Parco Nazionale del Gargano - Puglia
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Nazionale; istituito con legge 6 dicembre 1991, n. 394, D.D.M.M. 4 dicembre 1992, 4 novembre 1993, 17 novembre 1994 e D.P.R. 5 giugno 1995.
Riserva Marina delle Isole Tremiti
Regione: Puglia
Provincia: Foggia

Il territorio del Parco Nazionale del Gargano (121.118 ettari), nato nel 1991, un tempo interamente ricoperto di foreste, è caratterizzato da un isolamento geologico - natura calcarea e fenomeni carsici a picco sul mare e ai limiti della pianura alluvionale del Tavoliere - e dalla varietà di ambienti. ricco di endemismi, è il pardiso dei botanici, che qui trovano più di 60 tra specie e sottospecie di orchidea. La grande luminosità delle zone aperte sul mare si alterna a spazi quasi cupi nelle aree montuose più fitte di vegetazione, che ospitano, tra gli altri, il capriolo garganico, il gatto selvatico e la rara gallina prataiola. La vetta più elevata del Gargano è il Monte Calvo, 1.065 m s.l.m.

Panorama del Gargano Parco Nazionale del Gargano (foto www.foggiaweb.it)

Descrizione

Per alcuni è il parco dei contrasti, un luogo che unisce buie e profonde foreste con paludi abbaglianti di luce, isole sperdte nel blu dell'Adriatico con gole e valloni di selvaggia bellezza, dune profumate di fiori con steppe aride, pinete lussureggianti con deserti di roccia, lagune con profonde doline e altro ancora.
Foresta Umbra
Ombrosa come ricorda il suo nome, è tra i luoghi più suggestivi del Parco Nazionale del Gargano, una sorta di cattedrale naturale. E' tra le più estese foreste di latifoglie d'Italia, con circa 15.000 ettari. La sua composizione è molto vicina a quella di una foresta primigenia. Il faggio in alcuni tratti è la specie dominante, ma mai del tutto prevalente. Ad esso si associano altre specie, alcune tipicamente mediterranee. Comprende zone tutelate dal 1977 come riserve biogenetiche (Foresta Umbra e Falascone), caraterizzate da faggeta mista, e una riserva integrale (Sfilzi), zona di transizione tra faggeta e cerreta, nata nel 1971 a tutela dell'unica sorgente montana del Gargano. Il modo migliore di visitare la foresta, gustarne il silenzio e il fresco, è senza dubbio quella di lasciare l'auto e di incamminarsi lungo i numerosi sentieri segnalati. Diverse le aree attrezzate per la sosta; al centro della foresta si trova un laghetto.

Foresta Umbra Foresta Umbra - Parco Nazionale del Gargano (foto www.scienzedellanatura.uniba.it)

