Parco Naturale Regionale Orobie Valtellinesi - Lombardia
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Naturale Regionale; istituito con L.R. 15 settembre 1989, n. 57.
Regione: Lombardia
Provincia: Sondrio

Il Parco Naturale delle Orobie Bergamasche interessa il versante settentrionale delle Alpi Orobie; l'area protetta occupa una superficie di 44.000 ettari in provincia di Sondrio.

Pizzo Brunone Pizzo Brunone - Parco Naturale Orobie Valtellinesi (foto Lucini www.nordorobie.it)

Descrizione

A sud dell'Adda, fra il Lago di Como e la Valcamonica, c'è un'ampia e lunga catena montuosa: le Alpi Orobie. Il gruppo è separato dalle prealpi Bergamasche dai passi del Vivione, della Manina, della Marogella e da quello di Bobbio. Sul versante meridionale, molto più ripido di quello settentrionale, si trovano i bacini che alimentano i importanti fiumi bergamaschi: Brembo, Serio e Dezzo. I due parchi naturali (Orobie Valtellinesi e Orobie Bergamasche) sono stati istituiti per salvaguardare le loro caratteristiche naturali e per la bellezza paesistica.
Dal punto di vista geologico, le Alpi Orobie sono comprese fra due grandi sistemi di "faglie", cioè fratture della crosta terrestre che le separano a nord dalle Alpi centrali e a sud dalle Prealpi Bergamasche. Sono essenzialmente costituite da rocce molto antiche, soprattutto archeozoiche e paleozoiche con qualche scarso affioramento di rocce mesozoiche. Il basamento è una massa cristallina di gneiss, micascisti, quarziti e filladi, cioè rocce derivate da azioni di metamorfismo su formazioni sedimentarie. I grandiosi fenomeni tettonici, connessi con la formazione delle Alpi, causarono nelle Orobie delle strane dislocazioni delle masse rocciose. Questi fenomeni sono chiaramente visibili dove le rocce hanno subìto una frantumazione lungo i piani di faglia. Sono presenti anche molte rocce di origine magmatica come i bellissimi porfidi quarziferi e moltissime rocce che si formarono per sedimentazione in ambiente marino o lacustre e che poi si depositarono sulle rocce cristalline che, come abbiamo detto, costituiscono il basamento. Lo zoccolo cristallino infatti, fu in parte sommerso dal mare e più precisamente agli inizi dell'età Mesozoica, mentre prima, cioè nel Permico (e forse anche nel Carbonifero) una gran parte del territorio divenne un grande lago nel quale si depositarono argille, sabbie argille, un complesso che si chiama "di Collio". Insieme con queste rocce ardesiache, si hanno dei potenti ammassi di conglomerati il cui ciottolame venne deposto dai fiumi che scendevano dalle Alpi di allora (250 milioni di anni fa). E' un insieme di depositi che superano i 2.000 metri di spessore. Alla base di questi sedimenti, si nota un altro conglomerato detto "conglomerato di base" composto da ciottolame a grana media che ha uno spessore medio di 50 metri e che è forse del periodo Carbonifero.
Tutti i ghiacciai delle Alpi Orobie sono concentrati nella parte centro-orientale, caratterizzata da maggiore altezza e precipitazioni più intense (negli ultimi 80 anni ne sono scomparsi più di metà).
Il versante valtellinese delle Alpi Orobie è costituito da 14 valli ad andamento più o meno parallelo che si affacciano sulla Valle dell'Adda. Sono valli impervie e selvagge (solo alcune abitate tutto l'anno) e proprio per questo custodiscono ambienti a elevato grado di naturalità. Dai boschi di latifoglie, alle quote inferiori, passando per un'ampia fascia di boschi di conifere a dominanza di abete rosso, si arriva alla prateria alpina ed agli ambienti rocciosi.
Questa varietà di habitat permette la vita di una ricca comunità animale. Solo tra i vertebrati sono presenti più di 200 specie, tra cui il camoscio, il capriolo, il cervo e lo stambecco, reintrodotto a partire dal 1989. Tra i tetraonidi, oltre al gallo forcello e al francolino di monte, è ancora presente, anche se minacciato, il gallo cedrone. Tra i rapaci, troviamo l'allocco, la civetta umana, la civetta capogrosso, il gufo reale, il gheppio, l'astore, lo sparviero, l'aquila reale.

Lago Culino Val Gerola Lago Culino Val Gerola (foto R. Ferranti Museo Civico Storia Naturale - Morbegno www.wwmm.org)

Informazioni per la visita

Gestione:
Sede: Via Toti, 30-C
23100 Sondrio
Sito web: www.parcorobievalt.com

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