Marche Igt
Atlante dei vini - Vini IGT IGP

Zona di produzione e storia

La indicazione geografica tipica "Marche" è riservata alle seguenti categorie di prodotti vitivinicoli:
Vino: bianco, rosso e rosato, anche nella tipologia “Passito” (menzione tradizionale) e novello;
“Vino Spumante di Qualità”: bianco, rosso e rosato;
“Vino Spumante di Qualità di tipo aromatico”: bianco, rosso e rosato;
“Vino Frizzante”: bianco, rosso e rosato;
“Mosto di uve parzialmente fermentato” o “Filtrato Dolce”: bianco, rosso e rosato;
Vino ottenuto da uve appassite, con la menzione aggiuntiva di “Vino Passito” o “Passito”, bianco, rosso e rosato;
Vino di uve stramature, con la menzione aggiuntiva di “Vino Passito” o “Passito”, bianco, rosso e rosato.

La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei prodotti atti ad essere designati con la Indicazione Geografica Tipica “Marche” comprende l'intero territorio amministrativo delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino nella Regione Marche.

A partire dal X sec A.C. si hanno tracce sicure di viticoltura e di vinificazione nell’area del Rosso Piceno DOC, importate dai coloni greci ai quali si deve la fondazione della città di Ancona.
Nello stesso periodo anche l’azione degli Etruschi fu molto importante per la trasmissione delle prime nozioni tecniche della coltivazione della vite e delle tecniche enologiche, che si diffusero, data la vicinanza, nel territorio marchigiano dove erano istallati i Piceni.
Che i Piceni, fra VIII e VII secolo A.C conoscessero le uve e il vino è attestato dal recente ritrovamento nel centro di abitato di Matelica della tomba di un giovane principe con dentro un bacile emisferico con 200 vinaccioli di Vitis Vinifera, quindi corrispondenti a più di un grappolo Il dominio dei Romani con la loro legislazione fu presente nelle Marche a partire dal 295 a.C. Plinio descrive, oltre ai traffici marittimi di tutto il Piceno, le varietà di viti coltivate al suo tempo e i relativi vini che se ne ricavavano.
Altri autori romani come Apicio trattano della viticoltura nel territorio.
Fra il VI e il XIII secolo, nelle Marche la presenza di abbazie e di monaci era piuttosto diffusa, e per esigenze liturgiche, oltre che di mensa, nelle terre di proprietà ecclesiastica si registra sempre la presenza di una piccola vigna. Ai monaci, nelle Marche si devono il tramandarsi delle tecniche viticolo – enologiche, i tentativi di migliorare il prodotto e, soprattutto, gli sforzi per accrescerne la conservabilità. Nell’età dei Comuni le condizioni socio economiche della popolazione migliorarono, e anche la vite riprese un certo suo ruolo nell’economia rurale e della società, anche perché il vino cessò di essere bevanda solo liturgica e di appannaggio solo del clero, ma entra nelle abitudini di una più vasta comunità di persone.
Negli anni di passaggio dallo stato Pontificio al Regno d’Italia giunsero nelle Marche l’Oidio, la Peronospora e la Fillossera, che andarono a complicare la situazione del settore vitivinicolo.
Dovettero passare circa quaranta anni prima che venissero trovate le soluzioni per affrontare queste malattie. In quegli anni nacquero le Cattedre Ambulanti di Agricoltura che dettero un notevole contributo al rinnovamento e all’ammodernamento della viticoltura e dell’enologia marchigiana Dopo la Prima Guerra Mondiale, con la nascita dei nuovi movimenti sociali, si formarono le prime leghe contadine ed i proprietari si impegnarono a migliorare la produttività dei fondi, con una seppur lenta introduzione di nuove tecnologie che accrebbero i redditi delle famiglie contadine, quali i perticari con gli aratri in ferro, le prime trattrici, l’impiego di fertilizzanti minerali etc.
Ai primi successi si reagì con la frammentazione dei poderi e con la riduzione delle superfici degli stessi, nei quali tutta la famiglia contadina lavorava dai bimbi alle madri feconde.
Con la fine della mezzadria, nel Piceno vennero alla ribalta nuove figure di proprietari che accorpando più poderi, dettero vita ad aziende a conduzione diretta.
All’inizio degli anni 90 iniziò una profonda ristrutturazione dei vigneti, vennero impiantati vigneti tecnicamente adatti alla meccanizzazione e vennero introdotte numerose varietà sia di antica coltivazione marchigiana sia internazionali.
Nel 1995 con DM 11, venne istituita Indicazione Geografica Tipica “MARCHE”.