Zone umide
Sul versante settentrionale del Gargano troviamo i laghi costieri di Varano e di Lesina, a sud le zone umide di Frattarolo (Riserva Naturale Statale) e Daunia Risi, estese per oltre 1.000 ettari.
I laghi costieri di Lesina (60,5 kmq) e Varano (51,4 kmq), alimentati da acque sotterraneo del Gargano, sono separati dal mare da strette lingue di sabbia, chiamate isole, tagliate da foci o canali. Poco profondi, entrambi si sono formati per la progressiva chiusura di seni marini. Molto pescosi (nel lago di Lesina tradizionale la pesca delle anguille), sono ricchissimi di uccelli acquatici, molti dei quali giungono qui a svernare.
Di grande interesse naturalistico anche la zona delle paludi sipontine, presso la foce del Candelaro, con la Riserva di Frattarolo e l'area ex Daunia Risi. Qui è presente la più importante colonia di aironi di tutto il centro-sud, dove è possibile vedere ben sei specie, dall'airone rosso allo schivo e solitario tarabuso. Nell'attigua Frattarolo è segnalato invece l'eccezionale svernamento di un rarissimo limicolo, il chiurlottello (Numenius tenuirostris).
Centri abitati
Lungo la costa garganica, da nord a sud, si trovano i centri costieri di Rodi Garganico, Peschici, Vieste e Mattinata, caratterizzati da candide architetture e centri storici con strette viuzze. Vieste è il simbolo del turismo marino del Gargano: il suo inconfondibile faraglione monolito, detto "Pizzomunno", è tra le immagini più note della costa pugliese.
All'interno, altri antichi centri abitati sono i luoghi della spiritualità garganica. San Marco in Lamis, piccolo centro medievale, deve la sua fama soprattutto al convento di San Marco, già di San Giovanni Battista. Passato nel Cinquecento ai frati Francescani, cui si deve il cambiamento del nome, il convento nacque in età longobarda e fu prima potente centro benedettino, dotato di ampi possedimenti, e in seguito monastero cistercense. Ospita attualmente anche un museo e una biblioteca con preziosi incunaboli.
Monte Sant'Angelo si raggiunge risalendo una strada caratterizzata da un dislivello repentino e da stretti e numerosi tornanti. Il panorama spazia dal Golfo di Manfredonia all'entroterra dei boschi garganici e del Tavoliere. Terminale dell'antica Via Sacra dei Longobardi, che da oltre 1.500 anni porta i pellegrini in cerca di purificazione al santuario di San Michele Arcangelo, la cittadina è stretta intorno al suo santo. La discesa nella grotta, dove nel V secolo l'Arcangelo apparve a un pastore, è una tappa obbligata, anche per la bellezza architettonica e per i tesori d'arte lasciati in offerta nei secoli dai tanti vescovi, imperatori e nobili venuti in questo luogo a inginocchiarsi.
San Giovanni Rotondo, antico centro rinato nell'XI secolo nel luogo in cui sorgeva un battistero di forma rotonda dedicato a San Giovanni, costruito forse su un preesistente tempio di Giano, ha oggi notorietà internazionale ed è meta di pellegrinaggi grazie alla figura di Padre Pio da Pietralcina (1887-1968), recentemente proclamato santo, che qui trascorse gran parte della sua esistenza terrena.
Isole Tremiti
Del Parco fanno parte anche le Tremiti, un minuscolo arcipelago formato da tre isole (San Nicola, San Domino e Caprara), a una ventina di chilometri a nord dalla costa garganica, cui si aggiunge la più lontana e disabitata Pianosa. Nell'antichità erano chiamate Insulae Diomedeae in onore dell'eroe Diomede, che la leggenda vuole sepolto qui dopo la caduta di Troia. Abitate durante l'anno da 400 persone, le Tremiti sono meta dei bagnanti attirati dalle acque limpide e dalle coste frastagliate ricche di cale e grotte. Ricchissima la vita sottomarina, con aragoste, attinie, colonie di spugne, e quella sulle scogliere dove vivono le diomedee dal becco giallo e dagli strazianti richiami serali che ricordano la voce umana. Dalla costa, l'unico approdo per le Tremiti è il porto San Nicola, le altre isole si raggiungono solo con le barche dei pescatori. L'area è diventata riserva marina nel 1989.

Isole Tremiti Isole Tremiti - Parco Nazionale del Gargano (foto www.cifr.it)

Flora e fauna

Oltre 2.000 le specie vegetali che vi sono censite (il 35% di tutta la flora italiana), un numero elevatissimo, tenendo conto della ridotta superficie territoriale del promontorio, appena lo 0,7% della penisola italiana. Tralasciando gli invertebrati e limitandosi soltanto ai vertebrati più rappresentativi, negli ultimi cinquant'anni circa 170 specie di uccelli si sono riprodotte sul Gargano, il 72% delle 237 nidificanti in Italia. I mammiferi risultano presenti con circa 56 specie, ben il 70% delle 92 che compongono l'intera mammalofauna terrestre italiana.

 

Informazioni per la visita

Accessi:
- Lesina (FG): accesso al Lago di Lesina
- Peschici (FG): accesso alla Foresta Umbra
- Vieste (FG): accesso alla Foresta Umbra
- Monte Sant'Angelo (FG): accesso ai Boschi Spigno e Quarto
- San Giovanni Rotondo (FG): accesso alla Difesa San Matteo e alla Coppa di Mezzo

Gestione:
Ente Parco Nazionale del Gargano
Via Sant'Antonio Abate, 121
71037 Monte Sant'Angelo
Tel. 0884568911
Sito web: www.parcogargano.it

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