Terratico di Bibbona DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Terratico di Bibbona” ricade nella provincia di Livorno e comprende i territori amministrativi dei comuni di Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona e Collesalvetti.

La tradizione viticola di questo territorio risale al tempo degli etruschi, con 2.500 anni di storia. Gli etruschi avevano appreso la tecnica della coltura della vite attraverso i loro contatti con le civiltà mediterranee dei fenici e dei greci. Utilizzavano tecniche su sostegno vivo (in pratica con l’ausilio di alberi su cui appoggiare i tralci di vite) ancora oggi in uso. Erano forniti di attrezzi per tagliare e potare, che venivano forgiati dai fonditori di ferro. Possono oggi essere definiti maestri e cultori delle pratiche enoiche, pratiche che vennero successivamente imparate e diffuse dai romani.
I romani impararono ad effettuare la vendemmia da agosto fino a novembre, seguendo le varie fasi di maturazione dell’uva. Le uve migliori venivano scelte, pigiate coi piedi nel “calvatorium”, poi torchiate nel “turcularum”, quindi il mosto veniva versato nei “dolia”, grandi anfore di terracotta adatte alla fermentazione e all’affinamento. Nel 1937 furono eseguiti degli scavi a Casale Marittimo, nel podere denominato “La Pieve”, e vennero alla luce i resti di una villa rustica di epoca imperiale in cui si poterono riconoscere i resti di un“turcularum” e di una cella vinaria (da “La Voce” no 2 1962).
Con la caduta dell’Impero Romano le coltivazioni in pianura vennero abbandonate e la coltura della vite venne praticata esclusivamente sulle colline tufacee attorno ai comuni. Negli statuti dei comuni di Rosignano Marittimo e di Bibbona (1490) vengono riportate norme che regolano la raccolta, la produzione ed il commercio del vino (artt. 73-76-110-116). Durante la dominazione francese si ebbe il primo (anche se parziale) censimento della produzione di vino della zona. In base al Decreto della Prefettura del Dipartimento del Mediterraneo del 20 Agosto 1809, la popolazione era tenuta a denunciare le “portate” di vino e cereali prodotte degli anni 1809 (retroattivo) e 1810, motivando la causa di un eventuale calo di produzione. Tali documenti di denuncia delle portate sono depositati presso l’archivio comunale di Bibbona (46/3 Fascicolo Portate di vino 1810). Le quantità di vino sono espresse in barili, la cui capacità è (per la Legge dei pesi e delle misure del 14 Febbraio 1810) di “mezzo ectolitro”, ovvero 50 litri.
Dal “Dal diario di Vittorio Chiavacci (1900)” leggiamo:… “ si mangiò le abbondanti e famose pappardelle, poli e triglie chiappate a Marina, ed annaffiate da saporoso vino del Paratino".
Dall’elenco delle attività industriali e commerciali di Cecina del 1912 si apprende che esistevano sul territorio 3 bottai, 1 fabbrica di fiaschi, 7 fiaschetterie, a testimonianza dell’importanza del vino nella zona.
Dal dopoguerra ad oggi, grazie allo sviluppo della meccanizzazione agricola ed all’affinamento delle tecniche enologiche, molte sono le aziende agricole che hanno espanso l’attività vitivinicola, molte le nuove aziende vitivinicole nate nella zona.
La millenaria storia vitivinicola dell’area, dagli Etruschi al Medio Evo, fino ai tempi nostri, attestata da numerosi documenti, è la fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche dei vini “Terratico di Bibbona”.
La reputazione moderna di questi vini è iniziata con l’istituzione, nel 2006, della denominazione.
I vini di famose aziende che ricadono nel territorio ottengono ed hanno ottenuto nel tempo una enorme messe di riconoscimenti nelle Guide Vini del Gambero Rosso (3 bicchieri), L’Espresso, Veronelli, Duemilavini, o i riconoscimenti nei tasting periodici delle riviste Wine Spectator, Wine Advocate, Wine Enthusiast, Decanter Magazine, e numerose altre; questo consente di capire che la reputazione delle aziende ricadenti nel territorio della denominazione di origine controllata “Terratico di Bibbona” è a livelli di assoluta eccellenza ed ha carattere internazionale.

