia nera” dona vita industriale al territorio.
Questa DOC ha ottenuto il riconoscimento a seguito del passaggio a DOCG della “Vernaccia di Serrapetrona” e si distingueva da quest’ultima per la tecnica di vinificazione che è la classica “in rosso” con la produzione finale di un vino fermo e secco.
La vinificazione della vernaccia risale al XV secolo.
Nel 1876 l’allora Ministero dell’Agricoltura pubblicò il “Bollettino Ampelografico” che dichiarava la Vernaccia “prima delle uve colorate per fornire eccellenti vini da pasto”.
Ancora nel 1893 l’Annuario Generale per la Viticoltura e l’Enologia descrive le uve da vino rosso e cita la Vernaccia così esprimendosi: “diamo il primo posto a questo vitigno……perché è uno dei vitigni caratteristici della regione marchigiana…….sia per usarne come correttivo di altri mosti e sia per farne base di un tipo di vino da pasto apprezzabile in Italia e all’estero”.

Vernaccia nera Grappolo di Vernaccia nera (foto www.appassimentiaperti.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
Il vino a denominazione di origine controllata «Serrapetrona» deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi in àmbito aziendale la seguente composizione ampelografica:
Vernaccia nera minimo 85%;
possono concorrere da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 15% tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca nera, idonei alla coltivazione nella provincia di Macerata.

I vini a denominazione di origine controllata «Serrapetrona» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

«Serrapetrona»:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

Il vino prima di essere immesso al consumo deve essere sottoposto ad un periodo d'invecchiamento di almeno 10 mesi.
Il periodo d'invecchiamento decorre dal 1° dicembre dell'anno di produzione delle uve.
È in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, modificare con proprio decreto il limite minimo dell'estratto non riduttore e dell'acidità totale.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata «Serrapetrona» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

«Serrapetrona»:
colore: rosso rubino, più o meno intenso;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: armonico, gradevolmente asciutto.

In relazione alla eventuale conservazione in recipienti di legno il vino a denominazione di origine controllata «Serrapetrona» può rilevare lieve sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Si abbina magnificamente a dolci di pasta lievitata e macedonie di frutta. Temperatura di servixzio 14° - 16°C.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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