Pianta cobra - Darlingtonia californica Torr., 1853
Atlante delle piante da vaso - Piante carnivore

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome: Darlingtonia californica Torr., 1853
Genere: Darlingtonia
Famiglia: Sarraceniaceae

Pianta endemica della Carolina del Nord - Oregon (Stati Uniti). E' l'unica specie del genere Darlingtonia. È chiamata anche pianta cobra per la tipica "lingua nettarifera" simile a quella di un cobra.

Descrizione generale

La Darlingtonia è una pianta insettivora, il rizoma è breve e striscicante; gli ascidi (cioè foglie modificate) possono essere alti da pochi cm fino a oltre 1 m, sono a forma di tubo espanso, verde smeraldo, avvolti su sé stesse con un caratteristico coperchietto all'apice che ricopre una piccola apertura. In tal modo l'acqua piovana non può entrare a diluire il liquido viscido, una sorta di "succo gastrico" prodotto dall'ascidio.
L'opercolo è fittamente ricoperto di macchie bianche e trasparenti. I fiori sono isolati, da giallo verdastro a bruno rossastro, posti su dei gambi lunghi svariate decine di cm. All'interno dell'opercolo sono localizzate delle ghiandole nettarifere che attirano gli insetti. Questi, quando stanno per riprendere il volo, si dirigono verso la luce e cozzano contro la cupola, fino a cadere in fondo all'ascidio dove verranno digeriti dalla pianta grazie agli enzimi secreti da cellule costituenti le pareti interne.

Darlingtonia californica
Pianta cobra - Darlingtonia californica (Di Nessun autore leggibile automaticamente. NoahElhardt presunto (secondo quanto affermano i diritti d'autore). - Nessuna fonte leggibile automaticamente. Presunta opera propria (secondo quanto affermano i diritti d'autore)., CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=656124)

Darlingtonia californica
Pianta cobra - Darlingtonia californica (foto https://commons.wikimedia.org/wiki/User:NoahElhardt)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: in estate interrompe la crescita degli ascidi. Durante il periodo vegetativo, non sopporta temperature elevate. Le loro radici sono sempre immerse in corsi d’acqua gelida, per quanto la temperatura dell’aria nella bella stagione può superare i 30°C (raffreddate il terriccio con ghiaccio di acqua piovana).
Luce: in iverno può essere tenuta al sole mentre in estate va coltivata in ambiente umido e ombreggiato.
Annaffiature ed umidità ambientali: in estate annaffiare ogni giorno con acqua fresca; durante il periodo di riposo invernale sospendere le annaffiature, mantenendo comunque il substrato sempre umido.
Substrato: il subastrato ideale è composta da 2/3 di torba e 1/3 di perlite o sabbia di quarzo. Il rinvaso è consigliato solo verso la fine dell'inverno o inizio primavera.
Concimazioni ed accorgimenti particolari:

Moltiplicazione

La propagazione può avvenire per seme (utilizzare semi freschi), stolone (metodo più utilizzato) o talea, mettendo un ascidio intero in sfagno umido.

Malattie, parassiti e avversità

 

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