Camellia - Camellia spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Camelia.
Genere: Camellia.

Famiglia: Theaceae.

Etimologia: dal nome del gesuita G. J. Kamel, vissuto nel XVII° secolo, che la portò in Europa, dal Giappone.
Provenienza: Cina, India e Giappone.

Descrizione genere: comprende circa 70 specie di piante a portamento arbustivo o arboreo, con foglie persistenti e lucide e fiori, che possono essere semplici, semidoppi o doppi e che assumono colorazioni che vanno dal bianco al rosso, attraversando tutte le tonalità del rosa. Possono essere coltivate in piena terra, nelle zone a clima temperato o in vaso, con la possibilità di ripararle dal gelo nella stagione invdernale, nelle zone a clima più rigido. Cominciano a fiorire in febbraio. Ne fa parte anche la pianta del tè, Camellia sinensis, che da noi è coltivata, in prossimità del Lago Maggiore, solo a scopo ornamentale.

Camelia japonica varietà Albasimplex Camelia japonica varietà Albasimplex (foto www.agraria.org)

Camelia japonica Mrs. Tingley Camelia japonica Mrs. Tingley (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Camellia japonica: questo arbusto, originario della Cina e del Giappone, dal quale deriva la maggior parte delle varietà coltivate, può raggiungere l’altezza di 2-6 m. e presenta foglie acuminate in punta, di forma ovale e dalla lamina coriacea, lucida e di colore verde scuro. Da febbraio a maggio si ricopre di fiori, formatisi all’estremità dei germogli, che possono essere semplici, semidoppi, doppi o a forma di peonia e di colore variabile dal bianco al rosso. Le loro dimensioni possono variare da 7 a 14 cm. E’ molto sensibile al freddo e alle gelate: se ne consiglia la coltivazione in serra fredda laddove l’inverno risulti particolarmente rigido. Le varietà più conosciute sono:

- “Adolphe Audusson” e “Alba Simplex”, con fiori semplici o semidoppi, di colore bianco o scarlatto-cremisi, dai quali si evidenziano gli stami dorati.
- “Alba Plena”, che presenta fiori bianchi e doppi, che risaltano in modo particolare sul verde lucido del fogliame.
- “Anemonaeflora”, a fiori di colore rosso cremisi, che ricordano quelli dell’anemone.
- “Apollo”, con fiori grandi e di colore rosa-ciclamino.
- “Bonomiana”, che presenta fiori dai petali rosa sui quali spicca il giallo degli stami.
- “Chandleri”, varietà caratterizzata dalla produzione di fiori particolarmente grandi, rossi e macchiati di bianco.
- “C. M. Wilson”, con fiori che ricordano quelli dell’anemone di colore rosa.
- “Conte di Glommer”, che produce fiori doppi, rosa e bianchi, striati.
- “Contessa Lavinia Maggi”, varietà che presenta fiori di colore bianco, soffuso di rosa e con striature rosse.
- “Donckelarii”, con fiori semidoppi, di colore rosso chiaro e macchiati di bianco.
- "Dr. Burnside": che produce fiori rossi semidoppi.
- “Elegans”, che presenta fiori di colore rosa che raggiungono le dimensioni di 12-13 cm di diametro.
- “Furoan”, che produce fiori rosa pallido sui quali spiccano gli stami dorati.
- “Gloire de Nantes”, che presenta portamento eretto e fiori semidoppi di colore rosa, abbastanza grandi.
- “Jupiter”, varietà a portamento eretto che produce fiori semplici o semidoppi di colore rosso carminio.
- “Kelvingtoniana”, che produce fiori semidoppi o a forma di peonia di colore rosso cremisi con striature bianche.
- “Lady Clare”, varietà che rimane di taglia bassa e produce fiori grandi, semidoppi, di colore rosa.
- “Magnoliaeflora”, che presenta portamento compatto e fiori semidoppi di colore rosa pallido.
- “Mathoniana Rubra”, che produce fiori doppi di colore rosa o rosso.
- "Mrs. Tingley": produce fiori doppi perfetti, di colore rosa.

Camellia reticulata: originaria della Cina, questa specie può essere considerata un arbusto discretamente vigoroso o un piccolo albero, visto che raggiunge l’altezza di circa 5 m. Presenta foglie di colore verde scuro e fiori, che possono raggiungere il diametro di 10-12 cm, di colore variabile dal rosa al porpora. Come le altre specie può essere coltivata all’aperto, in zone a clima particolarmente mite, o in serra fredda in zone caratterizzate da un inverno rigido.

Camellia saluenensis: originario della Cina, questo arbusto abbastanza rustico raggiunge l’altezza di 3-5 m ed è caratterizzato dalla vigorosa fioritura e dal portamento molto ramificato. Presenta foglie di forma ellittica, con margine dentato e di colore verde scuro lucido. All’inizio della primavera si ricopre di fiori di dimensioni medie e di colore bianco o rosa, con stami gialli che risaltano in modo particolare.

