Colli Pesaresi DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” è riservata ai vini per le seguenti tipologie:
“Colli Pesaresi” bianco;
“Colli Pesaresi” Biancame;
“Colli Pesaresi” Trebbiano;
“Colli Pesaresi” rosso;
“Colli Pesaresi” rosato (o rosè);
“Colli Pesaresi” Sangiovese (anche nella tipologia riserva e novello);
“Colli Pesaresi” spumante;
Ai vini suddetti sono altresì riservate le seguenti sottozone:
“Colli Pesaresi” Focara rosso (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Roncaglia bianco (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet sauvignon (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero vinificato in bianco (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero vinificato in bianco (anche nella tipologia riserva);
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero spumante;
“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot Nero spumante.

La zona di produzione del vino a denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” rosso, bianco, rosato, Sangiovese, Sangiovese novello comprende gli interi territori comunali di Barchi, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Isola del Piano, Montebaroccio, Mondavio, Mondolfo, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monteporzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio, San Lorenzo in Campo, Sant’Angelo in Lizzola, Sant’Ippolito, Serrungarina e Tavullia, nonché parte dei territori comunali di Tavoleto, Auditore, Sassocorvaro, Urbino, Fermignano e Cagli.
La zona di produzione del vino a denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” Trebbiano, comprende gli interi territori comunali di Mombaroccio, Monteciccardo, Petriano, Gabicce Mare, Gradara e Tavullia, nonché parte dei territori comunali di Pesaro, Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola, Colbordolo ed Urbino nonché le intere isole amministrative n.7 (Montelabbate), n.8 (Urbino), e parte del n.5 (Tavullia). Tale zona di produzione è suddivisa in due aree separate dal fiume Foglia.
La zona di produzione del vino a denominazione controllata “Colli Pesaresi” Biancame comprende soltanto e per intero i territori dei comuni di Mondavio, Monte Porzio, Pergola, San Lorenzo in Campo.
La sottozona di produzione del vino a denominazione controllata “Colli Pesaresi” Focara comprende parte del territorio delimitato per la produzione del tipo rosso ed è così individuata... (omissis).
La sottozona di produzione del vino a denominazione controllata “Colli Pesaresi” Focara comprende parte del territorio delimitato per la produzione del tipo rosso ed è così individuata... (omissis).
Le uve destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo devono provenire da vigneti ubicati nella provincia di Pesaro - Urbino ed inclusi nel territorio appresso delimitato... (omissis).

L’area pesarese ed il Montefeltro sono un territorio oggetto del processo di romanizzazione dal 295 a.c. con la vittoria sui Galli e la “lex Flaminia” che assegna le terre interessate ai veterani dell’esercito. Seguirà la battaglia contro i Cartaginesi di Asdrubale.
Plinio riferisce di “questo terre fertili, presenti le vigne” tanto che ne descrive un centinaio di varietà coltivate e di vini.
La fine dell’Impero romano riporta l’agricoltura nelle Marche ad essere quella di mera sussistenza.
Sarà la Chiesa e la sua struttura a riportare vita nei territori tra mare ed Appennino ove Ordini ed Abbazie fanno rinascere l’attività agricola non più limitata alla sussistenza bensì come illuminata conduzione economica del bene e della terra in cui si comprende anche la gestione delle vigne e la preparazione del vino.
Nel periodo medioevale la vite riprende un suo ruolo nell’economia rurale e nella società.
Nell’area pesarese si scontrano le vicende militari ed umane delle due Signorie di Urbino e Rimini che, nelle campagne creano ricchezza, insediamenti diffusi, investimenti agricoli, la capillare diffusione della vigna e del contratto mezzadrile.
Seguono due secoli di decadimento e di normalizzazione fino alla seconda metà del ‘700 che mostra uno sviluppo complessivo e nel paesaggio agrario compaiono “l’alberata” e la “piantata” ovvero il passaggio dalla vigna all’arboreto simbolo della coltura promiscua.
L’istituto mezzadrile che prevedeva l’insediamento del colono sul fondo, si diffonde il tutto il territorio perché consente il controllo del terreno, delle colture, il possesso di una casa, la policoltura, l’attivazione di un’economia rurale.
Grano e vite sono le prime colture che il mezzadro impianta nel territorio.
La vite è diffusa: vitigni bianchi e neri vinificati separati o insieme davano un vino che si “beveva bene”.
Da questa plurisecolare storia dell’area pesarese ed urbinate ove l’attività agricola ha sempre manifestato interesse per la viticoltura nasce la richiesta della denominazione d’origine.
Certamente viticoltura promiscua nata dal processo evolutivo del contratto mezzadrile e da una società prima dedita a fatti d’armi e poi capace di svilupparsi in impresa agricola, sensibile alle influenze bolognesi per i vitigni coltivati e per le forme di allevamento.

