Friuli Grave Doc
Atlante dei vini - Vini DOC DOP

Zona di produzione e storia

La DOC “Friuli Grave” si estende su una superficie di circa 7.500 ettari a cavallo del fiume Tagliamento, tra le province di Pordenone e Udine, in Friuli Venezia Giulia.
Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione comprendente in provincia di Udine l’intero territorio comunale di: Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Buia, Camino al Tagliamento, Campoformido, Chiopris-Viscone, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Martignacco, Mereto di Tomba, Mortegliano, Moruzzo, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Reana del Roiale, Remanzacco, Rive d’Arcano, San Vito di Fagagna, Sedegliano, Talmassons, Tavagnacco, Treppo Grande, Udine e in parte quello di: Artegna, Bagnaria Arsa, Bùttrio, Cassacco, Castions di Strada, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Gemona del Friuli, Gonars, Magnano in Riviera, Maiano, Manzano, Moimacco, Osoppo, Palmanova, Porpetto, Povoletto, Premariacco, Ragogna, San Daniele del Friuli, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, Tarcento, Tricesimo, Trivignano Udinese; e in provincia di Pordenone l’intero territorio comunale di: Arba, Arzene, Brugnera, Casarsa della Delizia, Castelnuovo del Friuli, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Pinzano al Tagliamento, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Spilimbergo, Vajont, Valvasone, Vivaro, Zoppola e in parte quello di Aviano, Azzano Decimo, Budòia, Caneva, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Polcenigo e Travesio.

La vitivinicoltura nella zona ha storia antica, le sue origini risalgono al 700 a.C come si evince dalle testimonianze raccolte nelle antiche scritture greche e romane e successivamente
avvalorate durante la colonizzazione romana come testimoniano gli scritti di Tito Livio e Strabone.
Successive testimonianze del 1300 attestando i rifornimenti presso cantine locali da parte delle botteghe e dei casati nobiliari veneziani. Da ricordare che la città di Sacile è tuttora denominata “il giardino della Serenissima” in quanto i signori veneziani all’inizio del 1400 la scelsero quale luogo di villeggiatura e punto di riferimento per i loro commerci. Inoltre, nei pressi di Codroipo si erge il maestoso complesso di Villa Manin edificata nel Seicento da Ludovico I Manin per celebrare la ricchezza e la potenza della sua casata e utilizzata come casa di campagna; in particolare nella barchessa di ponente erano collocate le cantine e i granai. In un’ordinanza del 1549, Pietro Morosini, luogotenente della Serenissima Repubblica di Venezia a Udine, ammoniva a non danneggiare le viti e le altre colture perché “... essendo verissimo e chiarissimo che il principal merto e sostentamento della magnifica città di Udine e di tutta la Patria del Friuli è la raccolta del vino e del grano, che si vende e si commuta con la nazione di Germania, cadun amatore del bene universale et anche particolare, deve con ogni studio attendere et in vigilar che tale e così fruttoso avviamento del vino si aumenti e non si diminuisca”.
A cavallo tra il XIX ed il XX secolo peronospora, oidio e soprattutto fillossera rischiarono seriamente di compromettere una storia di quasi 2.000 anni. La scoperta dell’efficacia di rame e zolfo contro le due ampelopatie fungine e l’introduzione di portinnesti americani per difendersi dalla fillossera contribuiscono in maniera determinante al rilancio della moderna viticoltura nella zona. Per esempio è certo che il Merlot giunse nel 1880, portatovi dal senatore Pecile e dal conte Savorgnan di Brazzà. Dai primi impianti di Fagagna e di San Giorgio della Richinvelda passò ad altri vigneti ed oggi lo si ritrova in varie parti d’Italia.
Infine a inizio Novecento nella zona si sviluppò l’attività vivaistico-viticola che segnò l'inizio ufficiale di un lavoro che tutto il mondo viticolo nazionale e internazionale avrebbe conosciuto ed apprezzato grazie alla produzione e all’esportazione di barbatelle facendo diventare Rauscedo la principale zona a livello mondiale di produzione di giovani viti.
La zona DOC “Friuli Grave” viene riconosciuta il 20 luglio 1970 quale conseguenza di una spiccata vocazione viticola del territorio e di una significativa crescita della viticoltura nell’area. A seguito del riconoscimento, nel 1972, si costituisce il Consorzio.

Zone Doc del Friuli-Venezia Giulia (foto www.aip-suoli.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