Camellia sasanqua: originario della Cina e del Giappone, questo arbusto molto rustico presenta un portamento espanso o eretto (potendo raggiungere i 3-5 m di altezza) e comunque molto ramificato. Presenta foglie di colore verde chiaro e piccole. I fiori compaiono da novembre a marzo e sono semplici, di dimensioni ridotte e colore rosa o bianco.

Camellia taliensis: piccolo arbusto simile alla pianta del tè (Camellia sinensis) con fiori bianchi, che possono essere semplici o a gruppi di 2-3.

Camellia x williamsii: questo ibrido, ottenuto incrociando C. saluenensis con C. japonica, è caratterizzato dal bel fogliame lucido e dall’abbondante fioritura (tipica anche delle piante di piccola taglia), che inizia a novembre e si protrae fino ad aprile, sui toni del bianco, rosa o rosso.

Camellia japonica Dr. Burnside Camellia japonica Dr. Burnside (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: possono resistere a temperature anche inferiori a 0°C, ma non tollerano la neve sulle foglie, che può provocare delle bruciature. Non tollerano i venti.
Luce: sono piante da sottobosco che preferiscono posizioni ombreggiate o semiombreggiate; ma possono tollerare anche il pieno sole, avendo però cura che il terreno sia sempre umido.
Annaffiature e umidità ambientale: il terreno deve essere mantenuto sempre umido. In estate dovranno essere particolarmente abbondanti (sono gradite anche spruzzature serali delle foglie). Si comincerà a ridurle da settembre in poi, per permettere la formazione dei bottoni fiorali.
Substrato: il terreno non deve essere assolutamente calcareo. È bene mescolare al terreno terriccio di foglie e, se piantate all’esterno, spargere sul terreno foglie secche che si decomporranno lentamente.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: non richiedono particolari concimazioni. In vaso vengono coltivate preferibilmente le varietà a fioritura precoce. Queste devono essere portate all’aperto a maggio, avendo cura di metterle in una posizione ombreggiata o semiombreggiata e riparata dai venti, che non tollerano. A fine ottobre, e comunque all’arrivo del freddo, dovranno essere portate al chiuso, in serra fredda o veranda, alla temperatura di circa 4-7°C, dove dovranno rimanere fino all’arrivo della primavera, quando si potranno anche rinvasare, se necessario.
All’aperto devono essere messe a dimora a settembre-ottobre o a marzo-aprile. È utile una pacciamatura di foglie o paglia, allo scopo di mantenere umido il terreno e di evitare la comparsa di piante infestanti.

Moltiplicazione

Moltiplicazione: si moltiplicano per talea, propaggine, innesto. Si potrebbero anche riprodurre utilizzando i semi, ma non ne vale la pena, a meno che non si vogliano ottenere nuove varietà. Le talee si ottengono prelevando rami apicali (della lunghezza di 10-15 cm.), in fase di lignificazione, cioè quando cambiano colore, passando dal verde al marrone, avendo cura di lasciare 2-3 foglie apicali oppure rami corti, che presentino, però, almeno una foglia e una gemma fogliare. Devono essere cosparse di ormoni rizogeni e messe a radicare in cassoni riempiti di torba e sabbia, avendo cura di mantenere un’elevata umidità ambientale, in modo particolare per il primo mese (dopo di che si può anche ridurla). Esse impiegano infatti da uno a tre mesi per radicare. Le specie che presentano difficoltà di radicazione per talea (come C. reticulata) si moltiplicano per propaggine, lasciando interrati i rami più bassi della pianta, che non abbiano superato il diametro di un centimetro, per circa due anni. Verificatane la radicazione si procederà al distacco dalla pianta-madre. Gli innesti invece possono essere effettuati a marza, a spacco o a corona, preferibilmente nel mese di agosto.
Potatura: le camelie possono necessitare di uno sfoltimento dei bottoni fiorali, quando siano in numero eccessivo, allo scopo di migliorare la fioritura di quelli risparmiati e di una eliminazione dei rami secchi e malformati ed eventuale cimatura, per mantenere la forma compatta della pianta, da effettuarsi dopo la fioritura.

Malattie, parassiti e avversità

- Afidi e cocciniglie: sono visibili a occhio nudo e si manifestano con produzione di macchie scure sul fogliame che diventa anche appiccicoso. Bisogna ripulire la pianta e trattarla con prodotti insetticidi per gli afidi; anticoccidici per le cocciniglie (per queste si può ricorrere anche allo strofinamento della parte con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool).

- Gelate: danneggiano foglie, gemme e fiori.

- Piccole macchie scure sulle foglie: possono essere causate dal terreno eccessivamente calcareo.

- Neve: se lasciata sulle foglie, può causare delle bruciature.

Nome genere A - H
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