Potatura
Appunti di Viticoltura - Coltivazione della vite

Potatura

La potatura è la tecnica più efficace per disciplinare e guidare la produzione sia in senso produttivo che qualitativo. I principali obiettivi sono:

- dare una forma alla pianta e mantenerla nel tempo;
- rendere costante nel tempo la produzione, conservando il potenziale produttivo;
- ottenere una produzione di qualità.

Per una buona potatura bisogna tenere conto della fase del ciclo vitale della pianta (pianta giovane, a produttività crescente, a produttività costante, vecchiaia) e adattarsi alle condizioni fenologiche che si ripetono ogni anno (le potature classiche sono effettuate durante il riposo invernale e estivo). Inoltre è bene tener conto di alcuni aspetti fisiologici, quali ad esempio:

- l'interazione pianta-ambiente (clima e terreno);
- l'interazione pianta-portinnesto;
- la vigoria, che è direttamente proporzionale al numero e alla lunghezza dei germogli;
- l'esistenza di vitigni con gemme più o meno fertili;
- la fertilità delle gemme, che cala lungo il tralcio.

Potatura di allevamento e di produzione (fonte: www.acquabuona.it)

Potatura di allevamento

Lo scopo della potatura di allevamento, che si effettua nei primi anni dopo l'impianto, è quello di dare alla pianta la forma di allevamento voluta e farla così entrare in produzione: in questo senso, volendo stimolare la crescita vegetativa, si interviene mediante concimazioni azotate e irrigazioni.
Durante il primo anno di crescita, si permette alla pianta di sviluppare dei germogli, tra i quali vengono selezionati i più vigorosi e quelli che, per posizione, possono dare origine al fusto della pianta (Marenghi, 2007); molto importante è far sviluppare alla pianta una chioma abbondante, poiché l'apparato radicale se ne avvantaggia (Marenghi, 2007). Durante la fase invernale verrà scelto il tralcio che per dimensioni e posizione da maggiori garanzie per la formazione del fusto (Marenghi, 2007) e che sarà potato a una lunghezza che può variare dalle due alle sei gemme. Nel secondo anno di crescita si permette alla pianta di sviluppare altri germogli analogamente al primo anno, in maniera da permettere la formazione di una chioma abbastanza consistente. Buone pratiche durante la crescita sono la legatura dei germogli a un tutore (Marenghi, 2007). Durante la fase invernale, le piante vengono potate in maniera da essere predisposte alla forma di allevamento che si vuole loro dare. Generalmente, il completamento della potatura di allevamento avviene con la potatura invernale del terzo anno.

Potatura di produzione

La potatura di produzione ha lo scopo di mantenere un equilibrio tra la produzione ( numero e peso dei grappoli) e lo sviluppo vegetativo della pianta (vigoria, superficie fogliare). Le due attività sono regolate determinando la carica di gemme e la loro distribuzione nello spazio.

Carica di gemme
La carica di gemme è data dal numero di gemme ibernanti, potenzialmente fruttifere, lasciate dopo la potatura, e deve essere proporzionata alla fertilità del vitigno e alla sua vigoria. Si può quantificare sia rispetto alla singola pianta (n°gemme/ceppo) che rispetto all'unità di superficie (n°gemme/ha) e entrambe le unità di misura sono correlate alla densità d'impianto: più è alta quest'ultima, maggiore sarà il n°gemme/ha e minore il n°gemme/ceppo e viceversa. La carica di gemme influenza fortemente la produzione, sia in termini qualitativi che quantitativi. Un'eccessiva carica di gemme può causare un rapido invecchiamento della pianta; un carica troppo bassa porta la pianta a vegetare in maniera eccessiva, non producendo uva e costringendo il viticoltore a ricorrere a numerosi interventi di potatura verde.
Un buon viticoltore riconosce a colpo d'occhio il numero di gemme da lasciare per ciascuna pianta, in quanto è consapevole che le piante più vigorose devono essere potate meno severamente rispetto alle meno vigorose.
Il metodo più corretto per stabilire la carica di gemme sulle piante di un vigneto è quello di valutare produzione e qualità su un certo numero di ceppi campione, sui quali sono state lasciate cariche di gemme crescenti: osservando le produzione per qualche anno, sarà possibile stabilire la carica di gemme più idonea per quel vigneto in quel dato ambiente e per la produzione di quella tipologia di vino.
La carica di gemme può anche essere calcolata mediante la seguente formula elaborata da Fregoni (1985), che consente, stabilita una gradazione minima naturale da rispettare, di calcolare la carica di gemme ottimale per quell'ambiente; essa è così espressa (http://www.acquabuona.it):

Ciò indica la Produzione potenziale dove:
Ngc = numero di gemme per ceppo
Pmc = peso medio di uva per ceppo
F = fertilità media delle gemme
Pmgr= peso medio grappolo
Pmg = peso medio di uva per gemma (numero di grappoli per gemma x peso medio per grappolo)

A seconda della carica di gemme adottata si definisce il tipo di potatura come:

- Poverissima se la carica è fino a 5 gemme;
- Povera tra 6 e 10 gemme per ceppo;
- Media tra 11 e 20
- Ricca tra 21 e 40
- Ricchissima oltre 41

Potatura verde e gestione della chioma

La potatura verde riguarda tutti quelle tecniche che prevedono interventi sulle piante durante il periodo vegetativo e che permettono al viticoltore di gestire in maniera ottimale la chioma. La potatura verde permette l'asportazione di germogli, foglie e gemme, con lo scopo di ottenere la sistemazione desiderata della chioma per:

- dirigere lo sviluppo della vegetazione nello spazio;
- migliorare l'allegagione;
- permettere il passaggio delle macchine tra i filari;
- diminuire i danni da vento;
- arieggiare i grappoli e migliorare così il microclima nella zona grappolo (in modo da controllare fitopatie e permettere una maggiore insolazione e quindi maturazione dei grappoli);
- facilitare la vendemmia.

Si possono quindi elencare alcune tra le varie operazioni che si effettuano, sia manualmente che a macchina:

- spollonatura;
- diradamento germogli;
- cimatura;
- legatura;
- defogliatura;

Un esempio di tali operazioni può essere quello dei vigneti ad alta meccanizzazione, in cui si effettua una spollonatura meccanica o chimica prima della fioritura, una cimatura subito dopo la fioritura (e eventualmente un'altra a metà agosto, per vigneti molto vigorosi) tramite l'utilizzo di barre falcianti, una defogliatura verso fine giugno-inizio luglio e una legatura meccanica a metà luglio (periodo in cui la crescita vegetativa comincia a rallentare).

Scheda a cura di Enrico Ruzzene >>>

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