La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata		    «Merlara» comprende l'intero territorio amministrativo dei comuni di Masi, Castelbaldo, Merlara,
		    Urbana e Casale di Scodosia in provincia di Padova, Terrazzo, Bevilacqua e Boschi S. Anna in
		    provincia di Verona ed in parte il territorio del comune di Montagnana in provincia di Padova.
		    Sono tuttavia escluse le zone vallive torbose o prettamente silicee, non vocate, che si trovano
	      all'interno della zona di produzione.
La DOC Merlara prende il nome dal Comune che nell’ambito del comprensorio produttivo
		    rappresenta e ha rappresentato nella storia un punto di riferimento per la coltivazione della vite e per
		    la gestione delle produzioni e la commercializzazione dei vini. Nasce a Merlara infatti, negli anni		    ’50, la cantina cooperativa che riesce a valorizzare al meglio le produzioni enologiche di tutta l’area
		    e promuovere la nascita della denominazione. Un territorio da sempre caratterizzato dalla presenza
		    della vite e dalla cultura della sua coltivazione. Nel territorio della Doc Merlara già dal X secolo si
		    coltivavano vigne le cui uve raccolte e trasformate in vino nelle cantine delle corti ristoravano i
		    numerosi viandanti che percorrevano le antiche strade di collegamento con importanti centri abitati.
		    
		    L’incremento durante la romanizzazione delle vie di comunicazione ha accentuato lo sviluppo
		    dell’agricoltura e la diffusione della viticoltura.
		    Inoltre sono stati rinvenuti scritti del XIV secolo che sottolineano come la coltura della vite fosse
		    sviluppata e si estendesse in tutti i terreni coltivati. Fin dal Cinquecento il territorio, tutto
		    pianeggiante, molto fertile e al centro di importanti insediamenti abitativi, è stato quindi un vivace
		    punto di riferimento viticolo ed enologico del Veneto. Nel periodo medievale tutte le località
		    comprese nel territorio della Doc Merlara si trovano citate nei documenti a dimostrare una presenza
		    umana e una produzione vitivinicola già evidente e costante, sia per l’autoconsumo che per una
		    produzione più ampia. Successivamente l’epoca napoleonica e il dominio austriaco hanno
		    contribuito a riconsiderare l’assetto agrario, mantenendo quasi invariata la struttura organizzativa e
		    il sistema produttivo dal punto di vista vinicolo. Negli ultimi secoli in questo territorio la vite ha
		    rappresentato una delle fonti di sostentamento e di reddito per le varie aziende sparse nella zona.
		    La DOC è stata approvata con Decreto del 13 luglio 2000 e il 26 Gennaio 2001 è stato costituito il
		    Consorzio di Tutela, con l’incarico di svolgere le funzioni di vigilanza nei confronti dei propri
		    associati. A seguito di importanti investimenti nel settore della vinificazione e dell’affinamento dei
		    vini, effettuati nell’ultimo decennio dalle cantine interessate e, soprattutto, grazie a un indirizzo
		    tecnico più qualificato nella gestione dei vigneti, si sono da tempo raggiunti notevoli livelli sia per
	      la qualità delle uve che dei vini.
		  
		  Merlara Doc 
Base ampelografica
		  I vini con riferimento al nome Tai (da Tocai Friulano), Malvasia, Chardonnay, Pinot
		  Grigio, Pinot bianco, Riesling, Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Refosco dal peduncolo
		  rosso, Raboso e Marzemino devono essere ottenuti dalle uve prodotte da vigneti, coltivati in ambito
		  aziendale, con i corrispondenti vitigni per almeno l'85%.
		  Possono concorrere alla formazione di detto vino, fino ad un massimo del 15%, le uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da vitigni ammessi alla coltivazione per le province di
		  Padova e Verona.
		  Per la produzione del vino Cabernet possono concorrere, congiuntamente o disgiuntamente, le uve
		  dei vigneti, coltivati in ambito aziendale, con i vitigni Cabernet franc, Cabernet Sauvignon e
		  Carmenère, per almeno l'85%.
		  Possono concorrere alla formazione di detto vino, fino ad un massimo del 15%, le uve a bacca di
		  colore analogo, non aromatiche, provenienti da vitigni ammessi alla coltivazione per le province di
		  Padova e Verona.
		  I vigneti delle varietà Raboso Piave, Raboso veronese, Cabernet franc e Carmenère devono essere
		  iscritti in appositi elenchi distinti per ciascuna varietà.
		  Il vino a denominazione di origine controllata «Merlara» bianco (anche in versione frizzante) è
		  ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà, provenienti dai vigneti di un unico
		  ambito aziendale, idonei alla produzione dei vini di cui al comma 1, nella seguente composizione:
		  
