Fiano di Avellino DOCG
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOCG

Zona di produzione e storia

Zona di produzione: intero territorio dei comuni Avellino, Lapio, Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Parolise, S. Potito Ultra, Candida, Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, Grottolella, Capriglia Irpina, S. Angelo a Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto D'Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino, in provincia di Avellino.
Il ruolo dell'Irpinia nella storia della viticoltura campana era talmente rilevante che alla linea ferroviaria Avellino Rocchetta Sant'Antonio venne dato il nome di "Ferrovia del vino".
Completamente circondata da vigneti, la provincia di Avellino offre vini di fama internazionale come il Greco di Tufo, il Taurasi e il Fiano.
Quest'ultimo prende il nome dal vitigno omonimo, che i latini chiamavano Vitis apiana, grazie alle api, particolarmente ghiotte della dolcezza di queste uve. Questo vino molto apprezzato già nel Medioevo, ha un'origine millenaria. Nel registro di Federico II di Svevia, vissuto nel XIII secolo, è annotato un ordine per tre "salme" di Fiano. Anche Carlo d'Angiò doveva amare il buon vino, al punto da impiantare nella propria vigna reale ben 16.000 viti di Fiano.
Il Fiano è l’antico vitigno campano che i latini indicavano con il nome (Vitis Apiana) per via della dolcezza delle sue uve che attiravano le api. La sua matrice ampelografica lo conduce a varietà elleniche del periodo della Magna Grecia. Il Vino da esso prodotto era apprezzatissimo da consoli e imperatori romani ed ancora oggi gode fama di essere uno dei migliori bianchi d’Italia per via della sua struttura e straordinaria finezza ed anche in terra siciliana dimostra tutta la sua esuberanza. (Disciplinare di produzione)

Zona di produzione del Fiano di Avellino DOCG Zona di produzione del Fiano di Avellino DOCG

Vitigno Fiano Grappolo di Fiano (foto www.tenutadeimille.com)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Vitigni: Fiano per un minimo dell'85%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti dai vitigni Greco, Coda di Volpe bianco e Trebbiano toscano, presenti nei vigneti in ambito aziendale, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo complessivo del 15%.
Acidità totale minima: 5,0 g/l.
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.
Estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
L'indicazione della denominazione di origine controllata e garantita "Fiano di Avellino" può essere accompagnata dalla menzione tradizionale di origine classica "Apianum".

Caratteristiche organolettiche

Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: gradevole, intenso, fine, caratteristico.
Sapore: fresco, armonico.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Perfetto come aperitivo, trova ottimi accostamenti con i più raffinati piatti a base di pesce. Si degusta ad una temperatura di 8°-10°C.

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