Manioca - Manihot esculenta Crantz
Atlante delle coltivazioni erbacee - Cereali

Classe: Dicotyledonae
Famiglia: Euphorbiaceae
Famiglia: Euphorbiaceae
Specie: Manihot
Specie: M. esculenta Crantz

Origine e diffusione

La Manioca (o tapioca, cassava o yuca) è una coltura molto versatile coltivata su piccola scala in più di 100 paesi.
Si ritiene che la manioca moderna derivi dalla sottospecie flabellifolia, proveniente dal Brasile centro-occidentale.
Le sue radici sono ricche di carboidrati, mentre le sue tenere foglie contengono fino al 25% di proteine​​, ferro, calcio e vitamine A e C. Altre parti della pianta possono essere usate come mangimi per animali e il bestiame allevato con la manioca presenta una buona resistenza alle malattie e bassi tassi di mortalità.
Una ragione che spiega l'aumento della domanda di manioca è anche l'attuale prezzo sostenuto dei cereali. Questo la rende un'alternativa valida al grano e al mais, in quanto può essere trasformata in una farina di alta qualità che può in parte sostituire quella di frumento.
Ma oltre alla sua importanza come fonte di cibo e di sicurezza alimentare, la manioca ha anche una quantità di usi industriali, che potrebbero promuovere lo sviluppo e far aumentare il reddito delle comunità rurali.
La manioca è seconda solo al mais come fonte di amido, e varietà sviluppate di recente producono radici ricche di amido molto ricercate dall'industria.
Anche la domanda di manioca come materia prima per la produzione di bioetanolo è in rapida crescita. E un'altra considerazione importante è che tra le grandi colture di base africane, la robusta e resistente manioca sarà la meno colpita dall'avanzare del cambiamento climatico.

Manioca essiccata Coltivazione di Manioca - Manihot esculenta Crantz (foto www.cybertruffle.org.uk)

Manioca essiccata Radici di Manioca - Manihot esculenta Crantz (foto www.cybertruffle.org.uk)

Caratteri botanici

La radice di manioca è lunga e si assottiglia a una estremità, come una carota; contiene una polpa dura, bianca o giallastra, racchiusa in una scorza spessa pochi millimetri, ruvida e marrone. Le varietà di manioca coltivate per la commercializzazione possono essere lunghe fino a 80 cm, con un diametro di circa 5 centimetri. Un cordone legnoso corre lungo l'asse del tubero.

Manioca essiccata Manioca essiccata in vendita (foto Wikimedia)

Raccolta e utilizzazione

La manioca viene raccolta a mano, sollevando la parte inferiore del gambo e tirando per estrarre la radice dal terreno. Dopo aver rimosso la radice, i gambi vengono tagliati in pezzi e ripiantati nel terreno prima della stagione umida.
La radice di manioca è commestibile, e costituisce una fonte di alimentazione importantissima per molti paesi del Sud del mondo. La manioca è una delle coltivazioni che forniscono la massima quantità di calorie per metro quadro al giorno; questa quantità è forse inferiore solo a quella ottenuta attraverso la coltivazione della canna da zucchero. Le radici di cassava sono ricche di amido, calcio, fosforo e vitamina C. Contengono tuttavia scarsissime quantità di proteine e altri nutrienti.
Le varietà di manioca sono classificate in "dolci" o "amare"; la polpa della radice di manioca dolce può essere mangiata cruda, mentre quella della manioca amara è tossica, e deve essere elaborata. Anche le foglie crude delle manioca sono tossiche, ma diventano commestibili per esempio dopo una lunga bollitura.

Avversità e parassiti

In Africa, i principali nemici delle coltivazioni di manioca sono tradizionalmente la cocciniglia Phenacoccus manihoti e l'acaro Mononychellus tanajoa, che fino agli anni settanta-ottanta erano responsabili dell'80% delle perdite di piante; importanti progressi nella lotta a questi infestanti sono stati raggiunti negli ultimi decenni dal Biological Control Centre for Africa.
Il virus del mosaico della manioca è un virus simile a quello del tabacco, e trasmesso da alcune specie di insetti.

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