Sulla - Hedysarum coronarium L.
Atlante delle coltivazioni erbacee - Foraggere

Famiglia: Leguminisae
Specie: Hedysarum coronarium L.
Altri nomi comuni: Lupinella selvatica, Lupinellone, Erba lupina, Guadarulio.

Francese: Sainfoin d'Espagne, Sainfoin à bouquets; Inglese: Spanish esparcet, French honey suckle; Spagnolo: Esparceta, Heno sano; Tedesco: spanisce Esparsette.

Origine e diffusione

La sulla è una leguminose appartenente alla tribù delle Hedysareae. È spontanea in quasi tutti i Paesi del bacino del mediterraneo, che viene pertanto ritenuto come il centro di origine della specie.
L’Italia tuttavia, è l’unico Paese mediterraneo e della UE, ove la sulla viene sottoposta a coltivazione su superfici significative e dove viene inserita negli avvicendamenti colturali.
Aree di nuova diffusione della coltura sono la Tunisia, la Spagna, il Portogallo, la parte occidentale del Nord America, l’Australia e la Nuova Zelanda; in quest’ultimo Paese la specie viene utilizzata prevalentemente per la produzione di insilato e come coltura di copertura per la conservazione del suolo.

Sulla - Hedysarum coronarium L. Sulla - Hedysarum coronarium L. (foto www.agraria.org)

Sulla - Hedysarum coronarium L. Fiore di Sulla (foto J.G. Gabarròn www.josenaturaleza.blogspot.it)

Sulla - Hedysarum coronarium L. Campo di Sulla (foto www.sardi.sa.gov.au)

Caratteri botanici

La sulla ha radice fittonante, unica nella sua capacità di penetrare e crescere anche nei terreni argillosi e di pessima struttura, come ad esempio le argille plioceniche. Gli steli sono eretti, alti da 0,80 a 1,50 m, grossolani sì da rendere difficile la fienagione, che rapidamente si significano dopo la fioritura. Le foglie sono imparipennate, composte da 4-6 paia di foglioline, leggermente ovali. Le infiorescenze sono racemi ascellari costituiti da un asse non ramificato sul quale sono inseriti con brevi peduncoli i fiori in numero di 20-40. i fiori sono piuttosto grandi, di colore rosso vivo caratteristico. La fecondazione è incrociata, assicurata dalle api. Il frutto è un lomento con 3-5 semi, cioè un legume che a maturità si disarticola in tanti segmenti quanti sono i semi; questo seme vestito si presenta come un discoide irto di aculei, contenente un seme di forma lenticolare, lucente, giallognolo. 1000 semi vestiti pesano 9 g, nudi 4,5. è spesso presente un’alta percentuale di semi duri.
La pianta di sulla è molto acquosa, ricca di zuccheri solubili e abbondantemente nettarifera, per cui è molto ricercata dalle api.

Esigenze ambientali e tecnica colturale

La sulla è resistente alla siccità, ma non al freddo: muore a 6-8 °C sotto zero.
Quanto al terreno si adatta meglio di qualsiasi altra leguminose alle argille calcaree o sodiche, fortemente colloidali e instabili, che col suo grosso e potente fittone riesce a bonificare in maniera insuperabile, rendendole atte ad ospitare altre colture più esigenti: è perciò pianta preziosissima per bonificare, stabilizzandole e riducendone l’erogazione, le argille anomale dei calanchi, delle crete, ecc.
La sulla è un ottima coltura miglioratrice, per cui si inserisce tra due cereali.
La semina in passato di solito si faceva in bulatura, in autunno con 80-100 Kg/ha di seme vestito, o in primavera con 20-25 Kg/ha di seme nudo.
Attualmente una tecnica d’impianto assai seguita è quella di seminare, a fine estate sulle stoppie del frumento, seme nudo. Alle prime piogge la sulla nasce, cresce lentamente durante l’autunno e l’inverno e dà la sua produzione al 1° taglio, in aprile-maggio. Gli eventuali ributti, sempre assai modesti, possono essere pascolati prima di lavorare il terreno per il successivo frumento.
Se il terreno non ha mai ospitato questa leguminosa ed è perciò privo del rizobio specifico, non è possibile coltivare la sulla, che senza la simbiosi col bacillo azotofissatore non crescerebbe affatto o crescerebbe stentatissima. In tal caso è necessario procedere all’"assullatura", inoculando il seme al momento della semina con coltura artificiali del microrganismo.

Varietà e utilizzazione

Il sullaio produce un solo taglio al secondo anno, nell’anno d’impianto e dopo il taglio fornisce solo un eccellente pascolo. L’erba di sulla è molto acquosa (circa 80-85%) e piuttosto grossolana: ciò che ne rende la fienagione molto difficile.
Le produzioni di fieno sono variabilissime, con medie più frequenti di 4-5 t/ha. Il foraggio si presta bene ad essere insilato e pascolato. Un buon fieno di sulla ha la seguente composizione: s.s. 85%, protidi grezzi 14-15% (su s.s.), U.F. 0,56 per Kg di s.s.
Attualmente vi sono quattro varietà iscritte al registro nazionale: "Grimaldi", "Sparacia", "Bellante" e "S. Omero". Nei Paesi in cui la specie è stata introdotta di recente sono stati avviati programmi di miglioramento che hanno già condotto alla costituzione di nuove varietà come ad esempio la "Necton" in Nuova Zelanda.

a cura di Francesco Sodi

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