Colli Pesaresi Doc Colli Pesaresi Doc

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
“Colli Pesaresi” bianco:
Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), Verdicchio, Biancame, Pinot grigio, Pinot nero da vinificare in bianco, Riesling italico, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco, congiuntamente o disgiuntamente: minimo 75%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 25% ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
“Colli Pesaresi” Biancame:
Biancame: minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” Trebbiano:
Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella): minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” rosso e rosato (o rosè):
Sangiovese: minimo 70%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 30% ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
“Colli Pesaresi” Sangiovese e Sangiovese novello:
Sangiovese: minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” spumante:
Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), Verdicchio, Biancame, Pinot grigio, Pinot nero da vinificare in bianco, Riesling italico, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco, congiuntamente o disgiuntamente: minimo 75%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 25% ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
“Colli Pesaresi” Focara rosso:
Pinot nero, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Merlot, congiuntamente o disgiuntamente: minimo 50%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 25% ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare, ad eccezione del Sangiovese che potrà essere aggiunto sino ad un massimo del 50%.
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero:
Pinot nero: minimo 90%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 10%.
“Colli Pesaresi” Roncaglia bianco:
Pinot nero (da vinificare in bianco): minimo 25%.
Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), Chardonnay, Sauvignon, Pinot grigio, Pinot bianco, congiuntamente o disgiuntamente: massimo 75%.
“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese:
Sangiovese: minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet sauvignon:
Cabernet Sauvignon: minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero (anche vinificato in bianco):
Pinot nero (vinificato in bianco): minimo 90%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 10%.
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero (vinificato in bianco):
Pinot nero (vinificato in bianco): minimo 90%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 10%.
“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero spumante:
Pinot nero (vinificato in bianco): minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.
“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero spumante:
Pinot nero (vinificato in bianco): minimo 85%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Marche, fino ad un massimo del 15%.

I vini a denominazione di origine controllata «Colli Pesaresi» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Colli Pesaresi” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Biancame:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Trebbiano:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” rosato (o rosé):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Sangiovese (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol (12,00% vol se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Sangiovese novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Focara rosso (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l.
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Roncaglia bianco (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% se riserva);
acidità totale minima: 4,50g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% vol. se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet sauvignon (anche nella tipologia riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% vol se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero vinificato in bianco (anche riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% vol se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot Nero (anche riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% vol se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero vinificato in bianco (anche riserva):
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol (12,50% vol se riserva);
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

È facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare con proprio decreto i limiti indicati dell’acidità totale e dell’estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata «Colli Pesaresi» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Colli Pesaresi” bianco:
colore: paglierino tenue talora con riflessi verdognoli;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: secco, gradevole, armonico.

“Colli Pesaresi” Biancame:
colore: giallo paglierino tenue, talora con riflessi verdognoli;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: secco, fresco, armonico, gradevole.

“Colli Pesaresi” Trebbiano:
colore: giallo paglierino;
odore: gradevole, profumato, caratteristico;
sapore: asciutto, sapido, armonico.

“Colli Pesaresi” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: caratteristico, vinoso;
sapore: armonico, gradevolmente asciutto.

“Colli Pesaresi” rosato (o rosé):
colore: rosato più o meno intenso;
odore: vinoso, delicato;
sapore: asciutto, armonico, fresco.

“Colli Pesaresi” Sangiovese (anche nella tipologia riserva):
colore: rosso granato più o meno carico con riflessi violacei;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico, talora con fondo leggermente amarognolo.

“Colli Pesaresi” Sangiovese novello:
colore: rosso rubino;
odore: intenso, fruttato;
sapore: asciutto, armonico, equilibrato, rotondo, vivace.

“Colli Pesaresi” spumante:
colore: paglierino tenue talora con eventuali riflessi verdognoli;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: da extra brut a demi-sec, sapido, fresco, fine e armonico.

“Colli Pesaresi” Focara rosso (anche nella tipologia riserva):
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico, giustamente tannico.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero (anche nella tipologia riserva):
colore: rosso granato, più o meno carico, con eventuali riflessi violacei;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico, giustamente tannico.

“Colli Pesaresi” Roncaglia bianco (anche nella tipologia riserva):
colore: giallo paglierino;
odore: gradevole, delicatamente profumato;
sapore: asciutto, sapido, armonico.

“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese (anche nella tipologia riserva):
colore: rosso granato più o meno carico con riflessi violacei;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico, con fondo leggermente amarognolo.

“Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet sauvignon (anche nella tipologia riserva):
colore: rosso rubino;
odore: intenso, leggermente erbaceo, gradevole;
sapore: secco, armonico, di buon corpo.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero vinificato in bianco (anche riserva):
colore: giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi ramati;
odore: gradevole, delicatamente profumato, caratteristico;
sapore: secco, sapido, armonico.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot Nero (anche riserva):
colore: rosso granato, più o meno carico, con eventuali riflessi violacei;
odore: gradevole, profumato, caratteristico;
sapore: secco, armonico, giustamente tannico.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero vinificato in bianco (anche riserva):
colore: giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi ramati;
odore: gradevole, profumato, caratteristico.
sapore: secco, sapido, armonico.

“Colli Pesaresi” Focara Pinot nero spumante:
colore: giallo paglierino più o meno intenso con eventuali tenui riflessi ramati;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: da extra brut a demi-sec, sapido, fresco, fine e armonico.

“Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero spumante:
colore: giallo paglierino più o meno intenso con eventuali tenui riflessi ramati;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: da extra brut a demi-sec, sapido, fresco, fine e armonico.

I vini “Colli Pesaresi” delle diverse tipologie eventualmente sottoposti a passaggio o conservazione in legno, possono rivelare sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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