Diamante di Bichenow - Taeniopygia bichenovii Vigors & Horsfield, 1827
Atlante degli Uccelli da gabbia - Esotici

Classificazione sistematica e informazioni generali

Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Estrildidi
Genere: Taeniopygia
Specie: T. bichenovii
Sinonimi: Stictoptera bichenovii - Phoephila bichenovii

Prende il suo nome in onore di James Ebenezer Bicheno (1785-1851), illustre segretario della "Linnean Society" di Londra; per questo motivo sarebbe corretto chiamarlo Bicheno e non Bichenow.
Facente parte del grande raggruppamento degli Estrildidi africani, questo piccolo esotico è un uccello stanziale che si trova in tutta la parte settentrionale e orientale dell'Australia, soprattutto nella zona costiera. Il suo habitat ideale comprende zone cespugliose, arbusti, boscaglie e sottobosco. La foresta aperta è il suo status perfetto, ma anche le zone di macchia anche spinosa. In gergo ornitofilo vengono talvolta chiamati comunemente “Suorine” per la loro livrea, che ricorda vagamente l'abito di una Suora; chiamato anche gufetto o piccolo gufo (owl finch).

Diamante di Bichenow Diamante di Bichenow - Taeniopygia bichenovii (foto www.birdsandbirds.com)

Diamante di Bichenow Diamanti di Bichenow - Taeniopygia bichenovii (foto http://forummistermandarino.forumfree.it)

Caratteristiche

Di circa 10 cm di lunghezza, tra gli esotici più piccoli del mondo. Il Diamante di Bichenow è un esotico inconfondibile, che qualunque ornitofilo riconosce senza alcuna difficoltà, data la sua tipica livrea che non ha eguali tra gli altri Estrildidi. Il suo corpo è grigio-brunastro con faccia bianca contornata da un margine nero, che dà l'impressione di un piccolo casco. Le ali sono scure, ma punteggiate di bianco. Presenta due bande bere che attraversano il petto. La coda è nera. Il becco è grigio. Le zampe sono scure. Il bianco del petto si estende fino alla cloaca. In questa specie il dimorfismo sessuale non è molto evidente, ma un occhio esperto e allenato riesce a individuare i maschi i quali presentano i margini neri un pochino più larghi.

Allevamento

Non è difficile far riprodurre questo esotico. Bisogna alloggiare la/le coppia/e in un locale dove la temperatura rimanga costante e al di sopra di circa 20 gradi C.
Talvolta i soggetti in gabbia si impigriscono e tendono a ingrassare e a ammalarsi, per cui bisogna stare molto attenti alla loro alimentazione. Sono uccelli abbastanza rustici, ma un po' pigri nel periodo degli amori, infatti non è difficile incappare in una coppia che non abbia nessuna voglia di accoppiarsi e di deporre le uova. Succede anche di imbattersi in coppie che entrano in estro, ma che poi non abbiano attitudine alla cova, in questo caso l'uso di balie è obbligatorio. Il “Passero del Giappone” resta il tipo di balia ideale per questo uccello. In natura questo uccello costruisce un nido a forma di bottiglia orizzontale, composto da erba secca e imbottito con fili d'erba meticolosamente deposti e quasi ricamati; il nido viene fatto in un piccolo cespuglio o nell'erba alta, dove possa avere la tranquillità necessaria. In cattività si può mettere a loro disposizione il classico nido a cassetta in legno o in plastica, nido utilizzato per quasi tutti gli estrildidi, oppure và benissimo anche il nido a forma di pera in vimini, ma sconsigliato per l'anellamento dei pulli in quanto resta difficile infilare la mano all'interno per prelevarli. Nel suo ambiente naturale vivono in piccole colonie, pertanto possono tranquillamente vivere in voliere con più soggetti. La sua alimentazione è composta da misto da esotici, dove il seme più presente è il panìco. In natura si nutrono di semi di erbe prative, pertanto è buona norma dar loro anche i “semi della salute”. Durante la stagione riproduttiva si deve mettere a loro disposizione anche del pastoncino con alta percentuale lipidica e proteica, integrato con semi germinati o ammollati. Non sono uccelli difficili da acquistare, si possono tranquillamente trovare in molti negozi per uccelli e in quasi tutte le mostre-scambio o mercati ornitologici. Anche nell'ambito delle Mostre ornitologiche questa specie è quasi sempre rappresentata e presente, anche se mai in numeri molto alti. In cattività sono state selezionate anche alcune mutazioni. Non è una specie sottoposta a documentazione C.I.T.E.S.
Divenuto oramai un uccello comune e molto allevato in Italia e nel Mondo.

Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it

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