Collina Torinese DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Collina Torinese” rosso, Barbera, Bonarda e Malvasia ricade nella provincia di Torino comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di:
Andezeno, Arignano, Baldissero torinese, Brozolo,Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chieri, Cinzano, Gassino Torinese, Lauriano, Marentino, Mombello di Torino, Moncalieri, Montaldo Torinese, Monteu da Po, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Riva presso Chieri, Rivalba, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Sciolze, Verrua Savoia.
La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata Collina Torinese Pelaverga o Cari ricade nella Provincia di Torino e comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di :
Baldissero Torinese, Montaldo Torinese, Pavarolo, e le porzioni di territorio dei comuni di Andezeno, Arignano, Chieri, Pino Torinese.

Il territorio collinare a sud di Torino regala moltissime meraviglie di carattere ambientale, agricolo, storico, artigianale e culturale. Un ecosistema di pregio sia sul versante paesaggistico sia per la concentrazione delle biodiversità: Sulle fasce collinari a est della città si estende un comprensorio vitivinicolo che unisce 28 Comuni. È un territorio dove le aree vitate si alternano a borghi, castelli e chiese. I vitigni già dal 1400 il vino di queste zone arrivava alla corte dei Savoia ma solo dal 1600 ci sono informazioni precise sulla zona di produzione e la varietà dei vitigni. In questa zona sono coltivati Barbera, Bonarda, Freisa, Malvasia di Schierano e Cari.

Collina Torinese Doc - Strada Reale dei Vini Torinesi (foto www.stradarealevinitorinesi.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini a denominazione DOC “Collina Torinese” devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
“Collina Torinese” rosso e “Collina Torinese” rosso novello:
Barbera : minimo 60%;
Freisa: minimo 25%,
possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Piemonte, fino ad un massimo del 15%.
“Collina Torinese” Barbera:
Barbera: minimo 85%,
possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione per la provincia di Torino, fino ad un massimo del 15%.
“Collina Torinese” Bonarda:
Bonarda: minimo 85%,
possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione per Regione Piemonte, fino ad un massimo del 15%.
“Collina Torinese” Malvasia:
Malvasia di Schierano e/o Malvasia nera lunga: minimo 85%,
possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la Regione Piemonte, fino ad un massimo del 15%.
“Collina Torinese” Pelaverga o Cari:
Pelaverga o Cari: minimo 85%,
possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Piemonte, fino ad un massimo del 15%.

I vini all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Collina Torinese” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Collina Torinese” Barbera:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.

“Collina Torinese” Bonarda:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.

“Collina Torinese” Malvasia:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol, di cui svolto almeno 5,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Collina Torinese” Pelaverga o Cari:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol, di cui svolto almeno 5,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Collina Torinese” rosso novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo:18,0 g/l.

E’ in facoltà del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali modificare con proprio decreto i limiti indicati dell’acidità totale e dell’estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Collina Torinese” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: intenso caratteristico vinoso;
sapore: asciutto armonico.

“Collina Torinese” Barbera:
colore: rosso rubino intenso;
odore: vinoso caratteristico;
sapore: secco, fresco e armonico e di buon corpo.

“Collina Torinese” Bonarda:
colore: rosso rubino poco intenso;
odore: vinoso intenso;
sapore: asciutto e caratteristico.

“Collina Torinese” Malvasia:
colore: rosso cerasuolo;
odore: fresco e fragrante che ricorda l’uva d’origine;
sapore: dolce, leggermente aromatico.

“Collina Torinese” Pelaverga o Cari:
colore: cerasuolo;
odore: fragrante dell’uva d’origine;
sapore: dolce, gradevole e caratteristico.

“Collina Torinese” rosso novello:
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: intenso caratteristico vinoso;
sapore: asciutto armonico.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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