Cao de Serra de Aires
Atlante delle razze di Cani

Origine, classificazione e cenni storici

Origine: Portogallo.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 1 - cani da pastore e bovari (escluso bovari svizzeri).

Ci sono diverse teorie sull'origine del Cao da Serra de Aires (Pastore della serra de Aires - Cane Macaco). La teoria più sostenuta afferma che la razza discende da due esemplari di “Pastore di Brie” che furono importati in Portogallo dal Conte Castro Guimaraes, ma l’ipotesi si rivela priva di fondamento. Studi più approfonditi hanno portato a stabilire che la razza dovrebbe avere le medesime origini del “Pastore catalano”, osservando le affinità morfologiche che esistono tra le due razze. Il Pastore della serra de Aires discende dunque dai cani importati nella penisola Iberica dai legionari romani. Fino al 1957 non furono quasi mai esposti esemplari di questa razza in esposizioni cinofile, e fino a questo anno infatti non si ebbero campioni di bellezza. Da quell’anno la razza si è diffusa sempre più in Portogallo, ma anche in molti altri Paesi europei.

Aspetto generale

Cane di media taglia, sublongilineo. Ha caratteristiche apprezzabili di rustica sobrietà. Le attitudini e l’aspetto sono simili a quelli di una scimmia, per cui è conosciuto nel suo Paese come “Cane Macaco”. Nonostante non sembri all’apparenza, questo cane possiede una solidissima costruzione, molto ben proporzionata e forte. Buoni i rapporti tra corpo, arti e testa.

Carattere

L’equilibrio tra vivacità ed intelligenza è uno dei punti chiave dell’aspetto caratteriale della razza. Viene utilizzato soprattutto nell’Alentejo per la guida di greggi di ovini, caprini e bovini. Il cane sa vigilare attentamente sul bestiame durante il pascolo e va anche a ricercare i capi dispersi. Solidale con il pastore. È riservato con gli estranei. Fa la guardia anche durante la notte. È una razza perfetta per tenere in fattoria. Molto affettuoso ed attaccato al padrone ed a coloro che considera amici.

Cao de Serra de Aires
Cao de Serra de Aires (foto http://gallery-pic.com)

Cao de Serra de Aires Cao de Serra de Aires (foto http://www.hunderassen.de)

Cao de Serra de Aires Cao de Serra de Aires (foto http://caodaserradeaires.jegouonline.net/)

Standard

Altezza:
 - maschi tra i 45 ed i 55 cm
 - femmine tra i 42 ed i 52 cm.
Peso: da 12 a 18 kg.

Tronco: la linea superiore è leggermente arcuata e quella inferiore retratta. Il torace è profondo, disceso con costole distese all’interno. Petto prominente, mediamente ampio e disceso. Costole poco cerchiate perché le arcate costali sono ogivali, risultano oblique dal davanti verso il dietro. Dorso retto o leggermente curvo e, allo stesso tempo, allungato. Reni corti. Ventre e fianchi magri, lievemente rialzati. La groppa ha lunghezza e larghezza media, leggermente scoscesa.
Testa e muso: robusta, larga, né allungata, né sferica. Canna nasale rettilinea o lievemente concava, corta. Labbra unite, non sovrapposte, sottili, quasi rette. Stop ben marcato. Cranio di lunghezza leggermente superiore alla larghezza, un po’ convesso sui due assi centrali, ma non di lato. Assi cranio-facciali divergenti. Le arcate sopraccigliari non sono sporgenti.
Tartufo: con narici ben separate, leggermente rialzate e con larghe fosse nasali. Rotondeggiante, cilindrico e tronco quasi verticale. Di solito nero, o comunque più scuro del colore del pelo.
Denti: mascelle normalmente sviluppate in opposizione simmetrica tra loro. I denti sono bianchi e solidi.
Collo: unisce armoniosamente la testa al tronco. È lungo e leggermente orizzontale.  Di grandezza regolare e privo di giogaia.
Orecchie: sono inserite in alto. Se intere risultano pendenti. Se tagliate sono erette. Di forma triangolare e di grandezza media, sono sottili e lisce.
Occhi: hanno espressione vivace. Con pelo raso intorno, sono preferibilmente scuri, tondeggianti, di media grandezza, con taglio orizzontale. Le palpebre hanno pigmentazione nera o comunque più scura del mantello.
Arti: anteriori robusti, regolarmente distanziati. Ben in appiombo. Avambraccio verticale e muscoloso. Carpo sottile e non sporgente. Metacarpo di grandezza e di lunghezza medie. Piedi arrotondati e non piatti. Posteriori robusti, con coscia di lunghezza e di larghezza media, muscolosa. Gamba poco inclinata, lunga, muscolosa. Tarso più basso che alto. Metatarso di grandezza regolare, forte.
Spalla: robusta, di media lunghezza, muscolosa. Angolo è retto.
Andatura: agile, senza toccare troppo terra. Predomina il trotto. Se lo esigono le mansioni svolte, il galoppo è vivace.
Muscolatura: discretamente sviluppata ed evidente.
Coda: attaccata alta. Sottile sin alla base. Finisce a punta e tocca il garretto. In riposo ricade tra le natiche. Più o meno arcuata o leggermente ricurva. In movimento si solleva attorcigliandosi un po’.
Pelle: non deve essere troppo tesa. Sia le mucose esterne che interne sono di solito pigmentate.
Pelo: molto lungo, poco ondulato, forma ciocche, baffi e folte ciglia che però non impediscono la vista. Più lungo sulla testa, sul tronco e le estremità. Di media spessore e simile al tatto a quello della capra. Regolarmente fitto e distribuito in tutto il corpo. Manca il sottopelo e la lana.
Colori ammessi: giallo, marrone, fulvo fino al rosso, grigio più o meno chiazzato di rosso fuoco; vi possono essere mescolati più o meno peli bianchi, ma non si hanno mai macchie bianche salvo, una piccola, sul petto.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, narici appuntite, labbra sovrapposte o cascanti, stop poco marcato, occhi chiari, linea superiore troppo incavata, unghie bianche, cranio piatto, pelo non molto lungo, coda amputata, nanismo, testa stretta, movimento scorretto, monorchidismo, criptorchidismo, profilo della fronte convesso, orecchie attaccate basse, groppa orizzontale, pelo poco ruvido.

a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it

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