Vita sociale
Atlante di Apicoltura - Allevamento delle api

Divisione delle caste

Le caste si suddividono in casta sterile (le operaie) e in casta feconda (la regina).
Da un uovo fecondato può svilupparsi indistintamente un’operaia o una regina, dato che le notevoli differenze sono dovute alla dieta a cui le larve vengono sottoposte durante il loro sviluppo. Una larva di ape operaia dopo essere stata alimentata per tre giorni con pappa reale, vede cambiare la sua dieta in un misto di miele e polline; la regina, invece, segue una dieta esclusivamente a base di pappa reale. Se le larve di tre giorni venissero prelevate dalle loro celle e trapiantate in celle reali darebbero luogo a regine normali. In questo caso eccezionale la qualità del cibo modifica la morfologia, l’anatomia e la fisiologia di un individuo.
Una colonia è costituita tipicamente da: operaie, fuchi e regina.

Classi sociali delle api
Differenze morfologiche fra ape operaia, fuco ed ape regina (foto www.uni.illinois.edu)

Diverse migliaia di operaie cooperano per la costruzione del nido, il bottinamento e l’allevamento della covata. Ogni membro ha un compito preciso da svolgere, in relazione alla propria età e non è capace individualmente di sopravvivere ma necessita del sostegno di tutta la colonia. La struttura sociale dipende da un efficace sistema di comunicazione e il controllo delle attività è regolato dalla produzione chimica di feromoni e dalla danza. Ogni colonia ha una sola regina, tranne durante e dopo un periodo variabile di preparazione alla sciamatura e sostituzione.

Regina

La regina produce sia uova fecondate che non fecondate  e ovidepone il maggior numero di uova in primavera e all’inizio dell’estate; durante il picco produttivo può deporre fino a 1500 uova al giorno. Gradualmente l’ovideposizione diminuisce, arrestandosi indicativamente intorno ai primi di ottobre e riprendendo l’attività all’inizio della primavera successiva. Una regina può produrre fino a 250.000 uova all’anno e forse più di un milione nella sua vita. Dopo una settimana dalla nascita la regina compie il volo nuziale, ossia lascia l’alveare per accoppiarsi con i fuchi a una certa distanza dalla colonia; questo atteggiamento serve ad evitare l’accoppiamento con i fuchi all’interno della stessa colonia, che comporterebbe consanguineità e quindi debolezza genetica. In primo luogo, la regina, compie dei voli circolari nei pressi dell’arnia detti di “orientamento”; solitamente l’accoppiamento avviene nel pomeriggio con 7-15 fuchi a un’altitudine di 20 metri. I fuchi sono capaci di trovare e riconoscere la regina guidati dal suo feromone; se il maltempo impedisce e quindi fa ritardare il volo nuziale per più di 20 giorni, la regina perde la possibilità di accoppiarsi e sarà solo capace di deporre uova non fecondate, che daranno luogo a fuchi. Dopo l’accoppiamento la regina torna all’alveare e comincia a ovideporre entro 48 ore, rilasciando diverso sperma dalla spermateca ogni volta che depone un uovo destinato a diventare un’operaia o una regina. Ogni volta che troverà celle più grandi, questa, deporrà uova non fecondate.

Ape regina
Cella reale ed ape regina (foto www.eberthoney.com)

Alimentare la regina con pappa reale è compito delle operaie, le quali la assistono costantemente. Il numero di uova deposte dipende dalla quantità di cibo che essa riceve, dal numero di celle che le operaie sono in grado di costruire e dalle cure dedicate alle uova che schiuderanno in tre giorni originando le larve. Quando la regina non è più efficace nella fecondazione e la sua proliferazione inizia a degenerare, le operaie si preparano a sostituirla, iniziando ad allevarne una nuova da uova fecondate o da larve con non più di tre giorni di vita. Una nuova regina viene allevata per tre circostanze: emergenza, sostituzione o sciamatura. Nel primo caso, cioè quando una regina rimane accidentalmente uccisa, si perde o viene rimossa dall’apicoltore, le api operaie iniziano a selezionare le larve più giovani che daranno luogo alle nuove regine. Le regine prodotte per sostituzione, allevate in celle collocate al centro del telaio, sono migliori di quelle d’emergenza, allevate in celle disposte ai margini del telaio, perché ricevono molta più pappa reale durante lo sviluppo.

Fuchi

Sono presenti nell’alveare solo in tarda primavera e in estate, non hanno il pungiglione, né cestelli per il polline né ghiandole per secernere la cera; la loro funzione principale è quella di fecondare la regina vergine durante il suo volo di accoppiamento. Diventano maturi dopo circa una settimana dalla nascita e muoiono istantaneamente dopo l’accoppiamento.
I fuchi non bottinano fiori e si affidano alle operaie per essere alimentati; possono nutrirsi per conto proprio dopo 4 giorni di vita all’interno dell’arnia ma, tuttavia, preferiscono farsi nutrire dalle sorelle. Mangiano quattro volte quanto mangia un’operaia e un loro sovrannumero potrebbe determinare stress da approvvigionamento alimentare della colonia. Fino a 8 giorni soggiornano in alveare, dopo di che cominciano a intraprendere voli di orientamento, i quali si verificano tra le 12 e le 16. Al primo freddo autunnale quando le risorse di nettare e polline iniziano a scarseggiare, i fuchi vengono spinti fuori dall’arnia e lasciati morire; le colonie orfane, tuttavia, consentono ai fuchi di rimanere nell’alveare a tempo indeterminato.

Celle da fuco e da operaia
Differenza fra celle da fuco e quelle da operaia

Operaie

Le operaie sono sessualmente immature e in condizioni normali non depongono uova. Hanno strutture specializzate come le ghiandole per il nettare, per la cera, odorifere e hanno dei cestelli di raccolta per il polline, permettendo loro di adempiere a tutti i lavori nell’arnia.
Esse puliscono le celle, alimentano la covata, curano la regina, rimuovono i detriti e gestiscono il nettare in arrivo; inoltre costruiscono le celle per la covata, presidiano l’ingresso dell’arnia, ventilano e condizionano la temperatura all’interno di essa per assicurare una temperatura idonea alle attività dell’alveare. Nei mesi estivi un’operaia può vivere circa 6 settimane, mentre in autunno fino a 6 mesi, permettendo alla colonia di sopravvivere durante l’inverno e assistere le nuove generazioni in primavera, prima di morire.

Operaie che depongono

Quando una colonia diviene orfana e non ha la possibilità di allevare una nuova regina succede che alcune operaie tentino di compensare tale mancanza. In queste condizioni, difatti, gli ovari delle operaie riprendono a svilupparsi fino a quando alcune operaie potranno essere in grado di ovideporre. Nonostante ciò, dato che l’accoppiamento non ha potuto avere luogo, le uova che verranno deposte non potranno essere fertili. Quando questo si verifica la colonia è rimasta orfana da almeno una o più settimane; questo sviluppo normalmente viene inibito dalla presenza di covata e dai feromoni emessi dalla regina. In ogni modo esistono casi in cui, con la presenza di regina, le operaie depongono uova, nella stagione della sciamatura e quando una regina è debole.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
Copyright © www.agraria.org - Codice ISSN 1970-2620 - Webmaster: Marco Salvaterra - info@agraria.org - Privacy