Ratto delle chiaviche - Rattus norvegicus
Atlante della Fauna selvatica italiana - Mammiferi

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Mammiferi
Ordine: Roditori
Famiglia:  Muridi
Genere: Rattus
Specie: norvegicus

Il Ratto delle chiaviche è una specie di origine asiatica, il cui areale d’indigenato coincide probabilmente con la Cina settentrionale e la Siberia sud-orientale. Sfruttando largamente anche il trasporto connesso con le attività umane, ha colonizzato ormai tutti i continenti, ad eccezione delle zone dell’artico e dell’antartico antropizzate solo periodicamente.
In Italia la specie è diffusa, con esclusione delle zone di maggiore altitudine, in tutta la penisola e nelle isole maggiori, nonché in alcune isole minori quali Elba, Pianosa, Ustica, Ponza, Tavolara e Asinara.

Ratto delle chiaviche Ratto delle chiaviche - Rattus norvegicus (foto Lubomir Hlasek www.hlasek.com)

Ratto delle chiaviche Ratto delle chiaviche (foto David Ian Roberts

Caratteri distintivi

Lunghezza testa-corpo: 20-28 cm
Lunghezza coda: 17-23 cm
Peso: 270-580 cm

Corpo robusto con pelo liscio, più lungo sul dorso. Superiormente soprattutto da grigio a bruno-rossastro (nei giovani più scuro), inferiormente grigio-biancastro o grigio.
Muso ottuso, orecchi brevi, occhi piccoli.
Zampe biancastre, coda robusta, lunga oltre la meta del corpo.
Il maschio è più grosso della femmina.

Biologia

Il Ratto delle chiaviche è un frequentatore abituale delle sponde dei corsi d’acqua, dei laghi e delle lagune salmastre, dal livello del mare fino alla media collina. Colonizza inoltre stabilmente numerosi ambienti urbani e suburbani quali fognature, discariche, porti, aree verdi, scarpate e massicciate stradali e ferroviarie.
La sua dieta è assai varia, comprendendo residui di ogni tipo, sia di origine animale che vegetale. In determinati contesti ambientali può divenire un attivo predatore di micromammiferi, che una volta catturati possono essere momentaneamente accumulati all’interno della tana ipogea.
La maturità sessuale a 3-4 mesi. si può accoppiare tutto l'anno. Da 4 a 6 parti annui (24 giorni di gestazione), ciascuno con 5-8 (12) piccoli inetti, allevati dalla femmina in nidi entro cavità e nicchie varie.
Versi: squittii, sibili, sbuffi, stridi, brontolii, borbottii, gemiti.
Nuota anche sott'acqua e si arrampica agilmente. Costruisce complicati sistemi di tane ipogee. Viene utilizzato nei laboratori di ricerca.

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