Coltivazione del Pleurotus eryngii Cardoncello
Atlante dei funghi

Preparazione dei letti di coltivazione

Il periodo ottimale per l'interramento dei pani in serre aperte, va da settembre ad aprile; tale periodo può oscillare in relazione all'andamento stagionale ed alle zone di coltivazione. La metodologia di coltivazione del Cardoncello prevede che l'area messa a coltura per la produzione di funghi sia  opportunamente protetta dal sole con rete ombreggiante al 70-90%, sorretta da normali archi tunnel. Per proteggere dal vento, specie in primavera, si possono disporre attorno alla serra delle stuoie o dei fogli di polietilene alti circa 1 metro. Nell'area protetta dal tunnel sono ricavati piu' letti di coltivazione, larghi un metro e distanziati tra lori da un corridoio di passaggio.
Questi letti possono essere ottenuti utilizzando cassoni metallici cosi' da creare una parete di contenimento alta circa 25 cm. I letti possono essere posti anche su due piani. All'interno dei letti di coltivazione vengono sistemate le confezioni di substrato incubato e ricoperto con uno strato di terriccio (terreno di medio impasto a pH  neutro) dello spessore di circa 2 cm; e' importante che il substrato sia uniforme. All'interno del tunnel deve essere montato un piccolo impianto di irrigazione aerea per tenere l'area costantemente inumidita. Al di sopra della rete, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale, e' opportuno distendere un telo di polietilene per proteggere la coltivazione da piogge improvvise ed eccessive che potrebbero danneggiare la produzione.

Tunnel con piu' letti di coltivazione
Tunnel con piu' letti di coltivazione

Dopo tre settimane il primo raccolto

I letti di coltivazione vanno mantenuti costantemente umidi evitando eccessi idrici che potrebbero indurre fenomeni di marcescenza. Dopo pochi giorni dall'interramento del substrato, sulla superficie dei letti di coltura iniziano ad apparire i primi carpofori, che raggiungeranno la maturazione dopo circa 25 giorni dalla posa a dimora del substrato stesso; dopo circa una settimana dal primo raccolto si ha la seconda fuoriuscita di funghi, che va raccolta a maturazione: in pratica tutta la coltivazione a condizioni climatiche favorevoli si esaurisce in circa 60-70 giorni e permette di eseguire 2-3 raccolti.
Le condizioni ideali per una buona riuscita della coltivazione sono temperatura non superiore ai 20°C, umidita' dell'aria elevata e calma di vento. Fattori che influenzano il decorso produttivo del fungo cardoncello (allungando il ciclo produttivo) sono le escursioni termiche e il perdurare di periodi freddi. Quando la coltivazione si esaurisce il substrato va rimosso dalle aiuole di coltivazione e si può procedere ad un secondo interramento, dopo un accurata pulizia delle aree stesse con una irrorazione disinfettante a base di rame ed ipoclorito di sodio al 2%.
Dal punto di vista della commercializzazione e' molto importante la programmazione delle semine. Bisogna garantire una continuita' produttiva, evitando che la produzione, difficilmente conservabile, si concentri in un periodo. Il mercato richiede infatti quantita' elevate distribuite durante tutto il periodo di produzione.

Il substrato

Il substrato viene preparato tra maggio e dicembre ed e' la matteria prima utilizzata per la coltivazione del fungo. Esso e' una miscela di paglia e sottoprodotti dell'agricoltura che viene trinciata e sterilizzata. Il substrato, raffreddato e raccolto in panetti chiusi in sacchi di polietilene e del peso di circa 4 kg (da cui deriva 1 kg di produzione di funghi), viene quindi inoculato con le spore e posto in celle di incubazione per 80-120 giorni. Finito tale periodo i panetti sono pronti per essere messi a dimora.

Parassiti

Durante la produzione bisogna fare molta attenzione all'eventuale comparsa di muffe (gen. Dactylium), che partendo dal terreno (dai resti dei funghi raccolti in precedenza e da altri materiali organici come: paglia, radici ecc.) invadono poi i carpofori rendendoli non commerciabili. A tale proposito è bene evitare di sistemare lungo i sentieri di passaggio delle tavole di legno o della paglia od altro materiale simile. Altri parassiti che possono provocare notevoli danni sono le larve di alcuni Ditteri che penetrano all'interno dei carpofori scavando un notevole numero di gallerie con conseguente deprezzamento del prodotto, oppure si mantengono nella porzione basale dei gambi interessando superficialmente anche il substrato. AI momento la malattia che può creare maggiori problemi in fase di produzione dei funghi è dovuta all'attacco di un batterio (gen. Pseudomonas), che si manifesta prima con l'ingiallimento parziale o totale dei carpofori, poi con una successiva marcescenza degli stessi. I funghi colpiti, in particolare in uno stadio avanzato della malattia, emanano un caratteristico odore di sostanza putrida.

Pleurotus eryngii Pleurotus eryngii (De Cand.: Fr.) Quélet (foto Carlo Agnello www.actafungorum.org)

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Coltivazione e proprietà medicinali
Autori Vari - Edagricole - settembre 2007

L'ultima pubblicazione organica nel campo della micologia superiore, in Italia, risale alla metà degli anni '80. Molto di quanto allora descritto oggi non è più valido o comunque non conforme alle odierne norme relative alla sanità, alla commercializzazione, alle tecniche di allevamento, ecc.
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