		  - Tocai friulano dal 50% al 70%,
		  - altre varietà a bacca bianca, congiuntamente o disgiuntamente, non aromatiche,  fino a un massimo del 50%.
		  Il vino a denominazione di origine controllata «Merlara» rosso o (anche in versione novello) è
		  ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà, provenienti dai vigneti di un unico
		  ambito aziendale, idonei alla produzione dei vini di cui al comma 1, nella seguente composizione:
		  - Merlot dal 50% al 70%,
		  - altre varietà a bacca rossa, congiuntamente o disgiuntamente, non aromatiche, elencate al
		  precedente comma 1, fino a un massimo del 50%.
I vini a denominazione di origine controllata «Merlara» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Merlara» Bianco:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol.;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
	      Estratto non riduttore minimo: 14 g/l.
«Merlara» Bianco Frizzante:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
		    Acidità totale minima: 5,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l. 
«Merlara» Tai:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 5,0 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
«Merlara» Malvasia:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Merlara» Rosso:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 5,0 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Merlara» Novello:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
«Merlara» Merlot:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
«Merlara» Cabernet Sauvignon:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
«Merlara» Cabernet:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
«Merlara» Marzemino Frizzante:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 5,0 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
«Merlara» Chardonnay:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Merlara» Pinot grigio:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Merlara» Pinot bianco:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
		    Acidità totale minima: 4,5 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Merlara» Refosco:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
		    Acidità totale minima: 5,0 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
«Merlara» Raboso:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
		    Acidità totale minima: 6,5 g/l;
		    
		    Estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
«Merlara» Riesling:
		    Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
		    Acidità totale minima: 5,0 g/l;
		    Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
E' in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare con decreto direttoriale i limiti indicati dell'acidità totale e dell'estratto non riduttore.
I vini a denominazione di origine controllata «Merlara» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Merlara» Bianco:
Colore: giallo paglierino a volte tendente al verdognolo;
Odore: vinoso con caratteristico profumo intenso e delicato;
Sapore: asciutto, di medio corpo, ma armonico, leggermente amarognolo.		  
«Merlara» Bianco Frizzante:
		    Colore: giallo paglierino, a volte verdognolo, brillante;
		    Odore: vinoso con caratteristico odore intenso e delicato;
		    Sapore: di medio corpo, aromatico, leggermente amarognolo.		  
«Merlara» Tai:
		    Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli;
		    Odore: intenso tipico;
		    Sapore: asciutto, pieno, morbido.		  
«Merlara» Malvasia:
		    Colore: giallo paglierino;
		    Odore: intenso, tipico, leggermente aromatico;
		    Sapore: asciutto, pieno, morbido.		  
«Merlara» Rosso:
		    Colore: rosso rubino;
		    Odore: vinoso, intenso e delicato;
		    Sapore: asciutto di medio corpo e armonico.		  
«Merlara» Novello:
		    Colore: rosso rubino con riflessi violacei;
		    Odore: fruttato, vinoso, tipico;
		    Sapore: asciutto, leggermente aromatico e acidulo, caratteristico, morbido.		  
«Merlara» Merlot:
		    Colore: rosso rubino se giovane, tendente al granato se invecchiato;
		    Odore: vinoso piuttosto intenso, gradevole, caratteristico;
		    Sapore: asciutto, talvolta morbido, armonico, caratteristico.		  
«Merlara» Cabernet Sauvignon:
		    Colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
		    Odore: vinoso caratteristico, con odore più intenso se invecchiato;
		    Sapore: asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.		  
«Merlara» Cabernet:
		    Colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
		    Odore: vinoso, caratteristico, con odore più intenso se invecchiato; 
		    Sapore: asciutto, pieno di corpo, vellutato se invecchiato.		  
«Merlara» Marzemino Frizzante:
		    Colore: rosso rubino vivace, tendente al rosso violetto-ciclamino;
		    Odore: fruttato, tipico;
		    Sapore: medio corpo, aromatico, dolce.		  
«Merlara» Chardonnay:
		    Colore: giallo paglierino;
		    Odore: intenso, tipico, leggermente aromatico;
		    Sapore: asciutto, pieno, morbido.		  
«Merlara» Pinot grigio:
		    Colore: giallo paglierino con o senza riflessi ramati;
		    Odore: intenso, tipico, leggermente aromatico;
		    Sapore: asciutto, pieno, morbido.		  
«Merlara» Pinot bianco:
		    Colore: giallo paglierino scarico;
		    Odore: delicato, caratteristico;
		    Sapore: asciutto, pieno, morbido, armonico.		  
«Merlara» Refosco:
		    Colore: rosso rubino intenso;
		    Odore: caratteristico;
		    Sapore: asciutto, rotondo, pieno, tendente all'amarognolo.		  
«Merlara» Raboso:
		    Colore: rosso rubino carico, tendente al granato con l'invecchiamento;
		    Odore: tipico, marcato di violetta e marasca;
		    Sapore: secco, austero, sapido, leggermente acidulo.		  
«Merlara» Riesling:
		    Colore: giallo paglierino, più o meno carico;
		    Odore: fine, delicato, leggermente aromatico;
		    Sapore: asciutto, piacevolmente acidulo.		  
In relazione all'eventuale conservazione dei vini a denominazione di origine controllata «Merlara» in recipienti di legno, il sapore degli stessi può rivelare lieve sentore di legno.
Variano a seconda della tipologia di vino.