Scavigna DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata “Scavigna” comprende in parte i comuni di Nocera Terinese e di Falerna, in provincia di Catanzaro.

A portare la vite in Calabria, furono, ancor prima dei Greci, i Fenici. Sia gli uni che gli altri impiantarono nella regione vitigni pregiati, e li coltivarono ottenendo ottimi prodotti da commerciare con altri popoli, tanto che la viticoltura in Calabria continua ancora oggi a rivestire un ruolo fondamentale per l’economia della regione, con un patrimonio di varietà locali e tradizionali dalle quali si producono vini di elevata qualità. La storia millenaria sancita in numerosi documenti costituisce un esempio concreto della particolare influenza esistente tra l’ambiente e gli abitanti del luogo che hanno determinato la produzione di un vino particolare ed apprezzato quale è lo Scavigna. È vino di antichissime origini. Il nome deriva dal greco (scavare, zappare la vite) e sintetizza mirabilmente l’antica vocazione del territorio: zona dove si scava il terreno per impiantare la vigna. Vino di grande qualità, di media vita, sfoderano la sua fragranza (di vaniglia e miele) nella prima giovinezza. L’intervento antropico, fondamentale in molti casi per la definitiva consacrazione del prodotto, che ha permesso di introdurre alcune importanti e positive innovazioni, ha perfezionato lo Scavigna che ormai è apprezzatissimo dai consumatori.

Scavigna Doc (foto www.lavinium.com)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini a Denominazione di Origine Controllata “Scavigna” devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografia:
“Scavigna” bianco:
- Traminer Aromatico: fino ad un massimo del 50%;
- Chardonnay: fino ad un massimo del 30%;
- Pinot bianco, fino ad un massimo del 10%;
- Riesling italico, fino ad un massimo del 10%;
- possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, fino al massimo del 45%.
“Scavigna” rosso e rosato:
- Aglianico: fino ad un massimo del 60%;
- Magliocco: fino ad un massimo del 20%;
- Marcigliana nera: fino ad un massimo del 20%;
- possono concorrere altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, fino al massimo del 45%.
I vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, come sopra richiamato, sono quelli iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.

I vini a denominazione di origine controllata «Scavigna» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Scavigna” bianco:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Scavigna” rosato:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Scavigna” rosso:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

È in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare con proprio decreto il limite minimo dell'estratto non riduttore e dell'acidità totale.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata «Scavigna» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Scavigna” bianco:
- colore:bianco con riflessi gialli tendenti al verdolino;
- odore: fresco, vinoso, gradevole, caratteristico;
- sapore: asciutto, pieno, armonico, piacevolmente fruttato.

“Scavigna” rosato:
- colore: rosa con riflessi più o meno intensi;
- odore: delicato, caratteristico;
- sapore: sapido, fresco, asciutto, armonico ed elegante.

“Scavigna” rosso:
- colore: rosso rubino più o meno intenso;
- odore: gradevole, intenso, caratteristico;
- sapore: secco, robusto ed armonico.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Scavigna rosso: si abbina ad arrosti e selvaggina. Temperatura di servzio: 18°C.
Scavigna rosato: si abbina a primi piatti con sughi di verdure, secondi di carne. Temperatura di servizio: 14° - 16°C.
Scavigna bianco: si abbiana ad antipasti e secondi di pesce, piatti a base di uova. Temperatura di servizio: 10° - 12 °C.

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