Terratico di Bibbona Doc Zona di produzione del Terratico di Bibbona Doc (foto www.terredelvermentino.net)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata “Terratico di Bibbona” devono essere ottenuti esclusivamente dalle uve provenienti dalle zone di produzione, da vigneti che, nell’ambito aziendale, abbiano le seguenti composizioni ampelografiche:
Terratico di Bibbona bianco:
Vermentino: minimo 50%,
possono concorrere alla produzione altri vitigni a bacca bianca, ad esclusione del Traminer aromatico, idonei alla coltivazione per la regione Toscana da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 50%.
Terratico di Bibbona rosso, rosso superiore e rosato:
Sangiovese: minimo 35%,
Merlot: minimo 35%,
possono concorrere alla produzione, altri vitigni a bacca nera, , idonei alla coltivazione per la regione Toscana, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 30%.
I vini a denominazione di origine controllata “Terratico di Bibbona” con le seguenti specificazioni di vitigno:
Trebbiano,
Vermentino,
Sangiovese,
Merlot,
Cabernet sauvignon,
Syrah,
devono essere ottenuti da uve dei vitigni corrispondenti, per almeno l’85%. Possono concorrere altri vitigni a bacca dello stesso colore di quello del vitigno specificato in etichetta, ad esclusione del Traminer aromatico, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana, fino ad un massimo del 15%.

I vini a denominazione di origine controllata “Terratico di Bibbona” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Terratico di Bibbona” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l..

Terratico di Bibbona” rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” rosso superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” Trebbiano:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” Vermentino:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” Cabernet sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5g/l.;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” Merlot:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 22,0g/l..

“Terratico di Bibbona” Sangiovese:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l..

“Terratico di Bibbona” Syrah:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l.;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali modificare, con proprio decreto, i limiti minimi sopra menzionati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata «Terratico di Bibbona» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Terratico di Bibbona” bianco:
colore: giallo paglierino;
odore: fine e delicato;
sapore: secco e armonico.

Terratico di Bibbona” rosato:
colore: rosato senza riflessi violacei;
odore: fine e delicato, fruttato;
sapore: secco e armonico, delicato.

“Terratico di Bibbona” rosso:
colore: rosso rubino;
odore: intensamente vinoso;
sapore: pieno e armonico.

“Terratico di Bibbona” rosso superiore:
colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
odore: ampio vinoso ed elegante, caratteristico;
sapore: pieno, asciutto, caldo ed elegante, con eventuale sentore di legno.

“Terratico di Bibbona” Trebbiano:
colore: giallo paglierino;
odore: fine e delicato;
sapore: secco ed armonico.

“Terratico di Bibbona” Vermentino:
colore: giallo paglierino;
odore: delicato, fine, fruttato;
sapore: secco ed armonico.

“Terratico di Bibbona” Cabernet sauvignon:
colore: da rosso rubino al granato;
odore: intenso, caratteristico, speziato;
sapore: pieno, ed armonico, asciutto.

“Terratico di Bibbona” Merlot:
colore: rosso granato vivo, talvolta con qualche riflesso violaceo, tendente al rosso mattone con l’invecchiamento;
odore: sentore di piccoli frutti, intenso;
sapore: secco e armonico e pieno.

“Terratico di Bibbona” Sangiovese:
colore: da rosso rubino, tendente al rosso aranciato con l’invecchiamento;
odore: vinoso, intenso ed elegante;
sapore: secco e armonico.

“Terratico di Bibbona” Syrah:
colore: da rosso rubino a rosso granato, tendente al rosso mattone con l’invecchiamento;
odore: intenso, speziato, sentore di piccoli frutti;
sapore: secco, armonico, pieno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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