La denominazione di origine controllata “Friuli” Grave con la specificazione di una delle
seguenti indicazioni di vitigno:
- Chardonnay anche nelle tipologie frizzante, spumante e superiore;
- Pinot bianco anche nelle tipologie frizzante, spumante e superiore;
- Pinot grigio anche nella tipologia superiore;
- Riesling (da Riesling renano) anche nella tipologia superiore;
- Sauvignon anche nella tipologia superiore;
- Friulano anche nella tipologia superiore;
- Traminer aromatico anche nella tipologia superiore;
- Verduzzo friulano anche nelle tipologie frizzante e superiore;
- Cabernet (da Cabernet franc e/o Cabernet sauvignon e/o Carmenere) anche nella tipologia superiore;
- Cabernet franc anche nella tipologia superiore;
- Cabernet sauvignon anche nella tipologia superiore;
- Merlot anche nella tipologia superiore;
- Pinot nero anche nelle tipologie superiore e Spumante;
- Refosco dal peduncolo rosso anche nella tipologia superiore;
è riservata ai vini provenienti dalle uve dei corrispondenti vitigni per un minimo del 95%, salvo quanto col “taglio migliorativo”.
La denominazione di origine controllata “Friuli” Grave seguita dalla specificazione “Bianco” è riservata ai vini ottenuti da uve delle varietà a bacca bianca previste dal disciplinare di
produzione, con esclusione del Traminer aromatico.
La denominazione di origine controllata “Friuli” Grave seguita dalla specificazione “Rosso” è riservata ai vini ottenuti da uve delle varietà a bacca nera previste dal disciplinare di produzione.
La denominazione di origine controllata “Friuli” Grave seguita dalla specificazione “Rosato” è riservata ai vini ottenuti dalle uve a bacca nera previste dal disciplinare di produzione.
La denominazione di origine controllata “Friuli” Grave seguita dalla specificazione “Novello” è riservata al vino ottenuto con uve, mosti delle varietà a bacca nera previste dal
disciplinare di produzione.
Nella produzione del vino a denominazione di origine controllata “Friuli” Grave Cabernet possono concorrere, congiuntamente o disgiuntamente, le uve delle tipologie Cabernet franc,
Cabernet sauvignon e Carmenere.

I vini a denominazione di origine controllata «Friuli Grave » all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Friuli” Grave Bianco anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Rosso anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Rosato anche nella tipologia frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

“Friuli” Grave Chardonnay anche nelle tipologie spumante e frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Pinot grigio anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Riesling anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Sauvignon anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Friulano anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Traminer aromatico anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Verduzzo friulano anche nelle tipologie superiore e frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Friuli” Grave Cabernet anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Cabernet franc anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Cabernet sauvignon anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Merlot anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Pinot nero anche nelle tipologie superiore e spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Refosco dal peduncolo rosso anche nella tipologia superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50%, 11,50% per il “superiore”;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

“Friuli” Grave Spumante
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata «Friuli Grave» all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Friuli” Grave Bianco anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: gradevole, fine;
sapore: armonico, equilibrato, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Rosso anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino tendente al granato se invecchiato;
odore: intenso, fine;
sapore: asciutto o abboccato, armonico.

“Friuli” Grave Novello:
colore: rosso rubino;
odore: fruttato, vinoso;
sapore: sapido, caratteristico, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Rosato anche nella tipologia frizzante:
colore: rosato;
odore: fine;
sapore: asciutto o abboccato, armonico, vivace nella tipologia frizzante.

“Friuli” Grave Chardonnay anche nelle tipologie spumante e frizzante:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: caratteristico;
sapore: secco o abboccato, armonico, vivace nella tipologia frizzante; extra brut, brut, extra dry, dry, demi-sec nella tipologia spumante.

“Friuli” Grave Pinot bianco anche nelle tipologie superiore, spumante e frizzante:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: caratteristico;
sapore: secco o abboccato, armonico, vivace nella tipologia frizzante; extra brut, brut, extra dry, dry, demi-sec nella tipologia spumante.

“Friuli” Grave Pinot grigio anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino chiaro, talvolta con riflessi ramati;
odore: caratteristico;
sapore: armonico, secco o abboccato.

“Friuli” Grave Riesling anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: leggermente aromatico;
sapore: secco o abboccato.

“Friuli” Grave Sauvignon anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore:caratteristico;
sapore: armonico, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Friulano anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore:gradevole, caratteristico;
sapore: asciutto o abboccato, armonico.

“Friuli” Grave Traminer aromatico anche nella tipologia superiore:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: aromatico, intenso;
sapore: fine, caratteristico, secco o abboccato.

“Friuli” Grave Verduzzo friulano anche nelle tipologie superiore e frizzante:
colore: da giallo paglierino chiaro a giallo dorato;
odore: caratteristico;
sapore: asciutto oppure amabile o dolce nelle specifiche tipologie, vivace nella tipologia frizzante.

“Friuli” Grave Cabernet anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato se invecchiato;
odore: gradevole, caratteristico, talvolta erbaceo;
sapore: armonico, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Cabernet franc anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato se invecchiato;
odore: caratteristico, erbaceo;
sapore: gradevole, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Cabernet sauvignon anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino, tendente al granato se invecchiato;
odore: gradevole, caratteristico;
sapore: armonico, asciutto o abboccato.

“Friuli” Grave Merlot anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino, tendente al granato se invecchiato;
odore: gradevole, caratteristico;
sapore: secco o abboccato, armonico.

“Friuli” Grave Pinot nero anche nelle tipologie superiore e spumante:
colore: rosso rubino, tendente al granato se invecchiato;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto o abboccato; extra brut, brut, extra dry, dry, demi-sec nella tipologia spumante.

“Friuli” Grave Refosco dal peduncolo rosso anche nella tipologia superiore:
colore: rosso rubino, tendente al granato se invecchiato;
odore: caratteristico;
sapore: asciutto o abboccato, di corpo.

“Friuli” Grave Spumante
spuma: fine, persistente;
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: caratteristico;
sapore: sapido, armonico, extra brut, brut, extra dry, dry, demi-sec.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Abbinamenti e temperature di servizio variano a seconda della tipologia.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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