Vallagarina IGT
Atlante dei vini - Vini IGT IGP

Zona di produzione e storia

La vite ed il vino esistono da sempre in Vallagarina: la valle del campo, dalla voce germanica “lager”, anche se è dall’età romana che la vocazione vinaria della Vallagarina si fa più articolata e consistente. Alla caduta dell’impero romano la Vallagarina, corridoio obbligato fra l’Italia e il nord Europa, ha assistito alle invasioni delle tribù germaniche subendo un temporaneo abbandono delle attività agricole, in primis rappresentate dalla coltivazione della vite.
Dall’alto medioevo in poi le notizie e testimonianze sulla coltivazione della vite in Vallagarina ritornano a farsi più ricorrenti e significative. Un notevole impulso a tale attività viene impresso durante l’annessione della Vallagarina alla Repubblica di Venezia (1411) con l’introduzione sul suo territorio del vitigno Marzemino. La viticoltura perse nuovamente la sua preminente importanza con l’avvento e lo sviluppo in Vallagarina della sericoltura (1750 - 1850) quando l’agricoltura si indirizzò verso la coltivazione del gelso per la nutrizione dei bachi da seta.
Tuttavia dopo la diffusione delle malattie che colpirono questa pianta la vite riconquisto l’importanza perduta, sebbene flagellata dall’arrivo di avversità quali l’oidio, la peronospora e la filossera. Fu con la ricostruzione post-filosserica e post-bellica che la viticoltura della Vallagarina riconquisto le sua definitiva e riconosciuta importanza nel quadro della produzione vinicola regionale e nazionale.

La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini designati con l’indicazione geografica tipica “Vallagarina” comprende:
- per la provincia autonoma di Trento, l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Ala, Avio, Brentonico, Mori, Rovereto, Isera, Trambileno, Terragnolo, Vallarsa, Volano, Villa Lagarina, Nogaredo, Pomarolo, Nomi, Calliano, Besenello, Aldeno, Cimone, Garniga;
- per la provincia di Verona (Veneto): alcuni comuni della Vallagarina.

Vigneti in Vallagarina Vallagarina IGT

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Tre le tipologie: Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello.

I vini ad indicazione geografica tipica “Vallagarina”, all’atto dell’immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:

“Vallagarina” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l;

“Vallagarina” rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;

“Vallagarina” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.; 11,0% vol. per la tipologia “novello”;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l;

“Vallagarina” bianco frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l;

“Vallagarina” rosato frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;

“Vallagarina” rosso frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol.;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l;

Caratteristiche organolettiche

I vini ad indicazione geografica tipica “Vallagarina”, all’atto dell’immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:

“Vallagarina” bianco:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato, talvolta con riflessi verdolini o ramati;
odore: gradevole, talvolta aromatico;
sapore: armonico, da secco a dolce;

“Vallagarina” rosato:
colore: rosato più o meno intenso;
odore: vinoso, gradevole;
sapore: fresco e armonico, da secco a dolce;

“Vallagarina” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati;
odore: vinoso, talvolta etereo o fruttato;
sapore: armonico, da secco a dolce;

“Vallagarina” bianco frizzante:
spuma: vivace ed evanescente;
colore: da giallo paglierino a giallo dorato, talvolta con riflessi verdolini o ramati;
odore: gradevole, talvolta aromatico;
sapore: armonico, da secco a dolce;

“Vallagarina” rosato frizzante:
spuma: vivace ed evanescente;
colore: rosato più o meno intenso;
odore: vinoso, gradevole;
sapore: fresco e armonico, da secco a dolce;

“Vallagarina” rosso frizzante:
spuma: vivace ed evanescente;
colore: rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati;
odore: vinoso, talvolta fruttato;
sapore: armonico, da secco a dolce.

I vini ad indicazione geografica tipica “Vallagarina” con la specificazione del nome di uno o due vitigni, all’atto della immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del/i vitigno/i.
Qualora vinificati o invecchiati in legno, i vini possono presentare il caratteristico sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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