Sesamo - Sesamum indicum L.
Atlante delle coltivazioni erbacee - Piante industriali

Classe: Dicotyledonae
Famiglia: Pedaliaceae
Specie: Sesamum indicum L.

Francese: Sésame de l'Inde; Inglese: Oily Grain, Sesame East Indian; Spagnolo: Alegria, Sésamo; Tedesco: Sesam.

Origine e diffusione

Il Sesamo è una pianta originaria delle Indie Orientali (isole della Sonda). Nell'antichità veniva coltivata in Egitto e in altre zone a clima caldo dell'Asia. Nel mondo viene coltivata in India, Cina e Birmania; In Europa soltanto in Grecia (negli anni 1960-70 anche in Italia - Sicilia e Calabria - su una superficie di quasi 2.000 ettari). I semi sono costituiti per il 45-55% da sostanza grassa, e l'olio che si ottiene è di ottima qualità, inodore, con scarsa tendenza ad irrancidire per l'elevato contenuto di acidi grassi insaturi (oleico e linoleico, ciascuno per circa il 40% circa).

Pianta matura di Sesamo - Sesamum indicum L. Pianta matura di Sesamo - Sesamum indicum L. (foto www.agraria.org)

Caratteri botanici

E' una pianta annuale a radice fittonante; presenta fusto eretto, pubescente, semplice o ramificato, alto fino a 80 cm circa. Le foglie sono opposte, ovali oblunghe, quelle basali larghe e provviste di picciolo lungo, quelle apicali strette e con picciolo corto. I fiori, ascellari e di solito isolati, sono provvisti di calice a 5 denti e corolla quasi cilindrica a 5 petali bianchi punteggiati di nero. Dalla fecondazione, autogama, si originano delle capsule, erette, deiscenti, allungate, contenenticirca 50 semi di forma schiacciata con l'apice appuntito (peso 1.000 semi da 2 a 3,5 grammi).

Sesamo - Sesamum indicum L. Sesamo - Sesamum indicum L. (foto http://funet.fi)

Esigenze ambientali

E' una pianta brevidiurna e richiede elevate e costanti temperature. Teme il freddo e soffre a 10°C. Pò essere coltivata dove cresce l'arancio. Pur essendo resistente alla siccità, fornisce maggiori produzioni con adeguati apporti idrici durante lo sviluppo. Nei confronti del terreno non ha particolari esigenze; pur preferendo quelli a reazione neutra, può adattarsi sia a quelli subacidi (fino a pH 5,5) che subalcalini (fino a pH 8); non tollera i terreni salini.
E' una pianta a rapido sviluppo ed ha quindi bisogno di trovare un terreno ricco di elementi nutritivi, facilmente assimilabili, specialmente azotati.

Varietà

Si conoscono numerose varietà di sesamo distinte soprattutto in base al colore dei semi (cultivar a semi bianchi, neri e rossastri).

Tecnica colturale

E' una coltura da rinnovo (aratura profonda e successivo appianamento e amminutamento) e di norma viene seminato in marzo-aprile, a file distanti 60-70 cm (6-8 kg di semente ad ettaro). Si avvantaggia della concimazione organica e minerale. Dopo 20-25 giorni dalla semina, quando le piantine hanno raggiunto i 15-20 cm di altezza, si procede al diradamento lasciando 20-30 cm di distanza sulla fila. Per il controllo delle infestanti si ricorre a sarchiature nelle prime fasi del ciclo. L'irrigazione è in genere praticata per infiltrazione.

Raccolta e utilizzazione

Il prodotto viene raccolto all'ingiallimento delle foglie, prima della completa maturazione delle capsule per evitare la deiscenza. Le piante tagliate vengono disposte in andane per completare la maturazione e trebbiate. In coltura asciutta si ottengono circa 8-10 quintali ad ettaro, in coltura irrigua fino a 15 quintali.
I semi, come detto, sono molto ricchi in olio (45-55% e contengono dal 19 a 25% di proteine. l'olio che si estrae è di ottima qualità e trva impiego, oltre che nell'industria alimentare per la preparazione di margarine, in quella cosmetica per la produzione di saponi e in quella farmaceutica. Viene usato anche direttamente nell'alimentazione umana. In veterinaria viene impiegato nella cura di alcune malattie cutanee in quanto, spalmato sulla pelle, impedisce la respirazione dei parassiti provocandone la morte.
Il panello che residua dall'estrazione dell'olio viene destinato all'alimentazione zootecnica.

Avversità e parassiti

I danni maggiori vengono provocati da alcune micosi (Cercospora spp., Alternaria spp. e Macrophomina phaseolina.
Per quanto riguarda gli insetti, i danni più gravi sono causati dall'attacco di afidi.

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