Paesaggio viticolo nelle Marche (foto www.winestories.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
Le categorie dei prodotti vitivinicoli atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica "Marche" devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Marche ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
La indicazione geografica tipica "Marche" con la specificazione di uno dei vitigni sotto indicati idonei alla coltivazione nella regione Marche è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, per almeno l'85%, dai corrispondenti vitigni:
Alicante N., Barbera N., Cabernet franc N., Cabernet Sauvignon N., Chardonnay B., Ciliegiolo N., Fiano B, Gaglioppo N., Grechetto B., Incrocio Bruni 54 B., Malvasia bianca di Candia B., Merlot N., Moscato bianco B., Passerina B., Pinot bianco B., Pinot grigio G., Pinot nero N., Rebo N., Riesling B., Sangiovese N., Sauvignon B., Syrah N., Trebbiano toscano B.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nella regione Marche ed ivi coltivate fino ad un massimo del 15%.
Nella designazione e presentazione dei Vini, dei Vini Spumanti di Qualità, dei Vini Spumanti di Qualità di tipo Aromatico, dei Vini Frizzanti, dei Mosti di uve parzialmente fermentate, dei Vini ottenuti da Uve Appassite e dei Vini da uve stramature (o vini Passiti) ad Indicazione Geografica Tipica "Marche" è possibile utilizzare il riferimento al nome di due vitigni compresi fra quelli indicati singolarmente per le specifiche tipologie di cui sopra, a condizione che:
il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento;
il vino derivante dall'uva della varietà presente in quantità minoritaria deve essere comunque superiore al 15% del totale;
la produzione massima di uva per ettaro di vigneto in coltura specializzata, nell'ambito aziendale, di ciascuno dei due vitigni interessati, non superi il corrispondente limite fissato dal disciplinare di produzione;
il titolo alcolometrico volumico naturale minimo delle uve, ottenute da ciascuno dei due vitigni, non sia inferiore al corrispondente limite fissato all'art. 4 del disciplinare di produzione;
il titolo alcolometrico volumico totale minimo del prodotto ottenuto, all'atto dell'immissione al consumo, non sia inferiore, in caso di limiti diversi fissati per i due vitigni interessati, al limite più elevato di essi;
l'indicazione dei due vitigni deve avvenire in ordine decrescente rispetto all'effettivo rapporto delle uve da essi ottenute.

I vini ad indicazione geografica tipica «Marche», seguita o meno dalla specificazione del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:

"Marche" bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,5% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.

"Marche" rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

"Marche" rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

"Marche" bianco Passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,5% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.

"Marche" rosso Passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

"Marche" rosato Passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

"Marche" bianco Spumante di qualità:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,5% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 12,0 g/l.

"Marche" rosso Spumante di qualità:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Marche" rosato Spumante di qualità:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 12,0 g/l.

"Marche" bianco Spumante di qualità di tipo aromatico:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,5% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 12,0 g/l.

"Marche" rosso Spumante di qualità di tipo aromatico:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Marche" rosato Spumante di qualità di tipo aromatico:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 12,0 g/l.

"Marche" bianco Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,5% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.

"Marche" rosso Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

"Marche" rosato Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,0% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

"Marche" bianco Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13,0 g/l.

"Marche" rosso Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

"Marche" rosato Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% Vol.;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

I vini ad indicazione geografica tipica "Marche" con la specificazione del vitigno devono assicurare i seguenti titoli alcolometrici volumici totali minimi:
Alicante N. 10.50
Barbera N. 10.50
Cabernet franc N. 11.00
Cabernet Sauvignon N. 11.00
Chardonnay B. 10.50
Ciliegiolo N. 10.50
Fiano B. 10.50
Grechetto B. 10.50
Incrocio Bruni 54 B. 10.50
Malvasia bianca di Candia B 10.50
Merlot N. 10.50
Moscato bianco B. 10.50
Passerina B. 10.00
Pinot bianco B. 10.50
Pinot grigio G. 10.50
Pinot nero N. 11.00
Rebo N. 10.50
Riesling B. 10.50
Sangiovese N. 10.00
Sauvignon B. 10.50
Syrah N. 10.50
Trebbiano toscano B. 10.00

Per tali vini è ammesso un titolo alcolometrico totale non superiore a 15% vol.;

Mosto di uve parzialmente fermentato:
"Marche" bianco 9,50% vol;
"Marche" rosso 10,00% vol;
"Marche" rosato 10,00% vol;
di cui un titolo alcolometrico effettivo minimo superiore ad 1% Vol. ed inferiore ai 3/5 del titolo alcolometrico volumico totale;

Vino ottenuto da uve appassite:
“Marche”, bianco, rosso e rosato, non inferiore a 16,00% Vol., di cui un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 9%Vol.
Vino di uve stramature:
“Marche”, bianco, rosso e rosato, superiore a 15% Vol. ed un titolo alcolometrico volumico effettivo non inferiore a 12% Vol.

Caratteristiche organolettiche

I vini ad indicazione geografica tipica «Marche», seguita o meno dalla specificazione del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:

"Marche" bianco:
colore: giallo pagliarino ;
odore: delicato, gradevole ;
sapore: asciutto e fresco.

"Marche" rosso:
colore: rubino;
odore: delicato caratteristico;
sapore: secco e armonico.

"Marche" rosato:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: floreale e fresco;
sapore: delicato e armonico.

"Marche" bianco Passito:
colore: giallo dorato;
odore: gradevole fine e delicato;
sapore: dolce e caldo.

"Marche" rosso Passito:
colore:intenso tendente al viola ;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: dolce e caldo.

"Marche" rosato Passito:
colore: rosa accentuato;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: dolce e caldo.

"Marche" bianco Spumante di qualità:
colore: giallo paglierino tenue;
odore: caratteristico gradevole;
sapore: fresco asciutto.

"Marche" rosso Spumante di qualità:
colore: rosso più o meno intenso;
odore: gradevole e fresco;
sapore: asciutto e armonico.

"Marche" rosato Spumante di qualità:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: gradevole e floreale;
sapore: asciutto ed armonico.

"Marche" bianco Spumante di qualità di tipo aromatico:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: caratteristico fragrante;
sapore: intenso e aromatico.

"Marche" rosso Spumante di qualità di tipo aromatico:
colore: rosso più o meno intenso;
odore: intenso e fragrante;
sapore: ;aromatico e caratteristico.

"Marche" rosato Spumante di qualità di tipo aromatico:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: intenso e fragrante;
sapore: aromatico e caratteristico.

"Marche" bianco Frizzante:
colore: giallo paglierino tenue;
odore: delicato e floreale;
sapore: fresco e armonico.

"Marche" rosso Frizzante:
colore: rosso più o meno intenso;
odore: tenue e gradevole;
sapore: morbido asciutto.

"Marche" rosato Frizzante:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: fresco e delicato;
sapore: gradevole e armonico.

"Marche" bianco Novello:
colore: Bianco più o meno intenso;
odore: delicato e floreale;
sapore: intenso e avvolgente.

"Marche" rosso Novello:
colore: rosso brillante;
odore: inteso e floreale;
sapore: gradevole e fresco.

"Marche" rosato Novello:
colore: rosato più o meno intenso;
odore: delicato e fresco;
sapore: gradevole e floreale.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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